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notizia del 25/01/2009 messa in rete alle 16:48:03
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Tre sedute consiliari senza costrutto
Saltata la seduta consiliare monotematica di giovedì 22 gennaio proposta dal gruppo consiliare del Pdl. Il tema in discussione doveva essere "Caltanissetta, l'ultima provincia". L'argomento, sbattuto in prima pagina su "Il Sole 24 Ore", nei giorni scorsi aveva suscitato un vespaio di polemiche e prese di posizione da parte dei partiti. Dopo l'appello sono risultati presenti solo quindici consiglieri. Molte defezioni sia dai banchi di centro sinistra che di centro destro. Per il gruppo consiliare proponente era presente solo il capogruppo Gaetano Trainito. Lucio Greco sin dal giorno in cui era stata annunciata in conferenza stampa la seduta monotematica, aveva fatto sapere che per motivi familiari sarebbe stato fuori sede e che quindi non avrebbe partecipato ai lavori consiliari. L'altro consigliere del Pdl Scuvera, anche lui fuori sede, si è attardato per via dell'inclemenza del tempo e solo per un pelo non è riuscito a partecipare alla seduta che da circa dieci minuti era stata dichiarata sciolta. In forza del regolamento non si è rinviato nè di un'ora, nè di 48 ore. Si andrà a nuova convocazione solo se il proponente rinnoverà esplicitamente la proposta di seduta monotematica. Scuvera ha annunciato subito che lo farà già da venerdì mattina a nome del gruppo Pdl.
Question time parte seconda: Zona franca urbana. Questo il tema che il consigliere Udc Enzo Cirignotta aveva chiesto di inserire all’ordine del giorno. Un invito all’Amministrazione Crocetta che perché illustrasse tempi e modalità di attuazione di questo strumento che potrebbe rivelarsi per la nostra città di fondamentale importanza per lo sviluppo dei quartieri ed aree urbane caratterizzate dal disagio sociale, economico ed occupazionale. Nella sua richiesta Cirignotta ha indicato nelle motivazioni che l’obiettivo dello sviluppo deve passare attraverso il coinvolgimento oltre che delle forze politiche anche con il consenso e l’apporto delle forze sociali ed economiche del territorio. A nome dell’Amministrazione nella seduta di mercoledì scorso ha parlato l’assessore Gaetano orlando illustrando il proprio punto di vista e gli aspetti salienti dello strumento Zfu specificando le aree dove l’Amministrazione ha perimetrato l’intervento. Per rendere il più trasparente possibile metodo e scelte di localizzazione Cirignotta ha raccomandato l’istituzione di un coordinamento. Numerosi gli interventi dei consiglieri che hanno chiesto i criteri attraverso cui alcuni quartieri sono stati inseriti nella perimetrazione ed altri no. Crignotta, a conclusione del suo intervento ha dichiarato che avrebbe ritirato la sua mozione se l’Amministrazione l’avesse fatta propria. Si sono registrati anche gli interventi di Collorà, Cassarà, Ventura, Cafà ed altri.
Doveva essere la seduta, la quarta secondo la scaletta che aveva predisposto il presidente del Consiglio Di Dio, in cui ciascun consigliere avrebbe dovuto dichiarare la sua incompatibilità o meno nel diritto di voto sul Piano regolatore generale. Si trattava della seduta del 19 gennaio, una di quelle fondamentali per giungere all’approvazione definitiva dello strumento urbanistico per eccellenza, atteso da oltre trent’anni. Invece, il colpo di scena. L’assemblea non riesce neppure a concludersi con un voto perché viene a mancare il numero legale. Un dibattito acceso ma corretto. La seduta ha inizio con qualche fibrillazione nei banchi della minoranza.
Ancor prima di dichiarare aperta la seduta, il consigliere Udc Cirignotta si prenota per commentare una nota che l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha fatto pervenire al presidente del Consiglio Di Dio nella tarda mattinata del 19 gennaio. Si trattava di una risposta ad un quesito che lo stesso presidente aveva richiesto riguardo all’approvazione del Prg. In sostanza, concordandolo sia nella conferenza dei capigruppo che discutendolo in aula consiliare, aveva chiesto all’assessore al Territorio se, in attesa dei documenti tecnici Vas (Valutazione ambientale strategica) e Rir (Rischi incidenti rilevanti), il Consiglio potesse discutere ed approvare il piano regolatore generale.
Grazio Trufolo ad un certo punto ha chiesto che si votasse sua proposta di “chiudere la discussione sul Prg in attesa dell’arrivo dei documenti mancanti”. Su questa proposta si sono dichiarati subito contrari i DeS.
Nel frattempo, per l’uscita dei consiglieri di opposizione, dei DeS e del Pdci, è venuto a mancare il numero legale. In aula erano rimasti solo nove consiglieri: Catania, Marchisciana, Ferrara, Biundo, Liardo, Ventura, Trufolo, Di Dio, Napolitano.
Autore : Nello Lombardo
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