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notizia del 30/09/2012 messa in rete alle 17:58:56
Comunicato di regime
Il responsabile provinciale della comunicazione del Pd, Davide Cammarata, è chiaramente uno che il suo lavoro lo sa fare bene: ha diffuso un comunicato stampa, riguardante l’addio di Speziale all’Assemblea regionale, che non fa una grinza.
Nel comunicato ci spiega che il segretario regionale del Pd, Lupo, e l’inviato della Segreteria nazionale, Zoggia, hanno pubblicamente apprezzato il lvoro svolto da Speziale quale presidente della Commissione Antimafia Regionale, con norme che hanno «superato i confini della Sicilia», e hanno ritenuto che «l’esperienza, la competenza e la moralità di Speziale costituiscono un patrimonio da spendere al servizio della nazione», con la candidatura alle politiche di primavera. Speziale, dopo un lungo applauso, con senso di responsabilità, ha accettato di non candidarsi (per la sesta volta) alla Regione, chiarendo però che rimane il suo impegno nella campagna elettorale alla Regione. E’ il trionfo del politicamente corretto, l’apoteosi del comunicato in stile Minculpop o in stile Pravda.
Ecco invece, in una fantasiosa ricostruione, come potrebbero essere andate le cose. La direzione del Pd è travagliata da una profonda frattura tra chi propende per l’ennesima deroga a Speziale e chi sostiene che vada rigorosamente applicato lo Statuto, che prevede tre incarichi al massimo.
Zoggia e Lupo, prima della riunione, chiamano Speziale in disparte, in una stanza al riparo da occi e orecchie indiscreti. Lupo chiude la porta a chiave, si gira e dopo un breve ululato digrigna i denti a Speziale, bianco in volto. Zoggia fa finta di niente, ma dalla giacca tira fuori una lunga catena che con noncuranza inizia a roteare. Lupo: “Speziale, cazzarola, il partito rishia di spaccarsi, come credi di andare all’assemblea regionale per la sesta volta? Ti scolli o no da ‘sta poltrona? O rinunci o non esci sano da questa stanza”. Speziale tenta una replica: “Ma veramente… io… ho lavorato bene, la mia legge antimafia del 2008 è stata epocale…”.”Sì – risponde Lupo – ma le regole vanno rispettate e comunque il ricambio ci deve essere”. Speziale, alle corde, tenta il tutto per tutto: “Ma se non mi candido, cosa mi date in cambio?” Lupo e Zoggia si guardano, e l’esponente nazionale propone: “Ti candidiamo al Senato in primavera”. Speziale comprende di non avere alternative e accetta con un filo di voce. Zoggia smette di roteare la catena e Lupo, aprendo la porta, emette un ululato di soddisfazione. E’ fatta: il partito non si spaccherà e Speziale in primavera , se rimane il “porcellum”, andrà a fare il senatore. Se invece la legge elettorale cambierà (cosa improbabile) dovrà raccogliere i voti necessari. Ma per ora va tutto bene. I tre escono, appaiono di fronte alla Direzione, e recitano la versione “politicamente corretta” con relativo lunfo applauso dei presenti.
Cosa è successo veramente a Palermo? Ciò che recita la versione “ufficiale” o qualcosa che si avvicina alla ricostruzione di fantasia? Ognuno pensi ciò che crede, sta di fatto che Speziale, come Presidente della Commissione antimafia regionale, ha comunque operato bene, ma anche se riuscirà ad approdare a Palazzo Madama rischia di contare quanto un due di mazze a briscola di denari. Ma questa è un’altra storia, che verdemo l’anno prossimo.
Autore : Giulio Cordaro
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