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notizia del 15/06/2004 messa in rete alle 17:45:43
I guasti del maggioritario
Siamo nel bel mezzo della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, quindi occorre essere cauti nei giudizi. A questa regola, però, si è sottratto il Presidente del Consiglio Berlusconi, che una ne pensa e cento ne spara: dal congresso di Forza Italia ha invitato gli elettori a non votare i “piccoli partiti” e a rafforzare, magari, proprio Forza Italia, permettendole di raggiungere il 51% dei voti. Ovviamente hanno vibratamente protestato gli alleati della Casa delle libertà, da Alleanza Nazionale all’Udc, dal Pri al Nuovo Psi, ognuno col proprio bagaglio ideale e culturale, ognuno cosciente di rappresentare una fetta, anche se più piccola, dell’elettorato.
Ma pensate all’eventualità di Forza Italia con la maggioranza assoluta dei voti e in Parlamento?
Non credo che sarebbe un fatto po-sitivo per la democrazia italiana, che da decenni si regge mediante governi di coalizione che possano rappresentare le varie istanze sociali.
E non oso pensare quali istanze sociali sarebbero rappresentate da un monocolore di Forza Italia, visto che già oggi, come partito maggioritario, ha i piedi nel sud (61 seggi a zero in Sicilia) e la testa al nord, e dà vita ad un governo che, più che di centrodestra, direi che è di centronord, privo com’è di una seria politica del Mezzogiorno e di ministri meridionali nei ministeri che contano.
Se la destra piange, la sinistra non ride: la campagna elettorale del “triciclo” viene fatta in cagnesco tra i diessini e la Margherita, ciascuno impegnato a supportare i propri candidati e a cercare di prendere un voto più dell’altro, per avere il comando della coalizione.
Tutto ciò succede, e non mi stancherò di ripeterlo, grazie ai guasti che ha creato e ancora crea il sistema maggioritario in cui gli italiani si sono andati ad impelagare: un sistema che ha moltiplicato i partiti politici e i movimenti, e che obbliga a stare insieme partiti che, sia a destra che a sinistra, hanno ben poco in comune, creando perenni conflittualità. Sarebbe quanto mai salutare che uscissimo da questa “ubriacatura” del maggioritario, tornando ad un proporzionale corretto da uno sbarramento.
Ma siccome le mire egemoniche non sono soltanto di Forza Italia, ricordiamo quello che sta accadendo a casa nostra, in Sicilia, dove si discute della nuova legge elettorale per l’Assemblea Regionale: in Sicilia Forza Italia si trova sulle stesse posizioni dei Ds e della Margherita nel propugnare una legge elettorale con uno sbarramento del 5% e il calcolo dei resti su base provinciale, così da egemonizzare la politica regionale a danno di tutti gli altri partiti. Bell’esempio di democrazia, da parte di gente che la democrazia non sa neanche dove stia di casa!
Una considerazione finale, su cui riflettere: le democrazie funzionanti sono quelle in cui le varie istanze dei cittadini trovano voce e rappresentatività. Quando fasce di popolazione ri-mangono recluse dai processi decisionali, si aprono le porte alla violenza e al terrorismo.
Autore : Giulio Cordaro
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