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Corriere di Gela | Difficile vivere e anche morire a Gela
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notizia del 11/03/2007 messa in rete alle 16:31:57
Difficile vivere e anche morire a Gela

Con questo articolo, Giulio Cordaro sospende la sua rubrica settimanale per correttezza nei confronti del giornale e dei lettori, essendo lo stesso in procinto di candidarsi a sindaco alle prossime elezioni amministrative.

E’senz’altro difficile vivere a Gela, ma da qualche giorno è difficile anche morire, almeno per chi abita nel quartiere che fa capo alla parrocchia di San Francesco.
Tutto ha origine dalle misure di sicurezza in vigore da lunedì scorso in una vasta area che circonda il Municipio. Non è possibile sostare, ma neanche fermarsi un attimo, nell’intera Piazza San Francesco, in Via Cairoli (quasi fino alla Via Marconi) e nella Via Bresmes, nel tratto dal Corso Vittorio Emanuele al Viale Mediterraneo. Non posso certo contestare, me ne guarderei bene, un’ordinanza che proviene dalla Questura e che certamente ha alla base motivazioni ineccepibili. Tuttavia queste misure di “massima sicurezza” creano più di un problema. Ai residenti della zona, ai quali è stato dato un permesso di sosta per la Via Cairoli che in pratica è inutilizzabile. Ai commercianti della Via Bresmes, diventata come per magia una strada desertificata. E anche alla parrocchia di San Francesco, che in occasione di eventi religiosi (dalla Messa, ai funerali, ai matrimoni) vedrà vietato ai fedeli l’avvicinamento al Tempio di Cristo.
Mi è capitato di assistere all’arrivo di un corteo funebre a San Francesco: le auto che seguivano il feretro sono state allontanate, anche la motoape che trasportava i fiori ha dovuto cambiare aria, è rimasto parcheggiato davanti alla chiesa il solo carro funebre.
Se a ciò si aggiunge la frequentazione dei corridoi del Municipio da parte di poliziotti con pastore tedesco al seguito, l’opera è completata. Ma cosa cerca il cane lupo nei corridoi del Palazzo di Città? Forse gli impiegati comunali si “spinellano” nei bagni o sniffano cocaina per lavorare di più? Ma no, mi hanno spiegato che il cane lupo è addestrato alla ricerca di esplosivo, dinamite o tritolo che potrebbero essere nascosti in qualche anfratto del vasto fabbricato.
Sì, perché tutto questo fermento ha origine dalla eventualità di un attentato al Sindaco Crocetta. Che finora è stato già abbastanza blindato, quindi chi volesse farlo fuori potrebbe farlo soltanto con un’autobomba in puro stile iracheno.
Le solite malelingue che frequentano i bar ridono a crepapelle per questa che credono sia l’ennesima ridicola sceneggiata con protagonista il sindaco antimafia.
Io invece no, io non rido affatto. Perché se il Questore, o chi per lui, ha pensato di attuare questo piano di sicurezza non lo ha fatto certo per ripararsi le spalle (o la zona sottostante), ma perché ce n’era bisogno.
Però non posso fare a meno di pensare (che brutto vizio!). E penso: ma se qualcuno davvero volesse “liquidare” Crocetta, perché dovrebbe farlo di fronte al Municipio? Non gli verrebbe più comodo agire in altri luoghi, dove il Sindaco è più avvicinabile?
E penso ancora: perché non sono state fatte evacuare tutte le abitazioni di Via Bresmes e Piazza San Francesco, dalle cui finestre un cecchino potrebbe tranquillamente agire? Se non ricordo male, nel 1963 Lee Oswald (o chi per lui) uccise il Presidente Kennedy da trecento metri di distanza.
E poi, perché non liberiamo il povero Padre Iannì dall’angoscia del divieto di fermata? Chiudiamo la Chiesa di San Francesco e trasferiamo le funzioni religiose in un altro luogo, così magari facciamo anche i lavori di ristrutturazione e apriamo un altro dei cento cantieri fantasma che si vedono nelle campagne pubblicitarie di Crocetta.
Cambiamo decisamente argomento. Questa rubrica dal prossimo numero del Corriere di Gela non sarà più presente, per un paio di mesi. No, non ho litigato col Direttore che ancora sopporta le mie dissertazioni. Più semplicemente ritengo che, avendo deciso di candidarmi a Sindaco della nostra città, la correttezza e la deontologia professionale mi impongono di non dovere sfruttare per fini elettorali questa rubrica.
Riprenderemo a fine maggio, dunque. A meno che non decidiate che, invece che fare il giornalista, debba occuparmi a tempo pieno di Gela…


Autore : Giulio Cordaro

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I Vostri commenti
Leggo sempre gli articoli sul sito del corriere di Gela.... caro Cordaro è da una vita che non fai altro che scrivere sempre le stesse cose. Ormai lo sappiamo tutti che non vedi di buon occhio Crocetta... impegnati e scrivi qualcosa di buono per migliorare questa città. Tu candidato a sindaco??? Ma dove devi andare.... resta a fare il giornalista che è meglio! Scusami se sembrerò un po' brusco ma sto scrivendo nello stesso stile di come tu attacchi Crocetta nei tuoi articoli quindi non lamentarti. E cmq Saro non si tocca.... ha fatto più lui in 4 anni che i sindaci che si sono susseguiti dagli anni '80 ag oggi. Buona fortuna per la tua candidatura!!! Forza Saro, i giovani siamo tutti con te.

Autore: Valerio 
data: 11/03/2007
Valòerio dissento dalla tua affermazione che i giovani sono tutti con te, e non abitando vicino il municipio non vivo in prima persona la problematica del parcheggio, ma delle volte mi trovo a dovere recarmi in quei luoghi e confermo che e letteralmente

Autore: giovanni chiarelli
data: 12/03/2007
Caro Valerio, anch'io sono giovane ma non voterò Crocetta. Ti stupirò dicendoti che non solo sono giovane ma neanche mafioso!!! Crocetta ha fatto solo una cosa bella in 4 anni: il monumento della rotonda est di macchitella. Qualcuno dice essere l'ottava meraviglia del mondo, peccato che tutto attorno è sporco di piscio!

Autore: Gianni 
data: 12/03/2007
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