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notizia del 03/11/2012 messa in rete alle 17:47:30
Dopo Aldisio, Crocetta
Rosario Crocetta, dunque, è riuscito nell’impresa: ha compiuto un altro dei suoi capolavori politici, conquistando la Presidenza della nostra Regione. Battendo un’agguerrita concorrenza (di destra e di estrema sinistra), con un margine che, pur non essendo stato eclatante, non lascia spazio a dubbi su quella voglia di cambiamento, che già, da qualche tempo, si avvertiva in Sicilia e che si è tramutata – nonostante i rozzi tentativi, orditi da squallidi soggetti,che bivaccano ai margini della società e che vivono, magari, di espedienti, di boicottarne il percorso – in un’autentica marcia verso Palazzo d’Orleans che non ha compiuto in solitudine, ma sospinto da un esercito di volontari, che prima ne hanno reclamato la candidatura e poi lo hanno sostenuto, utilizzando, al meglio, il web, ma anche affollando le piazze.
Per la cronaca, Crocetta è il primo gelese che varca, da presidente eletto, il portone di Palazzo d’Orleans (escludendo, quindi, l’on. Salvatore Aldisio, che fu Alto Commissario dal 17 luglio 1944 al 18 aprile 1946, incarico che lasciò dopo l’approvazione dello Statuto speciale, di cui fu il principale artefice); il secondo della provincia di Caltanissetta (Giuseppe Alessi lo fu dal 1947 al 1949 e dal 1955 al 1956).
Il compito che lo attende è irto di difficoltà, specialmente per i gravi problemi finanziari in cui si dibatte l’amministrazione regionale.
Una situazione che, tuttavia, non scoraggia Crocetta, il quale, com’è noto, ama le sfide, anche e soprattutto quelle che da altri sono considerate e definite impossibili. Perché l’obiettivo primario è quello di dotare la Sicilia di tutte quelle infrastrutture, di cui ha indispensabile bisogno, ma che, finora, non sono state realizzate, e di porre, quindi, le premesse per un effettivo rilancio economico e sociale della nostra regione.
Autore : Elio Cultraro
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