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notizia del 11/03/2007 messa in rete alle 16:33:15
Prg, c’è l’ok del Genio Civile
Il piano regolatore generale è ormai cosa fatta. Lo annuncia il sindaco Crocetta in una conferenza stampa convocata mercoledì 7 marzo per le 12,30 in tempo appena utile perché le Tv locali possa mandare in onda la notizia bomba. Dare quest’appellativo alla notizia potrebbe apparire enfatico ed inappropriato, ma si tratta veramente di un fatto epocale se si pensa che dal 1968 non veniva redatto un piano regolatore per mettere ordine nella città. Ed in questo lasso di tempo si è compiuto uno scempio nel territorio. Siamo stati testimoni di un abusivismo selvaggio cui per comodità si è voluto attribuire il nome di abusivismo di necessità. Abbiamo anche assistito ad amministrazioni comunali di sinistra e centro sinistra fare la voce grossa per colpire l’abusivismo e minacciare le demolizioni delle case abusive, però nel contempo siamo stati anche spettatori di farse e tragedie. A memoria d’uomo si ricorda che qualche ruspa ha abbattuto qualche catapecchia, però si è riuscito, anche se lentamente, a portare avanti qualche piano di recupero nelle zone maggiormente toccate dall’abusivismo. Certo molte cose si sono sanate, interventi pubblici si sono avuti, molta edilizia scolastica ma ubicata nei posti meno indicati e poco recupero di aree. Ma ormai ciò che ci sta dietro è dinanzi agli occhi di tutti ed ora occorre andare avanti celermente perché finalmente Gela possa progredire e svilupparsi secondo gli schemi tracciati dal nuovo piano regolatore generale dove nel prossimo decennio potrebbero vedere luce tre grandi infrastrutture che non solo farebbero respirare la città, ma la collocherebbero tra le città metropolitane più importanti assieme a Palermo, Catania, Torino. Infatti, risorse permettendo, c’è il grande sogno dell’interramento della ferrovia realizzando una sorta di metropolitana, di un grande porto che ingloba in sé anche un porticciolo per navi da diporto e la circonvallazione a nord che dirotterebbe il traffico pesante da Via Venezia fino a ridosso a Castelluccio.
“Il porto, l’interramento della ferrovia e la circonvallazione nord – afferma Crocetta gesticolando mentre tiene tra le mani la carta topografica e indica la zona evidenziata con un pennarello – sono le tre macroscopiche infrastrutture previste dal piano e che segneranno la storia di questa città. Noi abbiamo dato gambe e corpo con la praticità che distingue questa amministrazione, a quelle che erano prima delle idee. Sarei felice se i consiglieri comunali, insieme a questa amministrazione in questa consiglia tura si volessero prendere il merito storico di avere contribuito ad un fatto importantissimo a questa città. Entro quest’anno automaticamente il PRG sarà approvato. Gela ha finalmente un Piano regolatore generale, veicolo di sviluppo, legalità , di bellezza, di ordine. Un atto di amore verso questa città, un sogno che diventa realtà”.
Non si tratta ormai più di utopie e lo ha sottolineato molto bene Crocetta, ma di direttive ben precise. E’ tutto previsto. Il PRG fino a qualche anno fa era considerato la cosiddetta Araba Fenice. Ne parlavano tutti. Lo stesso Crocetta lo ha presentato a professionisti, cittadini, tecnici, partiti, in conferenze stampa, ma non si riusciva ad arrivare mai all’ultimo atto che ne dichiarasse finalmente la fine e la consegna all’Amministrazione comunale per essere approvato prima dalla Giunta municipale e successivamente adottato dal Consiglio comunale. Purtroppo Crocetta ha dovuto fare spesso buon viso a cattivo gioco di fronte ai continui attacchi del centro destra che lo accusava di essere bugiardo e addirittura azzardava che questo prg non esistesse affatto. Si parlava di un ultimo intoppo per il quale Crocetta più di una volta ha lanciato saette e fulmini minacciando di passare alle denunce. Adesso il parere del genio civile è stato emesso ed un timbro rettangolare apposto sugli allegati lo testimonia inconfutabilmente.
Alla conferenza stampa di Crocetta c’erano tutti coloro che a vari livelli di responsabilità hanno seguito l’iter passo passo, sobbarcandosi ogni onere fino all’atto finale. Hanno dovuto sorbirsi boccate amare, viaggi, modifiche ed integrazioni di atti, ostacoli di vario genere, ma alla fine quel mercoledì erano lì, nell’Ufficio del sindaco a sorridere e a dire la loro. Oltre al sindaco c’erano l’assessore all’Urbanistica e vice sindaco Giuseppe Arancio, l’architetto Salvatore La Barbera, l’ingegnere Capizzello e l’ingegnere Nanni Costa.
“Abbiamo avuto qualche difficoltà al Genio civile, ma difficoltà anche per quanto riguarda l’adeguamento degli studi geologici – può ben dire l’assessore Arancio che ora pienamente soddisfatto – però finalmente il piano regolatore ha avuto il parere del genio civile. Adesso ci sarà l’altra tappa dell’istruttoria che spetta al nostro assessorato ed infine sarà inviato al Comune per l’approvazione definitiva. Sappiamo che questa è una grossa scommessa, però se dovessimo riuscirci, anche il Consiglio comunale si porterebbe il merito epocale. Sarà ricordato come il consiglio comunale che ha approvato un atto che inseguivamo da vent’anni. Adesso dovremo procedere all’istruttoria reinserendo tutto ciò che di nuovo è emerso in questo anno e mezzo di ritardi”.
L’architetto Urbani, redattore del Piano, dopo avere approfondito per quasi dieci anni gli studi del nostro territorio, si è reso conto che uno dei grossi problemi di Gela è che negli orari di punta la viabilità soffre tantissimo con il formarsi di ingorghi ed inquinamento.
Di qui la necessità di prevedere l’interramento della ferrovia che darebbe luogo ad una viabilità a quattro corsie che darebbero sfogo e slancio a questa città oppressa dal traffico veicolare cittadino.
“Dopo quindici anni questa amministrazione – esordisce il sindaco ad inizio di conferenza stampa – è in condizione di proporre al Consiglio comunale un atto che potrebbe incrementare immediatamente migliaia di posti di lavoro in città attraverso la realizzazione di abitazioni, di costruzione di opere pubbliche, di risanamento dei quartieri che sono cresciuti disordinatamente al di fuori del perimetro della città. Si mette fine all’abusivismo edilizio perché la gente potrà costruire finalmente in pace e con tranquillità senza studiare per mese e altre difficoltà. Si dà la possibilità ai cittadini di realizzare i propri sogni. Il sogno diventa realtà. Entro quest’anno dopo la consegna da parte del genio civile del piano regolatore che noi abbiamo istruito, sarà possibile dare il via da un’attività in crisi da decenni. Nel giro di pochi giorni approveremo l’atto in giunta. Da quel momento incomincia un percorso che non è più revocabile. Succederà che o il consiglio comunale lo approva prima della conclusione della sua consigliatura, oppure scaduti i termini sarà approvato dal Commissario. Quindi entro quest’anno Gela ha il piano regolatore, l’atto più fondamentale della storia di Gela. Finalmente ci sarà la possibilità di uno sviluppo. Questo sarà uno strumento che si accompagna alle tante opere pubbliche realizzate, alla politica di legalità, alla politica di risanamento ambientale del petrolchimico. E’ il più grande gesto di amore che la mia amministrazione abbia fatto ai cittadini, per dire che Gela deve diventare bella, ordinata e pulita”.
Autore : Nello Lombardo
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