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notizia del 04/01/2006 messa in rete alle 18:01:23
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Il Consiglio a fine anno per discutere di avanzo e debiti fuori bilancio
Approvato all’unanimità nella seduta del 20 dicembre scorso il Regolamento di polizia veterinaria dopo essere approdato due volte in aula consiliare. Questa volta il consigliere Cirignotta di Nuova Sicilia presidente della Commissione Affari generali, dopo avere preso in mano la situazione e avere coordinato aspetti tecnici e riorganizzati gli emendamenti lavorando d’intesa col dott. Far-ruggia, il segretario generale dott.ssa Liotta, ha riportato gli atti in aula ottenendo dai consiglieri l’approvazione. Subito dopo si è arrivati ad un accordo tecnico che potesse consentire la convocazione del consiglio prima del 31 dicembre, probabilmente il 27 mattina, per affrontare il problema dell’avanzo di bilancio e dei debiti fuori bilancio. Infatti si è fatto mancare il numero legale consentendo così al presidente Federico di convocare in tempo utile il civico consesso.
Resoconto seduta precedente.
Saranno le imminenti festività natalizie o forse la stanchezza per un certo modo di far politica, ma è un fatto che il cronista è portato a leggere nelle sedute consiliari e specialmente in quella di lunedì 19 dicembre una certa aria di insoddisfazione ed abulia da lasciare di stucco un po’ tutti. Disattenzione durante il dibattito. Addirittura qualcuno approfitta proprio del dibattito per uscire fuori dall’aula a passeggiare nei lunghi corridoi di Palazzo Bianco per aspirare una sigaretta preso da crisi di astinenza. Qualche altro preferisce andare al bar per sopperire alla mancata cena essendosi precipitato in Consiglio subito dopo essere smontato dal lavoro. Non mancano poi le distrazioni, non meglio definibili, in fase di votazione come quella di lunedì scorso quando sembrava pacifico e certo l’accordo tra tutti di rinviare la seduta ad altra data vista l’assenza della maggioranza degli assessori comunali, del sindaco e di numerosi consiglieri.
E’ andata a finire che il consigliere Napolitano a margine di una seduta andata avanti stancamente dopo avere effettuato una proposta di rinvio al 28 dicembre, se l’è vista bocciare soprattutto dai voti contro del centro sinistra. Una votazione non valida perché fatta la conta dei voti si è constatato che no c’era il numero legale. Gesti ed imprecazioni del consigliere proponente che giustamente se la prendeva con chi gli aveva lasciato credere che avrebbero votato favorevolmente alla proposta. Ma questo non è il solo episodio che in un certo senso fa parte del gioco democratico, ve ne sono di altri che a dir poco fanno trasparire come ci sia molta superficialità da parte di alcuni nell’affrontare la discussione di un atto. Con ciò non si vuol dare tutte le colpe ai consiglieri per questo andazzo. Capita spesso che il “povero” consigliere è preso alla sprovvista dovendo decidere su due piedi senza avere una pur minima conoscenza dell’atto che deve andare a votare. A volte le copie degli atti vengono da parte dell’Amministrazione consegnati ai consiglieri qualche ora prima della seduta e a volte non vengono neppure consegnati, tanto che il consigliere solerte se li va a controllare in archivio presso il competente ufficio e qualche volta ricevendone perfino un diniego dal preposto. Poi ci sono delle lamentele che ufficialmente non trapelano ma che fanno il giro dei corridoi e dell’aula sotto il nome di indiscrezioni. Per esempio lunedì io consiglieri si sarebbero dovuti pronunciare su alcuni atti di variante al Prg.
Dagli interventi registrati era un coro unanime di rinviare la trattazione di quegli atti semplicemente perché le presenze di amministratori e consiglieri lasciavano a desiderare e perché essendo degli atti che coinvolgevano totalmente il territorio sul piano paesaggistico, economico e sociale.
Questo è il risvolto e la motivazione ufficiale, ma c’è anche un’altra faccia della medaglia quando ti senti dire da qualcuno che prima di partecipare al voto è necessario conoscere a fondo contenuto e sostanza dell’atto. A titolo d’esempio ci sono in ballo delle delibere che si riferiscono a programmi costruttivi e varianti al Prg da parte di ditte di cui se ne conosce solo la sigla. Il timore è che votando favorevolmente o in modo contrario si possa incorrere in un conflitto di interessi.
Allora si dice che per stare tranquilli si debba sapere nome e cognome e, perché no? Condotta antimafia di chi sta dietro quelle sigle. E allora forse così si spiega la tendenza al rinvio di certi atti di cui ufficialmente se ne chiede l’approfondimento. Lunedì in un certo senso si è continuato sulle interrogazioni e non sono mancate le lamentele verso il sindaco che continua a non rispondere. E’ stato toccato ancora una volta il problema della mancanza d’acqua in alcune zone della città. Si è parlato del quartiere di San Giacomo dove il problema potrebbe essere risolvibile con by-pass. Ma anche di Macchitella dove chi potrebbe crearsi un accumulo d’acqua in una vasca da realizzare nell’area di sedime adiacente alla palazzina, non lo può fare per via della burocrazia. Sarebbe sufficiente una autorizzazione valida per tutti e chiunque potrebbe ricorrere ai ripari. Il problema è stato sollevato dal diessino La Folaga con cui un po’ tutti hanno concordato.
La seduta a inizio sotto la presidenza del consigliere di Nuova Sicilia Enzo Cirignotta. Mancavano il presidente Federico, la vice presidente Galioto, il forzista Massimo Catalano. E già dalle prime battute incomincia a registrarsi qualche defezione. Il presidente facente funzioni è costretto a prendere la parola perché nessuno dopo La Folaga è iscritto a parlare. Il numero legale è quasi al limite. Il consigliere Peppe Di Dio chiede la verifica del numero legale ed ecco che subito alla chetichella chi si era allontanato rientra portando il numero dei presenti a mala pena a sedici. Si continua passando alla trattazione del terzo punto riguardante il parere che il Comune deve esprimere per la realizzazione di un parco eolico a Piano Mendola da parte della ditta “Eolica Sicilia”. Per le considerazioni già dette precedentemente si preferisce metterlo in coda. Ma ecco che il consigliere diessino Orlando propone di prelevare il 17° punto in considerazione che è presente in aula il veterinario dott. Farruggia che può dare un grosso apporto per l’ap-provazione del regolamento di polizia veterinaria che si trascina da qualche anno a questa parte. Dei 183 articoli di cui si compone ne sono stati approvati 160. Dei 23 restanti, una ventina sono già muniti di parere, gli altri dovranno essere inviati ai dirigenti con gli emendamenti e poi tornare in aula per l’approvazione.
Il consigliere socialista Rosario Italiano si rammarica perché si chiede che non si sanno gli interlocutori i cui atti dovrebbero votarsi. Il riferimento è alla realizzazione del parco eolico per il quale ritiene necessario un profondo approfondimento che concerne l’impatto ambientale, le persone che gestiscono questa struttura che deve nascere. Per lui occorre “conoscere particolari specifiche e non solo i pareri ma anche dei chiarimenti da parte degli interlocutori”. Di qui la necessità di mettere questo punto in coda all’ordine del giorno. Anche il diessino D’Arma è d’accordo e afferma che atti di tale portata non si possono trattare con un “sì” o con un “no”, abbisognando di una visione complessiva. Anche il quarto punto è impossibile trattarlo in quanto manca il dirigente che si occupa del patrimonio. C’è da discutere la sdemanializzazione dei tratti stradali Gela-Sabuci e Piana del Signore Spina Santa. E’ a quel punto che si chiede il rinvio, ma che poi in effetti si arriva allo scioglimento per mancanza di numero legale.
Autore : Nello Lombardo
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