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notizia del 29/04/2012 messa in rete alle 17:25:28
Stato dei servizi all’anno zero
Ecco a voi tre storielle su ciò che mi è capitato la scorsa settimana, a dimostrazione dello stato dei servizi nella nostra città.
Prima storiella. L’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle, a cui per anni sono state inviate le richieste del misero rimborso sulle accise del gasolio ai trasportatori, comunica che da quest’anno le pratiche verranno trattate, per tutto il territorio provinciale, dall’Ufficio delle Dogane di Caltanissetta. Impossibile contattarlo telefonicamente: non risponde mai nessuno. Dovendo chiarire un dubbio, sono andato alla fonte, cioè all’Ufficio di Caltanissetta: un ufficio quasi indecente, ubicato a piano terra di una vecchia casa popolare del centro storico. Mi ha aperto un impiegato sordomuto, ma ha fatto capire che la responsabile non c’era (e quando mai…) e mi ha fatto leggere un foglio, già preparato, su cui c’era scritto che per eventuali informazioni occorreva rivolgersi a Porto Empedocle. Ora non so quali esigenze di ristrutturazione e ottimizzazione dei servizi abbiano spinto l’Agenzia delle Dogane al trasferimento di competenze verso Caltanissetta, ma so di certo che a Gela c’è un ufficio diganale meglio attrezzato e non disastrato come quello nisseno. Vedremo in quanto tempo verranno gestite le pratiche, ma non ci aspettiamo nulla di buono.
Seconda storiella. Dovendo aprire una posizione all’Inps per un nuovo cliente, e visto che parlare per telefono con i funzionari di Caltanissetta equivale a un terno al lotto, mi reco alla sede di Gela, per scoprire che posso avere informazioni solo sulle posizioni dei lavoratori autonomi, poiché per quanto riguarda le “aziende con dipendenti” lo sportello non è abilitato. Quindi, per un’informazione da due soldi devo fare 160 chilometri e perdere una mattinata di lavoro per recarmi all’Inps di Caltanissetta. E per abilitare lo sportello di Gela? Basterebbe un po’ di buona volontà e un’ora di lavoro dei tecnici informatici. Ma nella società in cui con Internet raggiungi tutto il mondo, questo è evidentemente difficile.
Terza storiella. Da alcuni anni a questa parte le Società, per comunicare atti alla Camera di Commercio, devono utilizzare la firma digitale. Per chiedere o rinnovare il certificato, anche in questo caso occorre recarsi alla Camera di Commercio nissena, perchè nonostante le richieste, ancora non è stato abilitato lo sportello agli uffici di Gela. Basterebbe una mattinata di lavoro dei tecnici informatici, ma forse è chiedere troppo.
Continuano dunque i viaggi “turistici” dei gelesi a Caltanissetta, nell’indifferenza dei pubblici uffici preposti e nell’indifferenza di chi, dai cittadini, è stato delegato a fare i loro interessi, ovvero i politici dei vari schieramenti.
Questa nostra città è ormai abituata a subìre ogni prevaricazione senza reagire. Forse dobbiamo iniziare a riconvertire l’economia con tanti allevamenti ovini. Di pecore ce n’è tante, come di servi del potere.
Autore : Giulio Cordaro
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