 |
||||||||||||
 |
||||||||||||
|
 |
| notizia del 26/02/2007 messa in rete alle 17:58:34 Diliberto fa proseliti, uno è Speziale? E’ a tutti nota, ormai, la vicenda che oppone il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, alla città di Gela, dopo la non rispettata promessa elettorale e lo “scippo” alla città di una meritata presenza in Parlamento. Non contenti di avere gabbato i cittadini di Gela, Diliberto, Rizzo e compagni pontificano con frequenza sui telegiornali nazionali, affermando che “in politica le promesse vanno mantenute”. Siamo d’accordo, ci mancherebbe altro, ma se iniziassero loro a dare il buon esempio non sarebbe poi male. Invece no. Anzi il buon Diliberto, animato da spirito di rivalsa nei confronti di chi non la pensa come lui, o forse in serie difficoltà economiche (“Striscia la notizia” ha mostrato a tutto il Paese il contributo di cinque euro offerto ai “compagni” giunti con tre autobus da Reggio Calabria alla manifestazione contro la base americana di Vicenza), ha chiesto un risarcimento di un milione di euro a chi ha avuto “l’ardire” di far notare come proprio lui non avesse mantenuto la parola data, invece di prendere il primo aereo e fondarsi a Gela per spiegarsi e chiedere scusa alla città. Dunque, come dice Diliberto, “in politica le promesse vanno mantenute”. Spesso, invece, avviene il contrario, e a tutti i livelli. Anche a Gela si aggirano tanti “piccoli Diliberto” che, magari, presi da tanti impegni, si dimenticano di ciò che hanno promesso e proclamato qualche mese prima. Di questi casi ne ricordiamo uno. Dopo il mancato seggio parlamentare di Morinello, la campagna elettorale dei Ds per le regionali si basò non tanto sulla lotta al centrodestra, ma sulla lotta interna ai partiti del centrosinistra. Lo “scippo” attuato dai comunisti di Diliberto fu l’occasione per invitare gli elettori a votare per i Ds, partito che garantiva serietà e rispetto delle promesse. Dopo il mancato seggio parlamentare di Morinello, la campagna elettorale dei Ds per le regionali si basò non tanto sulla lotta al centrodestra, ma sulla lotta interna ai partiti del centrosinistra. Lo “scippo” attuato dai comunisti di Diliberto fu l’occasione per invitare gli elettori a votare per i Ds, partito che garantiva serietà e rispetto delle promesse. Gela ci ha creduto, ha risposto positivamente e ha mandato a Palermo, unico deputato regionale della città, Lillo Speziale. Il quale, nel comizio di ringraziamento e nei giorni successivi, ha rivendicato ai Ds il ruolo di primo partito della sinistra e, come tale, il diritto di esprimere il candidato a sindaco. A distanza di otto mesi, Speziale e i Ds hanno dimenticato, o forse rimosso, quelle dichiarazioni, tant’è che hanno confermato senza discussioni l’appoggio all’uscente Crocetta. Anche in questo caso, quindi, siamo in presenza di una promessa non mantenuta. Ma alla città, ai cittadini, agli elettori piacerebbe sapere cosa o chi ha fatto cambiare idea a Speziale, quali accordi sono intervenuti in segreto e alle spalle dei cittadini, quale ripartizione di ruoli è stata concordata tra Speziale e Crocetta. Qualcuno potrà obbiettare che si tratta di fatti interni ai partiti. E no, non sono fatti interni ai partiti: Speziale ha chiesto il consenso ai Ds perché il suo partito, in caso di vittoria, avesse il vertice dell’amministrazione. Adesso che ha cambiato idea, avrebbe dovuto avere il senso civico di spiegare alla città per quale motivo ha fatto marcia indietro. Ma, purtroppo, non ha sentito il bisogno di farlo. Ho l’impressione che la “scuola” di Diliberto continui a fare proseliti. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
 |
In Edicola |
 |
 |
|
Newsletter |
||
|
|
Cerca |
||
|
||
|
|
 |
Informa un Amico |
 |
Stampa la Notizia |
 |
Commenta la Notizia |
 | |
| 㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. | Powered by venturagiuseppe.it |