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notizia del 05/12/2005 messa in rete alle 17:55:10
La lunga lista degli attentati-burla
La lista degli attentati-burla nel territorio di Gela continua ad allungarsi. L’inizio si è avuto con il presunto attentato ordito ai danni di Crocetta mediante un killer ingaggiato in Lituania: l’attentato, e soprattutto l’interpretazione fantasiosa data ad alcune intercettazioni ambientali, sono stati ampiamente smentiti dagli stessi magistrati inquirenti. Il “killer” è oggi in libertà e ha chiesto di incontrare Crocetta per chiarire la propria posizione, ma non risulta che il Sindaco abbia aderito alla richiesta.
Qualche settimana fa è scoppiato il “caso Sferlazza”: un presunto attentato in preparazione nei confronti del magistrato nisseno da parte di presunti bombaroli, privi di caratura per siffatta azione, contornati da un pentito poco attendibile e senza un grammo di esplosivo. Non ci ha creduto quasi nessuno, ma comunque l’inchiesta è ancora in corso.
E’ di qualche giorno addietro la lettera di minacce inviata, in autonomia o su interessata commissione, da parte di uno sconosciuto psicopatico al Sindaco. Nulla di nuovo sotto il sole.
In ultimo, ma probabilmente non ultimo, l’attentato al deposito della manutenzione comunale in Via Vasile, per il quale il Sindaco ha gridato al complotto contro la sua amministrazione antimafia. Per essere poi smentito dalle forze dell’ordine: ma quale attentato, era autocombustione!
A questo punto qualcuno dovrebbe consigliare Crocetta ad essere più cauto, e a contare fino a mille, almeno, prima di strillare ad attentati e stragi varie, perché rischia di fare una figuraccia dietro l’altra.
Come qualche giorno fa, quando ha rivendicato alla sua amministrazione l’eliminazione dei lavori di “somma urgenza” dimenticando di essere stato assessore nella giunta Gallo, ed ottenendo una stizzita smentita proprio da parte dell’ex sindaco.
Comunque sia, sono in molti a pensare che gli strilli inconsulti per i presunti attentati abbiano il duplice scopo di mantenere alta l’attenzione sull’amministrazione “antimafia” di Gela, così che Crocetta possa ricevere premi e prebende da parte di altre sprovvedute amministrazioni (e passaggi televisivi in misura industriale) e nel contempo di distogliere l’attenzione dalle gravi e ripetute carenze amministrative, che hanno ormai portato la città al disordine e al più completo sfascio.
Ma se anche i bambini sanno che un bel gioco dura poco, questi giochetti hanno ormai fatto il loro tempo, e non incantano più nessuno.
Farebbero invece bene, Crocetta e i suoi amministratori, a tenere alta la guardia per eventuali veri attentati che potrebbero compiersi ai loro danni. Noi abbiamo avuto qualche “soffiata”, ma da bravi e coscienziosi giornalisti, affermiamo fin d’ora che non diremo mai, neanche ai magistrati, le nostre fonti riservate. E’ bene però che i cittadini sappiano, e con loro le forze dell’ordine, quali sono le vere trame che si stanno tessendo contro l’amministrazione “antimafia”:
Abbiamo notizia di un misterioso killer proveniente dall’Indonesia, malato di influenza aviaria (quella dei polli, per intenderci) che in collaborazione con la mafia balcanica sta cercando di farsi assumere come cuoco in uno dei ristoranti frequentati da Crocetta, per contagiarlo con un pollo infetto e portarlo a morte sicura;
Un gruppo di criminali libici sta organizzando un barcone di clandestini che farà naufragio a Gela, nei pressi del pontile. Appena Crocetta si recherà sulla spiaggia per le interviste tra i soccorsi, alcuni naufraghi kamikaze si faranno esplodere, facendo strage di Crocetta e di chiunque si trovi lì attorno;
In uno dei prossimi frequenti incontri col Vescovo, tra gli accompagnatori di mons. Pennisi si confonderà un killer ingaggiato in Albania, che vestito da prete proverà ad attentare alla vita di Crocetta;
Un criminale proveniente dalla Romania, ma tuttora incensurato, sta tentando di farsi assumere come manutentore di impianti, per sabotare i condizionatori della stanza del Sindaco provocando la fuoriuscita di gas tossici letali;
Una banda di ultras criminali di Lambrate ci ha fatto sapere di non aver gradito lo striscione di solidarietà al calciatore del Messina Zoro, per cui in una delle prossime partite casalinghe del Gela JT faranno consegnare a Crocetta, in premio, un pallone da calcio imbottito di esplosivo;
In ultimo, ci risulta che tre palestinesi delle squadre di Al Qaeda si siano sottoposti a plastica facciale da un famoso chirurgo in Afghanistan, prendendo le sembianze di tre consiglieri comunali (Pino Federico, Franco Giudice e Antonio Sammito). Il piano è semplice: i tre offriranno la collaborazione dell’opposizione alla traballante amministrazione comunale, Crocetta li accoglierà a braccia aperte e in quel preciso istante si faranno esplodere.
Abbiamo fatto il nostro dovere: indaghino ora le forze dell’ordine
Autore : Giulio Cordaro
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I Vostri commenti
sei troppo forte , complimenti, magari fossero così arguti i gelesi, purtroppo la demagogia non è cosa conosciuta da molti come significato, come modus vivendi è largamente usata invece.
Autore: rosario
data: 06/12/2005
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