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Corriere di Gela | Il Consiglio comunale temporeggia
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notizia del 31/01/2005 messa in rete alle 17:07:55
Il Consiglio comunale temporeggia

Politica 2 Il Consiglio comunale s’impalla aspettando la sentenza del Cga Ancora un nulla di fatto nella seduta di lunedì 26 gennaio scorso, a parte due deliberazioni riguardanti l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione. Era un preciso impegno assunto dal Consiglio comunale che i lavori sarebbero iniziati con quegli argomenti ritenuti essenziali. Si era detto che il Consiglio non poteva disattendere ai suoi precisi doveri e cioè quelli di discutere ed approvare un gruppo di progetti presentati dall’assessore all’Urbanistica. Si è assistito alla solita polemica tra centro destra e centro sinistra. Probabilmente questo clima di tensione esistente fra i due opposti schieramenti è sintomatico dell’attesa del verdetto Crocetta sì o Crocetta no che a giorni dovrebbe venir fuori.
Ma torniamo alla seduta. E’ iniziata puntualmente alle 20,30 con la presenza di diciotto consiglieri comunali, dell’assessore all’Urbanistica Giuseppe Arancio e del capo settore architetto Raffaella Galanti. Il consigliere Massimo Catalano che presiedeva pro-tempore la seduta, ha invitato i consiglieri a proporre il prelievo dei punti dal 18 al 21 riguardanti i temi urbanistici, nonché il capo settore arch. Galanti e l’assessore Arancio. Dopo alcuni interventi si è passati alla approvazione di due deliberazioni relative all'aggiornamento al 2005 degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione. L’adeguamento Istat precedentemente approvato era valido fino al 31 dicembre 2004. E’ stata quindi la volta della proposta di variante al Prg in quanto la cooperativa Oasis aveva presentato un progetto per la realizzazione di un albergo di 48 posti sul Pianoro di Montelungo. Un progetto che è stato criticato a de-stra e a manca. Su questo argomento si è impantanata l’assemblea civica disquisendo su temi di carattere giuridico ed interpretativo della norma riguardante le varianti al piano regolatore generale. Sono intervenuti l’architetto Giuseppe Robilatte, il consigliere Rosario Italiano, il segretario generale dott.ssa Liotta, il consigliere Di Dio componente della Commissione urbanistica.
Il Consigliere Udc Giuseppe Robilatte si è appellato alla irregolarità della procedura seguita riguardo alla pratica dell'Oasis.
“Io mi limito a dire ciò che ho espresso in sede di commissione consiliare – ha aggiunto Robilatte – dove si sono registrati pareri discordanti. Con ciò offrirò degli spunti per il dibattito che seguirà. Facevo questa riflessione: questo paese è già avaro in fatto di iniziative imprenditoriali, per cui il fatto che ci siano iniziative in questo territorio che in qualche modo possono aiutare l’economia in genere e il turismo attraverso iniziative produttive per la città, non ci possiamo esimere dal sostenerle. E’ da qualche mese che si va dicendo che il prg è pronto e che si sarebbe consegnato al tavolo dell’amministrazione e del Consiglio comunale. Ma ancora nulla di fatto. Ciò mi spingeva a trattare questo argomento. Quando poi abbiamo analizzato la pratica edilizia di variante che stavamo discutendo i commissione ho capito di cosa si trattava. Cioè una iniziativa che la legge nazionale ha ritenuto di favorire le iniziative private con l’istituto della conferenza dei servizi dove partecipano più soggetti”.
Prima del dibattito sull’argomento in questione e subito dopo l’intervento di Robilatte sulle procedure da seguire, è giunto in aula il parere della commissione che il presidente pro tempore Massimo Catalano si è apprestato a leggere.
Il socialista Rosario Italiano ha manifestato tutta la sua perplessità per il semplice fatto che ritiene inopportuna una iniziativa tendente a promuovere delle varianti proprio quando ormai, come annunciato dall’assessore all’Urbanistica Arancio, di lì a qualche settimana lo strumento urbanistico redatto dal prof. Urbani sarà pronto. Ad esporre la stessa opinione è stato Ignazio Di Dio uno dei componenti della Commissione Urbanistica.
Quest’ultimo ha affermato nel suo intervento che era inopportuno procedere alla approvazione di varianti al Prg nell’immediata vigilia della consegna da parte del Prof. Urbani della variante al piano regolatore generale che Gela attende già da diversissimi anni. Ha fatto presente che già in sede di Commissione aveva lanciato l’idea di non affrontare questa problematica proprio perché si era ormai in dirittura di arrivo sul Prg.
“E’ quanto meno inopportuno valutare l’ipotesi di approvare varianti al Prg nell’immediata vigilia della consegna da parte del prof. Urbani della variante al Prg che la nostra comunità attende da anni. Non ritengo utile – ha continuato Di Dio – entrare nel dettaglio dell’atto deliberativo dichiarando il proposito politico di non avallare più proposte che non siano totalmente integrate nel contesto generale dello sviluppo urbanistico, economico e sociale del nostro territorio. Basta con le varianti che in talune occasioni hanno trovato una qualche giustificazione per essere approvate da questo consiglio comunale. Magari allora non si vedevano i tempi di soluzione di questo iter durato tantissimi anni ed allora per dare sfogo alla fame di disoccupazione esistente specialmente nel settore dell’edilizia, si rendeva necessario intervenire con queste correzioni e regolamentazioni. In linea di principio sono contrario a far ricorso a quegli stratagemmi, ma calandoci al clima di allora posso ritenere giustificato trovare quella valvola di sfogo per incrementare l’occupazione e lo sviluppo turistico del nostro territorio”. A un certo punto si è registrato un certo sbandamento all’interno del Consiglio comunale e se ne è chiesta una sospensione per vederci chiaro su cosa si sarebbe dovuto decidere. Solo che dopo la so-spensione e la ripresa dei lavori, non si è raggiunto il numero legale e pertanto è stata sciolta la seduta per una nuova convocazione. Alla fine abbiamo posto qualche domanda al consigliere Pdci Ignazio Di Dio.
Di Dio, nel suo intervento ha puntualizzato la sua posizione all’interno della Commissione urbanistica. Qual era?
“Era quella di non entrare nel merito delle varianti, perché queste iniziative possono essere calate all’interno del prg che ci sarà consegnato a breve e quindi in un contesto organizzato. Su questo i componenti della Commissione si sono espressi in forma variegata. Tutti, pur con diversi distinguo, erano favorevoli alla discussione di varianti. Poi il fatto che la Commissione si sia espressa in maniera negativa, per questi atti, è solo perché è entrata nel merito degli stessi. Infatti si sono riscontrati degli elementi per i quali la Commissione stessa ha ritenuto di non accogliere queste richieste. Il mio distinguo riguarda solo quelle situazioni per cui si chiede la variante al piano regolatore generale come ampliamento di un insediamento produttivo già esistente. Allora in quel caso noi dobbiamo dare all’operatore economico la possibilità di sviluppare la propria imprenditoria visto che lui già opera in quel luogo”.
– Come si è espressa la Commissione in merito alla richiesta di variante opposta dalla società Oasis e con quali motivazioni?
«Si è espressa in maniera negativa rigettando la richiesta con queste motivazioni: la proposta di variante difetta della pubblicazione in virtù della legge regionale 79/78. Il suddetto passaggio è prodromico alla determinazione del Consiglio comunale in forza della legge 447/98. Inoltre tale variante deve essere accompagnata da uno schema di convenzione ovvero da un atto unilaterale d’obbligo che deve istituire le seguenti condizioni inderogabili: tempi di realizzazione del progetto…ecc.».


Autore : Nello Lombardo

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