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notizia del 05/05/2013 messa in rete alle 18:05:40
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Giuseppe Damaggio senatore di 1ª legislatura
Nel corso della 1ª legislatura (dall’8 maggio 1948 al 24 giugno 1953), oltre all’on. Salvatore Aldisio (nella foto), un altro gelese fece parte del Parlamento italiano e, segnatamente, dell’Assemblea di Palazzo Madama, in qualità di senatore: il dott. Giuseppe Damaggio (fratello di Salvatore, alias “l’eroe del Pasubio”, nonché padre di Saverio (all’anagrafe Damagio, con una g) anch’egli divenuto senatore 26 anni dopo per due legislature consecutive, dal 3 giugno 1979 al 13 giugno 1987; mentre dal 16 luglio 1991 al luglio 1996, ha occupato un seggio da deputato all’Assemblea regionale siciliana).
Giuseppe Damaggio, nato a Gela 16 luglio 1906, appartenente al gruppo della Democrazia Cristiana, prima dell’esperienza parlamentare, per due anni – dal 13 maggio 1946 al 18 aprile 1948 – era stato sindaco di Gela, essendo subentrato ad Emanuele Francesco Rosso Aldisio, carica che lasciò all’indomani della sua elezione a parlamentare nazionale, della Democrazia Cristiana.
Il sen. Damaggio, per due anni (dal 17 giugno 1948 al 28 luglio 1950), fece parte della 4ª Commissione permanente (Difesa); e dal giorno successivo e fino al 24 giugno 1953, fu componente dell’11ª Commissione (Igiene e Sanità) di Palazzo Madama.
Il 7 giugno dello stesso anno si svolse la 2ª consultazione elettorale dell’era repubblicana, ma Giuseppe Damaggio non risultò eletto per una manciata di voti. Fece ricorso e, dopo le verifiche di rito, la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato lo proclamò Senatore.
Damaggio, però, ebbe solo il tempo di raggiungere il più vicino ufficio postale, da cui inviò un telegramma alla sua adorata moglie, Carmelina Tandurella, comunicandole l’avvenuta rielezione. Lo stress accumulato durante la campagna elettorale e nei mesi successivi, fino al pronunciamento del competente organo collegiale di Palazzo Madama, gli si rivelò letale: il cuore gli cedette di schianto e per il rieletto Senatore non ci fu nulla da fare. Aveva 48 anni.
Le sue spoglie mortali, dopo il trasferimento dalla Capitale a Gela ed i solenni funerali, officiati nella Chiesa Madre, riposano nella cappella di famiglia, nel cimitero monumentale di Caposoprano. Era l’anno 1954.
Del farmacista Damaggio (era stata questa la sua professione prima di entrare in Parlamento), per lungo tempo tantissimi gelesi – specialmente la povera gente – conservarono un commosso e riconoscente ricordo, avendo beneficiato della sua nobiltà d’animo e della sua spiccata generosità.
Autore : Elio Cultraro
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