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notizia del 06/11/2011 messa in rete alle 17:36:48
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Convegno: la ricetta dell’Udc per il buon governo
L’Udc per il buon governo: costi ed efficienza negli enti locali. E’ il tema del convegno dibattito tenutosi domenica 30 ottobre, presso la sala convegni dell’Hotel Sileno di Gela. Hanno relazionato l’assessore regionale alla Famiglia Andrea Piraino e l’on. Salvatore Lentini, membro della commissione lavoro e formazione all’Ars. Le introduzioni sono state affidate al dott. Gianni Incardona, coordinatore comunale, all’avv. Tonino Gagliano, presidente provinciale ed al presidente comunale, dott. Giuseppe De Maria, tutti dell’Udc.
E’ intervenuto anche il consigliere provinciale Enzo Pepe, assente invece il consigliere comunale gelese Peppe Di Dio, per motivi strettamente familiari.
Giovanna Candura, responsabile regionale del movimento giovanile femminile del partito, portando il saluto di Bernardo Alaimo, anche lei ha indicato come si può uscire dalla crisi. Ha denunciato il ricorso costante a consulenze ed incarichi per favorire amici e parenti e con la scusa della long list, che dovrebbe dare opportunità ai giovani di lavorare, si è acuito invece ancor più lo spreco nella pubblica amministrazione.
Gianni Incardona, che è stato in passato anche assessore comunale, si è richiamato al leader nazionale Casini, asserendo che c’è subito da istituzionalizzare la riduzione delle consulenze in tutti gli enti pubblici. “Di recente – ha detto Incardona – Casini ha affermato che non si possono chiedere i sacrifici alle nostre famiglie quando il presidente della provincia di Bolzano prende 26 mila euro al mese. A livello locale noi saremo vigili sulle consulenze, tramite il nostro capogruppo consiliare Giuseppe Di Dio. Noi ci prepariamo a presentare una richiesta ufficiale al sindaco Fasulo per conoscere quali e quante consulenze sono state date e quali vantaggi ne ricaverà l’amministrazione per la cittadinanza. Basta guardarci intorno per constatare la situazione non rosea esistente. Per ora voglio dare dcredito a questo sindaco, però si deve svegliare. Che significa ora andare a prendere due nuovi assessori tirandoli fuori dal consiglio comunale? Significa bloccare una situazione amministrativa e quand’anche l’Udc potesse offrire un minimo di contributo a questo sindaco, non si capirebbe da dove si dovrebbe iniziare”.
Anche Giuseppe De Maria ha parlato di sprechi nella pubblica amministrazione e del modo come essi vadano eliminati. “Come padre di famiglia – ha aggiunto – basterebbe oggi il buon senso per potere gestire meglio i soldi pubblici. L’intelligenza dei nostri amministratori viene utilizzata per aggirare le leggi. Penso che un po’ di correttezza potrebbe far funzionare meglio tutte le amministrazioni”.
Interessante il contributo di Enzo Pepe che ha indicato come debba considerarsi un classico sprec il consorzio ittico di Gela. Una spesa di 120 mila euro all’anno.
Numerosi gli spunti in tutti gli interventi dove tutti all’unisono hanno sostenuto la necessità di ridurre le spese nella pubblica amministrazione. Ma il vero problema è come arrivarci.
Che ben venga parlare di buon governo – diciamo noi – in un momento in cui si chiedono sacrifici agli italiani ma la casta continua a vivere di privilegi. E’ necessario che la politica cambi se non si vuole che la distanza tra paese legale e paese reale si accentui. Sui social network per esempio, già viene presa di mira la politica con i suoi alti costi. Ma per il prof. Andrea Piraino si tratta di un falso problema, nel senso che nel sistema complessivo della spesa pubblica il costo della politica inciderebbe per appena il 2,5-5 %.
Al di là dei preamboli e delle dichiarazioni di principio, per l’Udc è fondamentale mettere mano alla riforma del sistema.
“La regione ha cominciato a fare qualcosa – ha commentato l’assessore Piraino – applicando il principio della trasparenza e puntando sui sistemi informatici e grazie a ciò l’amministrazione della regione adesso è più capace di rispettare i tempi in cui prendere decisioni amministrative. Ma bisogna passare alla fase della riforma nel suo complesso ridefinendo poteri e le dimensioni territoriali dei comuni. Occorre ridisegnare i territori della regione perché le strutture con cui siamo andati avanti per secoli, ora non funzionano più. Vanno ridisegnate, in nome di una nuova governance, le istituzioni fondamentali che sono tre: popolo, territorio e governo.
“Purtroppo il nostro sistema politico-democratico – ha aggiunto l’assessore – è fondato sulla rappresentanza. Il peso che ognuno ha, è riferito ai voti. L’importante è che ci sia rappresentanza. Purtroppo nel nostro sistema il principio della responsabilità è stato trascurato. Il politico agisce per aumentare il consenso perché ritiene che quello sia il suo ruolo e non per risolvere i problemi. Per una buona governance rappresentanza e responsabilità devono andare di pari passo. La questione di fondo nella regione è la riforma costituzionale. In Sicilia si sono fatte alcune cose giuste come la riforma delle funzioni pubbliche, ma con alcune storture. Tutto è rimasto sulla carta perché pur essendo stati fatti gli uffici, non sono stati previsti i fondi per il loro trasferimento. Per esempio gli uffici per il lavoro e la famiglia stanno in un palazzo, ma il responsabile sta in un altro”.
Facendo riferimento ai comuni, infine, il prof. Piraino ha ribadito la necessità che essi vadano riformati, perché la loro struttura è tuttora ancorata ad un sistema ormai superato. Le decisioni non possono più essere prese al loro interno perché ora tra comuni ed altri enti territoriali esistono relazioni molteplici e quindi è giocoforza che si agisca nell'ambito di un sistema integrato di decisioni. I consorzi di comuni attraverso una gestione unitaria con abbattimento dei costi possono risolvere i problemi di natura socio-assistenziale.
L’onorevole Salvatore Lentini ha parlato della sua esperienza parlamentare e del contributo dell’Udc per dare una sistemata all’assetto amministrativo regionale.
“In una nostra mozione – ha detto l’onorevole Lentini – abbiamo indicato come va regolamentata la consulenza generale dell’amministrazione regionale. Ancora non siamo arrivati al dunque. Noi abbiamo proposto un taglio di almeno il 50 per cento. Con la crisi in atto non possiamo lasciare questi signori che fanno parte di comitati, commissioni, anche loro devono subire un taglio”.
“E’ vero gli sprechi negli enti locali non si contano – ha detto Tonino Gagliano – ma anche nell’apparato statale. Oggi ne parla la stampa e in termini allarmistici sull’enormità del debito pubblico con un rischio di default dello stato italiano. Adesso dobbiamo prepararci ad ulteriori sacrifici, ma per essere richiesti, dobbiamo apparire all’esterno con una pubblica amministrazione che sia assolutamente non solo efficiente ma improntata al risparmio. Tutti coloro che compongono la pubblica amministrazione devono sopportare dei sacrifici. Si parla dei costi della politica, ma il problema è anche di efficienza”.
Tra gli ospiti, è intervenuto il coordinatore provinciale del Fli, avv. Giacomo Ventura, il quale si è complimentato con l’iniziativa dell’Udc, ha parlato di cetizzazione della politica e sostenendo che la madre di tutti gli sprechi è la corruzione.
Autore : Nello Lombardo
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