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notizia del 22/09/2012 messa in rete alle 16:21:54
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I «cani sciolti» dell’antipolitica
Salve sorprese degli ultimi giorni, i candidati alla Presidenza della Regione dovrebbero essere ben nove: oltre ai quattro della “politica tradizionale” (Musumeci, Crocetta, Miccichè e Fava), i “cani sciolti” dell’antipolitica (Ferro, Giacalone, Cancellieri, Sturzo e De Luca).
Antenna Sicilia, emittente tutt’altro che libera e corretta, ha però organizzato un primo incontro tra i candidati, invitando solo i quattro della politica tradizionale, i quattro legati ai partiti che hanno distrutto la Sicilia, il suo ambiente, la sua vivibilità e anche le sue casse. Altri tre candidati, non invitati, si sono presentati al dibattito. Cancellieri e Giacalone sono stati allontanati, mentre Mariano Ferro(nella foto), accompagnato da qualche decina di “forconi”, dopo una serie di tafferugli ha potuto partecipare alla trasmissione.
Secondo le menti “illuminate” dei responsabili di Antenna Sicilia, erano stati invitati solo quattro candidati perché così imponeva una delibera dell’Autorità per le Comunicazioni. Peccato che siano stati così ignoranti da non comprendere quella delibera, che si limitava a “garantire” i candidati appartenenti a gruppi parlamentari regionali o nazionali, ma non escludeva affatto la partecipazione degli altri, partecipazione che anzi, per chi pretende di spacciarsi per “giornalista”, avrebbe dovuto essere cercata e sollecitata a garanzia della correttezza professionale e della effettiva “par condicio” tra tutti i candidati.
Ma è evidente che anche da parte di “certa stampa”, che libera non è, è difficile svincolarsi dal sistema dei partiti: del resto, è probabile che nei confronti del prossimo Presidente, come sempre, quella stessa stampa si prostrerà per ottenere prebende sotto forma di iniziative pubblicitarie (naturalmente per promuovere la Sicilia e i suoi prodotti…).
E a proposito di iniziative pubblicitarie, il presunto Presidente Crocetta, rispondendo a una impertinente domanda del “Fatto quotidiano”, che non è certo un giornale di destra, sugli ottantamila euro pagati dall’ex sindaco coi soldi dei cittadini al signor Sergio Mariotti (in arte Klaus Davi), fa sapere che si è trattato di una campagna per promuovere la città di Gela ed aumentare le presenze turistiche. Il risultato però è stato che le presenze turistiche non sono aumentate, ma sono aumentate le “ospitate” di Crocetta sulla stampa e nelle televisioni nazionali. Ma tant’è, coi soldi pubblici si può fare ciò che si vuole, come dimostrano i casi di Lusi, Belsito e Fiorito, e altri casi che man mano spunteranno.
La campagna elettorale è già in pieno svolgimento, e già è arrivata la prima presunta lettera di minacce a Crocetta e Lumia, con il solito seguito di attestati di solidarietà dei portaborse gracchianti a tutto campo. Ragazzi, queste cose si potevano fare trenta o quaranta anni fa. Oggi non sono più di moda, neanche il più imbecille ci crede più. Pensate che una presunta lettera di minacce possa spostare qualche voto a favore degli ancor più presunti esponenti dell’antimafia di maniera? Siamo seri, smettiamola con le sceneggiate e cerchiamo invece di convincere i pochi elettori che andranno a votare con precisi e dettagliati programmi, spiegando quello che volete fare e soprattutto come lo volete fare. Non è più tempo di incantesimi.
Autore : Giulio Cordaro
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