|
notizia del 18/09/2011 messa in rete alle 16:13:39
Consiglio comunale, finalmente tre sedute costruttive
Due sedute monotematiche ed una seduta ordinaria sono il bilancio dei lavori del consiglio comunale nell’arco di sei giorni. Venerdì 9 settembre si è discusso della questione del depuratore biologico e i riversamenti dei liquami da parte di Caltaqua sul fiume Gattano.
Lunedì 12 settembre il consiglio ha affrontato i Fondi Fas invitando tutti i parlamentari locali. Solo due hanno risposto all’invito: Speziale e Federico giunto agli sgoccioli della seduta. Infine seduta ordinaria martedì 13 con nove punti all’ordine del giorno, il più importante dei quali riguardava la definitiva localizzazione del mercato settimanale. Tema molto sentito dai cittadini che si chiedono quale sarà la sorte del mercatino settimanale. Troppi i problemi e le preoccupazioni che ha innescato. La classica patata bollente che nessuno riesce a prendere in mano per timore di scottarsi. Malcontento e impotenza si legge nei volti dei consiglieri comunali.
Martedì 13 settembre. “Ci stiamo comportando come se fossimo i padroni della città. I cittadini non vengono interpellati se gradiscono o meno che il mercato venga ubicato sotto Montelungo. Tante sono le lamentele, a partire dagli abitanti di Macchitella e a finire agli stessi ambulanti. Come si può pensare di ubicare il nercato in una zona dove c’è il depuratore biologico, il fiume Gattano con tutti i problemi connessi. Molti di noi, e siamo la quasi totalità, siamo pure contrari. Che si scelga un altro sito”. Questo lo sfogo di un consigliere comunale quando, dopo l’approvazione di sei punti all’ordine del giorno, si decide di rinviare di una settimana la seduta ordinaria di consiglio per giovedì 22 settembre.
Il pretesto è l’assenza giustificata del dirigente del settore urbanistica, nella considerazione che occorrono chiarimenti ed è necessario uno studio approfondito sulle varianti. E’ il capogruppo Arancio a proporre il rinvio in quanto “gli incartamenti sono arrivati poche ore prima ai consiglieri e sembrava corretto invece arrivare preparati per la trattazione del tema. Le varianti devono essere approvate secondo un interesse generale che rassicuri tutti i cittadini. E’ risaputo che l’iter di localizzazione del mercato è stato travagliato e farraginoso e pertanto la decisione finale deve mettere d’accordo cittadini e istituzioni”.
Purtroppo su questo scottante tema c’è ancora molta confusione e diversi modi di vedere il problema. Il ragionamento che si fa – ci viene spiegato – è questo: l’amministrazione ha effettuato un bando ed un privato cittadino ha risposto vincendolo. E’ giusto che si dia seguito all’iter e che si prenda la decisione definitiva. Due le ipotesi nel modo di procedere. C’è chi vorrebbe operare in variante, ma si deve sorbire le critiche di altri che gridano allo scandalo in quanto un terreno agricolo di valore zero, così operando verrebbe a rivalutarsi enormemente assieme agli altrui terreni limitrofi. Chi invece vorrebbe lasciare le cose come sono, pagando l’affitto al proprietario del terreno. Ma queste due stesse ipotesi non stanno né in cielo né in terra, perché esistono delle leggi nazionali e regionali che per motivi di ordine ambientale e paesistico fanno divieto assoluto di qualunque tipo di insediamento. E poi bisogna fare i conti con gli esposti che si accingono a fare gli ambientalisti, a partire da Lega ambiente, Archeoclub, ecc.
Di fronte a tutte queste difficoltà, il consiglio comunale, rinviando di una settimana la seduta, cerca di prendere tempo. Non è servito a nulla qualche ora prima dell’assise civica l’incontro dei consiglieri del centro sinistra con il sindaco per concordare quale dovesse essere la localizzazione definitiva del nuovo mercato settimanale. I lavori, pertanto, si esauriscono con il riconoscimento di interesse comunale di sei associazioni musicali (Coro Sourdise, Coro Gospel “Emmaus”, Gelika Folk, Complesso bandisco Verdi, Banda musicale Maria Stella del mare, Nova Ghelas). I ritardi dell’iter sono spiegati dal dirigente di settore Dott. Patrizia Zanone che, dietro le richieste di chiarimento del consigliere Terenziano Di Stefano, afferma che come settore hanno rispettato i termini anche se si è dovuti stare dietro a varie fasi.
“Per ora abbiamo ritenuto – ha continuato la Zanone – di raccogliere tutte le associazioni musicali che conosciamo bene, proponendole al vaglio del Consiglio per un riconoscimento di interesse comunale. Il 150° dell’unità d’Italia non si è ancora esaurito e può darsi che queste associazioni avranno qualche altra occasione per farsi conoscere a livello nazionale”.
Lunedì 12 settembre. Affrontato un solo tema: i fondi Fas. Presenti complessivamente 28 consiglieri, il sindaco Fasulo e l’assessore Casano. Tra i parlamentari invitati sono intervenuti solo gli onorevoli Speziale e Federico quasi in ultima battuta.
Quali strategie usare perché i finanziamenti giungano su Gela per ammodernare le nostre infrastrutture ormai inadeguate e critiche? Questo il succo del dibattito. Esito della seduta: i consiglieri hanno proposto l’istituzione di un tavolo tecnico con i parlamentari locali per lo studio di una strategia comune. Sono intervenuti i consiglieri Lo Nigro, Gallo, D’Assenza, Vella, Di Stefano, Giudice, Arancio, Pingo, Maganuco, il sindaco Fasulo, gli onorevoli Speziale e Federico.
La voce unanime è stata quella di auspicare un impegno comune e sinergico dei nostri parlamentari perché si incontrino per affrontare insieme i problemi della città e specialmente quello dei finanziamenti FAS. Che cosa sono i Fas? Il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), ossia è lo strumento di finanziamento istituito dal governo italiano per le aree sottoutilizzate del paese. Esso raccoglie risorse nazionali aggiuntive, da sommarsi a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali di cofinanziamento. Purtroppo la nostra essendo un’area sottoutilizzata, ha visto questi fondi col cannocchiale. La Provincia di Ragusa è riuscita ad avere finanziate tante strade.
“I colleghi consiglieri hanno mente corta – ha affermato Di Stefano molto critico – a novembre era stata approvata una mozione che sollevava queste questioni. I problemi non si risolvono delegandoli a qualche parlamentare. Dobbiamo essere anche noi ad impegnarci. Abbiamo parlato di porto, di strade, di infrastrutture. Abbiamo istituito un tavolo tecnico a Gela, ma cosa ne è venuto fuori? Nulla. Non siamo mai andati a protestare a Palermo per lo scippo che ci è stato fatto. L’impegno deve essere nostro e pertanto io propongo di passare ad azioni eclatanti per farci sentire, oltre al tavolo tecnico. Ringrazio Speziale per la sua presenza, ma anche lui ha bisogno del nostro sostegno per ottenere il minimo dei fondi Fas”.
Anche il sindaco ha detto che non si tratta di delegare nessuno, ma occorre la mobilitazione di tutti. Ha parlato anche dell’esigenza di un coordinamento della politica, uscendo dalla logica della colpa di uno o dell’altro. Ha ricordato quanto si era lavorato per la zona franca urbana, poi bocciata dalla Regione. “Bisogna alzare la voce – ha detto Fasulo – non parliamo di progetti perché i progetti ci sono. Dobbiamo mettere in campo solo la nostra forza”. Speziale ha esordito ricordando la finanziaria del governo Prodi che riconosceva una quota di accise agli enti locali sedi di presidi industriali per risanare quelle zone.
“Berlusconi – ha detto il parlamentare – ha cancellato quella norma con una spugna. Questa città finora non è riuscita ad elaborare una linea strategica di risanamento ambientale. Ma ci sono anche responsabilità di ritardi da parte del ministro Prestigiacomo”. Speziale ha lanciato diverse idee per incidere sul versante sanitario ma anche per abbassare i costi in agricoltura.
Un cenno alla legge delle royalties, che porta la sua firma. Ci sono anche i fondi per la formazione. Si tratta di risorse che possono tutte essere utilizzate. La sua ultima parola è che tutti ci si debba impegnare e se queste azioni si riveleranno insufficienti, allora sarà il caso di mobilitarsi per azioni più eclatanti.
Per ultimo è intervenuto l’on. Federico che ha passato in rassegna, documenti alla mano tutte i progetti posti in essere dai suoi uffici, tutti finanziati con i Pist e Pisu, realizzati e in corso di realizzazione. “Noi abbiamo portato progetti esecutivi e cantierabili – ha sostenuto con orgoglio – la circonvallazione è un altro progetto cantierabile, sul lungomare c’è un finanziamento di un milione e mezzo di euro per riqualificazione ambientale. Parte dal porto e arriva fino all’ospizio marino”. Annuncia infine che a partire dal prossimo mese la via Venezia sarà interdetta ai mezzi pesanti.
Una piccola incomprensione tra lui e il presidente del consiglio Fava, subito chiarita. Federico si era stupito come mai si era così in pochi. Ma Fava lo ha rassicurato che l’assise civica fino a poco prima che lui arrivasse ha sfiorato le 25 presenze. Il presidente della provincia ha subito controbattuto che non intendeva offendere nessuno, ma solo puntualizzare che una seduta mattutina avrebbe richiamato la partecipazione di molta gente. Infine Piero Lo Nigro ha invitato il presidente “a concordare la data del tavolo tecnico e in quella sede verificare le iniziative sinergiche per il territorio”.
Venerdì 9 settembre. Si era discusso delle indagini condotte dalla guardia con il coordinamento della procura della repubblica che aveva disposto il sequestro del depuratore. La società Caltaqua non si è presentata in Consiglio a differenza dell’Ato idrico rappresentato dall’avv. Nando Maurelli. Presente anche il dott. Buttiglieri, direttore dell’igiene pubblica dell’Asp2. Ad alzare il dito accusatore è stato il consigliere Vella che ha chiesto di sapere chi ha dato disposizione di versare i liquami sul Gattano. Lo Nigro si è appelllato all’Amministrazione perché faccia una seria ricognizione di tutte le concessioni edilizie rilasciate. Anche Gradito, facendo riferimento alla sua mozione, ha detto che ogni denuncia dei cittadini è stata vana e inascoltata. Maurelli ha citato tutti gli incontri effettuati con Caltaqua e delle iniziative amministrative adottate. Ha parlato anche dei 4 milioni di euro per l’ampliamento del depuratore di Macchitella.
Autore : Nello Lombardo
» Altri articoli di Nello Lombardo
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|