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notizia del 15/06/2004 messa in rete alle 17:44:35
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Vicenda rifiuti, é guerra aperta Crocetta: 'Io vado avanti'
E’ guerra aperta tra consiglio di amministrazione Ato CL2 e il sindaco Rosario Crocetta (foto) ma anche un botta e risposta tra primo cittadino e presidente del Collegio dei revisori. Il risultato è che il bando di gara per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indetto dal Comune rischia di non approdare a nulla per via degli ostruzionismi e cavilli opposti, a dire di Crocetta, dal presidente dell’Ato.
Una situazione che rischia di degenerare in ricorsi e polemiche che sono il frutto di un obiettivo sotterraneo condotto da chi di fatto ostacola il perfezionamento degli atti avendo interesse che si arrivi alla proroga dell’appalto all’attuale consorzio di imprese.
Ma il primo cittadino nel corso della conferenza stampa ha tuonato contro l’attuale presidente del Collegio dei revisori che lo ha ritenuto scorretto nella sua lettera di richiamo riguardo a irregolarità che la giunta amministrativa guidata da Crocetta avrebbe commesso nel porre in essere il suo bando di gara.
“E’ da quasi un anno che ci sforziamo di portare avanti questa gara sui rifiuti solidi urbani – tuona Crocetta gesticolando con l’indice della mano destra – tra l’altro in tutta la Sicilia per la fallimentare gestione degli Ato si sta procedendo con proroga ed io ho detto con molta chiarezza che qui a Gela proroghe non se ne fanno.
Tutto questo can can è iniziato con una lettera di Benvenuti (Presidente consiglio amministrazione Ato – ndr) che ci comunicava l’impossibilità di affrontare il servizio per cui doveva pensarci il Comune. Dopodichè abbiamo tentato di affrontarlo con l’Amia cche ci avrebbe fornito i mezzi in comodato d’uso, poi si è rimangiato tutto sottolineando che ce li avrebbe appaltati. Finalmente nel gennaio di fronte al fatto che i Comuni sono incompetenti e l’Ato non vuole fare il servizio getto la palla a Cuffaro che è il commissario dei rifiuti in Sicilia e che si faccia lui le proroghe. A quel punto è intervenuto il commissario straordinario dei rifiuti e la prefettura di Caltanissetta ed hanno affermato che fino a quando gli Ato non sono in condizione di portare avanti il bando dei rifiuti, la competenza è del Comune.
Per cui sono stato espressamente autorizzato dal commissariato per portare avanti il bando. Fatto il bando, andiamo avanti e finalmente si può evitare la proroga facendo una gestione razionale e civile dei rifiuti ed ecco un altro ostacolo: i rilievi di irregolarità espressi dai revisori dei conti. A questo punto – continua Crocetta – sarò io a consegnare gli atti non solo alla procura della repubblica di Gela ma anche alla procura del Dda per cercare di indagare su chi non vuole che a Gela si faccia un appalto serio dei rifiuti e vuole che si continui ad effettuare proroghe alla dita attuale”.
In 5 punti i rilievi mossi dal presidente del collegio dei revisori dei conti alla giunta municipale, trasmessi an-che alla Corte dei conti, al presidente Cuffaro, all’assessore agli enti locali, alla procura della repubblica presso il tribunale di Gela.
Per i revisori l’adozione dell’atto è illegittima per difetto di competenza in quanto titolati sono gli Ato e comunque speterebbe ai Consigli comunali deliberare e non alla giunta municipale. Inoltre l’atto in questione è da considerarsi nullo in quanto non vi figura il prescritto parere di regolarità contabile attestante la relativa copertura finanziaria, né è stato chiesto il parere preventivo del collegio dei revisori.
L’irregolarità secondo i revisori è anche dovuta al fatto che contiene una condizione sospensiva improponibile perché pregiudica la certezza dell’appalto. Questa la rase incriminata: “subordinare l’effettiva aggiudicazione della gara all’avenuta copertura finanziaria del progetto già prevista nel redigendo bilancio di previsione..”.
Insomma il braccio di ferro continua ed è destinato ad acuirsi perché ormai è evidente che sui fatti amministrativi si è incuneata la politica e con essa si ricorre a tutti gli strumenti pur di far prevalere il proprio punto di vista. Quando Crocetta giovedì mattina smantellava tutti gli appunti che il revisore dei conti aveva mosso e criticava l’operato del consiglio di amministrazione dell’Ato, tra i cronisti circolava una frase: “Forza Italia contro Crocetta”.
L’allusione era alla longa manus della Casa delle libertà che utilizza strutture improprie (il presidente del collegio dei revisori è un dirigente di Forza Italia e il presidente Ato altrettanto o comunque della stessa area) per opporre ostruzionismo all’amministrazione Crocetta. Ed a proposito di Ato, quando gli si è chiesto se se si è in piena guerra politica lui ha risposto: “No, loro sono troppo forti per impedire ai Comuni di operare seriamente e a garantire la svolta e sono deboli per potere fare le cose. Da tempo vogliamo risolvere il problema mettendo nei termini l’Ato per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione e questi non ottemperano alle decisioni degli azionisti che sono poi i cittadini. Ci sono tutti i sindaci del comprensorio che non li vogliono e questi signori continuano a non convocare l’assemblea. Stiano comunque tranquilli che proroghe non ce ne saranno. Mi assumo tutte le mie responsabilità. Anche sull’Ato abbiamo tutte le carte in regola e mi sento di essere una persona onesta e in queste tasche non c’è nulla”.
Autore : Nello Lombardo
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