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notizia del 26/06/2010 messa in rete alle 17:43:01
Una strana sottrazione all’Antimafia regionale
Tutto ha avuto inizio lo scorso giovedì: due tecnici si presentano a Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, sono lì, a loro dire, per riparare un guasto creatosi al computer del presidente della Commissione Regionale Antimafia, Calogero Speziale. Tutto in regola, insomma: del resto, l'intervento tecnico era stato richiesto direttamente da un collaboratore dello stesso deputato gelese. Ma qualcosa, però, non è andato per il verso giusto. Il collaboratore del presidente Speziale, a conclusione del rapido lavoro svolto dai due intervenuti, si accorge di un particolare non trascurabile; il computer non era stato riparato, ed a questo si aggiungeva la scomparsa dell'hard-disk.
Insomma, un lavoro fatto bene, ma in un senso diametralmente opposto a quello preventivato. Vengono allertati i responsabili della sicurezza e quelli dei sistemi informatici: si cerca, in una parola, di capire cosa sia effettivamente successo. L'esame delle registrazioni interne non dà, a quanto pare, esito alcuno.
“La vicenda si commenta da sola”, questa la prima reazione di Calogero Speziale.
Purtroppo, i sistemi di sicurezza non hanno dimostrato di brillare quanto ad efficienza, tutt'altro.
Due anonimi, qualificatasi come tecnici informatici, hanno avuto la possibilità di varcare la porta della stanza assegnata al responsabile della Commissione Regionale Antimafia.
“Fortunatamente, sul computer non erano conservati dati di valore, non vi erano file relativi alle audizioni dell'organo da me presieduto, ma se vi fossero stati? Il danno sarebbe stato veramente grave”. Queste alcune considerazioni di Speziale. Una domanda che è balenata nella mente di molti, inoltre, concerne la conoscenza, da parte dei due presunti tecnici, della segnalazione inoltrata dal collaboratore dello stesso Speziale. Come facevano ad esserne al corrente?
Diversi sono i dubbi che ruotano intorno a questa vicenda, al punto da essere stati ripresi da alcuni quotidiani nazionali.
Qualcosa è accaduto giovedì: ma al momento nessuno sa bene quantificarla.
“Spetterà ai responsabili degli uffici dell'Assemblea rispondere a tutti i dubbi, sono stati loro a dare l'allarme, e loro dovranno fornire le necessarie risposte”, ne è sicuro l'esponente del Partito Democratico.
Intanto, i lavori della Commissione Antimafia non si fermano, Speziale, infatti, precisa che “i componenti sono convocati per il prossimo martedì, discuteremo di alcune armonizzazioni al testo inerente i finanziamenti in favore delle associazioni antiracket regionali, ci interessa garantire il sostegno solo a quelle entità che veramente lavorano nel corso dell'anno, non si possono assicurare contributi a pioggia, senza alcun tipo di controllo”.
Il mistero dell'hard-disk sottratto, comunque, dovrà essere risolto: allo scopo di acquisire maggiori certezze circa l'intento che ha spinto i due misteriosi tecnici informaci ad impossessarsi di un “inutile” componente.
Autore : Rosario Cauchi
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