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notizia del 05/12/2005 messa in rete alle 17:58:27
ll Consiglio dà l’ok al consuntivo, no agli assestamenti
Sì al Conto consuntivo 2004. No agli assestamenti di bilancio con i relativi storni ed impinguamenti. Questa è la risposta data dal Consiglio comunale in extremis proprio l’ultimo giorno buono consentito dalla legge: la mezzanotte del 30 novembre. Tra una sospensione di seduta e un’altra, con un consiglio un po’ scomposto e tentennante sul da farsi.
Con un centro destra indispettito per via di una tradizione consolidata di venire in possesso degli atti sempre all’ultimo momento senza la possibilità di visionarli o modificarli e con la sola condizione di approvarli o non approvarli quasi a scatola chiusa, pena un danno rilevante per la città per tanta gente che attende di essere pagata dal Comune. Il sindaco Crocetta dice grazie e meno male. Poteva finire anche peggio se i consiglieri di centro destra avessero calcato la mano mettendo in atto il proposito di alcuni componenti della Casa delle Libertà che forti dei pareri espressi col 'trasi e nesci' avevano nel corso della seduta detto a chiare lettere ai consiglieri del centro sinistra: “E’ questione di 24 ore. Si rinvia il consiglio e il consuntivo ve lo votate voi. Voi siete tredici. In seconda istanza basta la presenza di dodici consiglieri e ve lo votate all’unanimità”.
Un proposito, questo, che poi è andato scemando mentre prendeva corpo l’idea da parte del centro destra di garantire il numero legale ma solo per consentire l’approvazione del consuntivo. E così è stato, ma a costo di polemiche e lacerazioni che sono passate soprattutto sulle fila del centro sinistra. C’è mancato poco che non volassero cazzotti nei corridoi del Palazzo bianco perché l’assessore Cafà nel suo appassionato intervento-appello era stato troppo pesante.
Qualcuno l’ha letto come una insinuazione o intimidazione. 'Dico ai consiglieri – concludeva il suo discorso l’assessore Cafà mentre da una parte il presidente Federico lo invitava a non offendere i consiglieri ed a concludere il suo intervento e dall’altra il suo compagno di partito Orlando con gesti incomprensibili ne stigmatizzava i comportamenti che anziché costruire servivano solo ad acuire i rapporti con il centro destra – il boicottaggio di questi atti per la città comporterà risultati deleteri. Non voglio dare lezioni di politica ma rispetto a qualcuno mi sento una spalla. Molti servizi sociali si sono fermati per la mancanza del bilancio. Ora sarebbe il disastro più completo'.
Lo sfogo di Cafà viene considerato un offesa al consiglio e lo sottolinea fortemente il consigliere di An Angela Galioto, mentre il presidente Federico ancor prima che Cafà finisse di parlare difende a spada tratta l’organo assembleare capace di volare alto e di sapere trovare la sintesi con atti deliberativi di spessore. Il rischio di vedere bocciato anche il conto consuntivo oltre che gli assestamenti di bilancio viene scongiurato dall’abile e garbato intervento con ricchezza di motivazioni durante la seduta consiliare e successivamente mentre era in corso una delle tante sospensioni quando cerca di far capire ai componenti Ds (D’Arma e La Folaga) che il consuntivo andava votato pur con quel parere finale dei revisori dei conti. Inizialmente i due si erano espressi per un voto contrario.
Durante il dibattito non sono state lesinate critiche alla giunta ed agli assessori da parte del gruppo di centro sinistra che sostiene Crocetta. Un clima invelenito che evidenzia come nella stessa maggioranza ci siano incomprensioni e diffidenze verso il primo cittadino. Uno scollamento pericoloso che Crocetta dovrebbe essere capace a lenire forse aprendo un maggiore dialogo oltre che con il centro destra soprattutto con i gruppi politici che lo sostengono. E che ci sia insoddisfazione e malumore lo abbiamo letto al momento della pausa della seduta consiliare quando Crocetta parlando con alcuni consiglieri Ds e del suo stesso partito riesce a stento ad essere ascoltato.
Alla fine un sospiro di sollievo a metà. Per il consuntivo era cosa fatta, ma di assestamenti di bilancio manco a parlarne. Il centro sinistra e Crocetta per il centro destra meritavano una lezione. Con 10 sì e 6 no si conclude poco prima delle tre del mattino un atto che si sarebbe dovuto approvare entro giugno. I voti favorevoli sono stati 9, quelli del centro sinistra (Italiano, Marchisciana, Ferrara, Collura, Gulizzi, Orlando, La Folaga, D’arma, Bonura), cui si è aggiunto quello del socialista Santino Giocolano. Mentre i 6 contrari sono stati quelli del centro destra che hanno garantito il numero legale: Cirignotta, D’Aleo, Celona, Federico, Napolitano, Sammito. Con l’approvazione del conto consuntivo e gli equilibri di bilancio vengono sbloccati poco meno di 17 milioni di euro.
Le preoccupazioni de consiglieri comunali siano essi di centro destra che di centro sinistra sono iniziate quando il residente dell’Assemblea facente funzioni Massimo Catalano ha letto i pareri del collegio dei revisori. Alcuni sono apparsi anche contradditori, ma soprattutto l’ultimo parere a completamento della relazione al consuntivo ha raggelato i consiglieri che hanno chiesto maggiori chiarimenti ai revisori presenti (Barletta e Nicastro). La frase che è suonata troppo burocratica ai consiglieri, quasi un 'ora vedetevela voi', è stata questa: “Si invita il Consiglio ad adottare i provvedimenti di competenza'. Ma sulla base di quale parere i consiglieri avrebbero dovuto votare il consuntivo? Il loro era un parere non favorevole. E qui Crocetta ricorrendo a parafrasi e circollocuzioni, quasi una lezione di filologia, a cercare di convincere la sua e la parte avversa che si trattava di un consuntivo tecnico non politico e che quel parere era quasi favorevole anche se non lo era (sic!). E che significa, più di uno ha detto, si deve votare il consuntivo a scatola chiusa senza il conforto dei revisori e quindi le richieste di chiarimento si sono estese a tutte quelle indicazioni e incisi scritti dai revisori nelle varie pagine. La prima risposta, dopo alcune decine di minuti, è quella proveniente dal ragioniere Nicastro che lamenta non solo l’esiguità del tempo avuto a disposizione, ma anche la materiale impossibilità di visionare tutti gli atti, la maggior parte dei quali (circa il 90%) si trovavano sotto sequestro giudiziario. Affermazioni che suonano male agli orecchi del consigliere comunale di Nuova Sicilia Enzo Cirignotta che si chiede come sia possibile che un collegio di revisori esprima un parere avendo a disposizione solo l’1% delle carte. Di qui il suo disappunto che sfocia in una affermazione anche se rivolta a colleghi che poco garbata ma a suo avviso necessaria. Per lui a quel punto quella dei revisori è una relazione inattendibile.
Il consigliere Liardo si spinge oltre interpretando il pensiero dei revisori nel senso che le previsioni di entrata sono da ipotizzare come inattendibili. E allora come può il consiglio approvare un conto consuntivo con entrate presuntivamente inattendibili? Fortuna che il dottor Barletta (componente del collegio dei revisori) interviene e riesce a chiarire molti aspetti della questione interpretando il giusto senso di quanto loro avevano scritto nella relazione.
L’apprezzamento per i revisori proviene dal consigliere di An Angela Galioto che riconosce la professionalità e l’impegno per essere riusciti a 'sintetizzare una relazione in temi stretti. Complimenti anche – prosegue la Galioto – anche ai consiglieri che sono venuti in possesso delle carte solo 6-7 ore prima della seduta consiliare'. Infine tende una mano al collegio invitato a prendersi tutto il tempo che vuole per verificare tutte le carte e con loro è disponibile ad un dialogo ed a collaborare per il futuro, nella speranza che a differenza del conto consuntivo 2004 di cui non c’è certezza, quello del 2006 sia certo e chiaro ai loro occhi e quindi intelligibile per i consiglieri.
La relazione dei sindaci revisori è stato l’atto su cui si è concentrata la massima attenzione del Consiglio per i rilievi fatti. Come quello secondo cui l’amministrazione avrebbe dimostrato scarsa capacità nel reperimento dei fondi, inadeguatezza nel sapere programmare e nel preventivare le entrate. Ciò che ha frastornato infine i consiglieri è stato l’invito che i revisori hanno dato all’organo consiliare ad avere molta prudenza nell’applicare l’avanzo di bilancio. Parole forti e che lasciano trasparire il momento di grave tensione che regna nella politica gelese quando il forzista Catalano afferma: 'Abbiamo assistito soprattutto all’interno dei Ds a duri scontri da parte di consiglieri comunali che hanno sconfessato l’operato dei loro assessori. Il problema è che lo scollamento è totale. Fra gruppi consiliari di amministrazione, tra sindaco e consiglio comunale. Quando è così bisognerebbe pensare anche ad una eventuale conclusione della legislatura in maniera anticipata'.
Autore : Nello Lombardo
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