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Corriere di Gela | Quante colpe, povero sindaco!
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notizia del 31/01/2006 messa in rete alle 16:16:01
Quante colpe, povero sindaco!

Leggo sul Corriere di Gela del 21 gennaio un articolo a firma di Giulio Cordaro. Vi si dice: “dal 2001 ad oggi la popolazione di Gela è diminuita, un motivo ci deve pur essere. Manca il lavoro, l’occupazione. Giovani e meno giovani vanno via. Da quasi tre anni attendiamo invano che l’amministrazione comunale prenda di petto il problema dell’occupazione.
Francamente non me l’aspettavo una simile dichiarazione che sembra del tutto preconcetta. E prima di tutto non mi convincono quei “tre anni” che Cordaro aspetta. Io aspetto da parecchie decine di anni e ricordo di essermene lamentato con l’on. Aldisio che mi aprì le braccia e mi disse sconsolato: “Ma che posso fare di più?”
Non si è mai sentito dire che i sindaci possano e debbano risolvere il gravissimo problema della disoccupazione. Possono alleviarlo, ma mai risolverlo. I giovani vanno via non solo da Gela, ma anche da tutte le città e da tutti i paesini della Sicilia e del disgraziato Sud, siano essi retti da amministrazioni di destra o di sinistra.
Dovremmo forse concludere che la colpa di questo stato di cose è da addebitarsi ai vari sindaci della Sicilia e dell’intero Mezzogiorno? Non mi pare.
Io, se devo essere sincero, mi aspettavo da Cordaro che rivolgesse i suoi strali e chiamasse in causa tutti i passati governi e principalmente il governo Berlusconi che in questi ultimi anni ha portato sul lastrico un pò tutti gli italiani e principalmente i meridionali. Colpa dell’euro, della concorrenza cinese, del rincaro del petrolio, dice lui. Ma come mai i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri sono diventati più poveri? E’ questo che deve chiedersi il caro Cordaro.
Crocetta certamente non può risolvere il problema della disoccupazione: non è suo compito, ne ne ha neppure le possibilità. Il sindaco, se è bravo e se trova ascolto e appoggi a Palermo e a Roma, può cercare di ottenere qualche stanziamento e far dirottare qualche miliardo a Gela. Ma lui è di sinistra, mentre a Palermo e a Roma domina la destra! E la disoccupazione continua come prima e peggio di prima, costringendo “giovani meno giovani” ad emigrare nel favorito nord, dove non esiste disoccupazione e dove i terroni non sono bene accetti. Si preferiscono gli extracomunitari perché si possono comprare con una manciata di soldi.
Qui a Gela al massimo si può discutere se i soldi stanziati sono stati spesi oculatamente e senza discriminazione. Si sentono in giro entusiastici apprezzamenti per le spese festaiole, mentre altri pretendono che siano destinate a bisogni più impellenti. Chi ha ragione? Io non sono in grado di dare un giudizio e volentieri me ne astengo.
Il pericolo più grosso, non solo a Gela, é che nelle assegnazioni di lavoro possano esserci discriminazioni a danno di chi non ha raccomandazioni da far valere. Spesso i sindaci non hanno effettive libertà di azione e sono soggetti ai ricatti di maggioranze eterogenee e di consiglieri che consigliano male pretendendo preferenze per parenti, amici, amici degli amici, e per eventuali sostenitori. Mi auguro che Crocetta sia in questo campo intransigente come lo é per la legalità e l’antimafia e dia queste rigide direttive ai suoi più intimi collaboratori.


Autore : Antonio Corsello

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