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notizia del 21/11/2004 messa in rete alle 16:25:34
Consiglio, seduta fiume sull’acqua
Era nell’aria che la seduta consiliare di mercoledì scorso sarebbe stata interlocutoria in qualche modo o che sarebbe saltata. C’erano degli argomenti all’ordine del giorno (approvazione del regolamento veterinario) che avrebbero richiesto la presenza sia di funzionari che degli assessori al ramo. Poi era strisciante un certo malcontento per via del fatto che ancora il conto consuntivo non era pervenuto presso l’Ufficio di presidenza e quindi il Presidente Federico ne era impossibilitato a inserirlo all’ordine del giorno. Più volte si era adoperato scrivendo al sindaco sulla necessità di doverlo discutere in aula visto che esistono delle scadenze (30 novembre) entro cui è necessario esitarlo. Ma non si può dire categoricamente che l’assise civica sia stata con le mani in mano ed infruttuosa, anche se si è chiusa con un rinvio a martedì prossimo. Era stato il consigliere Antonio La Folaga a rompere il ghiaccio in considerazione che gli argomenti da trattare non potevano essere affrontati per l’assenza degli assessori al ramo e per quella dei funzionari. La Folaga traendo spunto dall’incontro che si sarebbe dovuto tenere nell’Ufficio del sindaco per giovedì 18 novembre per affrontare il problema acqua in tutti i suoi aspetti (tecnici, giuridici, contrattuali) con la presenza di rappresentanti dell’Eas, ha chiesto per mozione d’ordine di discutere di questo argomento. Le motivazioni sono state ampiamente spiegate. Si è parlato a lungo in questi giorni, sia in televisione che sulla carta stampata di un presunto accordo che avrebbe consentito ai cittadini di non pagare l’eccedenza d’acqua a partire dal 2002 e sino al 2004. Abbiamo assistito anche alla presa di posizione del sindaco che fatto espressa richiesta all’Eas di estendere tale beneficio anche all’anno 2001 in quanto esiste ampia documentazione che comprova la non potabilità dell’acqua per quel periodo. Però – secondo quanto ha affermato il consigliere La Folaga – il cittadino non ha idee chiare e si chiede se quell’accordo sia stato sottoscritto o si tratta semplicemente di affermazioni unilaterali. Di qui la necessità di affrontare questo tema delicato e dare certezze ai cittadini magari con un comunicato che esca dall’aula consiliare e con cui il cittadino sappia come regolarsi sia sul pagamento delle bollette, sia sulla effettiva potabilità dell’acqua. Molto critico il capogruppo di Forza Italia Franco Giudice che ha punzecchiato il capo dell’amministrazione che, a suo dire con la sua diffida all’Eas a rinunciare all’eccedenza del 2001, ha creato una frittata. Come l’Eas avrebbe potuto mantenere i patti dopo che le richieste sono andate oltre?
C’è stata una discussione pacata effettuata in aula a microfoni spenti, dopodichè si è ripreso a lavorare ma solo per rinviare, come si è detto più sopra, per gli argomenti i discussione non potevano essere affrontati per l’assenza degli assessori al ramo e dei funzionari.
Appassionato ed incisivo l’intervento del consigliere della Margherita Davide Giordano.
“Mi fa molto piacere quanto ha affermato il consigliere Bonura – ha detto il rappresentante della Margherita e presidente della Commissione Acque – il quale ha coinvolto la commissione acque sottolineando l’importanza di una sua diretta partecipazione al tavolo d’incontro di giovedì 19 novembre. E’ ingeneroso affermare che la Commissione acque non ha fatto nulla riguardo al problema dell’acqua. Ci sono stati ben sette consiglieri che hanno offerto tutta la loro competenza ed impegno e che si sono prodigati per inviare al ministero dell’Ambiente i progetti della rete idrica e fognaria. Erano progetti che il Comune aveva nei propri cassetti e viste le scadenze immediate non aveva altro da fare che inviare ciò che possedeva. Doveva essere la Regione ad inviarli. Solo che all’ultimo momento ha fatto sapere che non ne avrebbe fatto. Quindi non si può addossare responsabilità alcuna all’amministrazione comunale”.
Il consigliere Angela Galioto di An ha affermato come sia avvilente tornare a parlare di acqua. Ha apprezzato l’intervento di Giordano. Riferendosi poi alla iniziativa tutta privata dell’associazione di avvocati e cittadini che hanno ottenuto una sentenza di condanna dell’Eas per plaudire ma anche per stigmatizzare la continua assenza o inerzia del pubblico in questo settore. “Questa rivalità tra associazione e Istituzione fa male. Il problema dell’acqua credo che vada affrontato anche dall’aspetto strutturale. Sarebbe necessario, per la propria quota iniziando a piccole tappe, provvedere al rifacimento della condotta destinando fette di finanziamento con avanzi di bilancio. Non sarà l’Eas a rifarci la condotta. Questa è una responsabilità del Comune che deve uscire con una sua precisa iniziativa. Infine sono del parere che si debba tutti partecipare a questo incontro presso l’Ufficio del sindaco. Occorre, infine, non diffondere certezze prima di averle ottenute”.
L’indipendente Rosario Italiano ha affermato che bisogna bandire le gelosie quando si ottengono dei risultati. Ha concluso soffermandosi sui risvolti dell’incontro. A suo giudizio se a conclusione della conferenza di servizi si fosse usciti con un nulla di fatto o non fosse stata raggiunta una soluzione congrua, sarebbe stato necessario adire le vie legali e limitatamente alla questione delle bollette, a suo giudizio sarebbe stato necessario rimettere tutto al Tar. Anche il socialista Santino Giocolano ha condiviso gli interventi di Galioto, La Folaga e Giordano. Si appella infine ad una unità di azione per risolvere questo annoso problema, uscendo infine con un documento da cui i cittadini possano sapere con chiarezza quale è la soluzione
Autore : Nello Lombardo
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