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notizia del 04/07/2006 messa in rete alle 00:21:30
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Crocetta mette in riga il centrosinistra. Nessuno si azzarda più a parlare di crisi
Quando ad un consigliere comunale chiedemmo alcuni giorni fa come stessero andando le trattative tra i partiti di centro sinistra col sindaco e come si stessero sviluppando i rapporti tra primo cittadino e centro destra, lapidario ci rispose: “Sta finendo tutto a tarallucci e vino”. Stentavamo a crederci. Ma quanto è successo in consiglio comunale giovedì 29 giugno, riconvocato per l’ennesima volta in via straordinaria ed urgente, con lo stesso punto all’ordine del giorno: “Crisi politico-amministrativa”, ci vien da pensare che finirà proprio a tarallucci e vino. Ormai il centro destra che aveva chiesto questa convocazione per porre sotto accusa il sindaco, è fiaccato e sicuramente si è reso conto di non avere i numeri per fare la voce grossa. Mezz’ora prima che iniziassero i lavori consiliari, i gruppi di centro destra si erano riuniti nella stanza adiacente l’ufficio di presidenza per discutere sulla strategia da adottare nel corso della seduta, ma di fatto stavano cercando un accordo al loro interno per avviare le procedure per una mozione di sfiducia al sindaco.
Ma sembra che abbiano fatto un buco nell’acqua. Avevano chiesto di fare slittare la seduta di un quarto d’ora mentre erano ancora in riunione, invece chiamato l’appello e accertato che non c’era il quorum per dare il via ai lavori, tutto è stato rinviato di un’ora. In secondo appello il numero legale era assicurato in quanto i presenti erano 19 (11 del centro destra e 8 del centro sinistra). Tra i banchi c’erano anche l’assessore allo sport Donegani e l’assessore alla solidarietà sociale Cafà, e tra il pubblico sedevano il segretario di Rifondazione Nicolò Di Stefano, il segretario dei ds Franco Liardo e qualche minuto prima aveva fatto capolino Roveccio di An.
Il presidente pro tempore dell’Assemblea civica Angela Galioto legge l’ordine del giorno e cede la parola al forzista Massimo Catalano il quale si rammarica dell’assenza del sindaco e per consentirne l’arrivo in aula, dal momento che è presente a Palazzo di città, chiede alla Galioto di procedere alla sospensione della seduta per 5 minuti. E’ probabile che sia stato mandato un emissario ad avvisare Crocetta ed infatti dopo circa una ventina di minuti il sindaco, con maglietta azzurra, arriva in aula con un viso sorridente, pronto ad af-frontare gli strali del centro destra che vuole la sua testa. Però, a differenza di altre volte, l’aria che tira è buona, tanto buona che di lì a poco tutti, sindaco compreso, sono costretti ad andare a casa per mancanza di numero legale. Con 11 consiglieri di centro destra e 4 del centro sinistra si è dovuta rinviare la seduta per l’indomani venerdì 30 giugno. Sguardi increduli di molti, volti corrugati per alcuni, visi sorridenti per altri ed a sentirli, nessuno crede che il giorno in cui gioca l’Italia ai campionati mondiali di calcio (la seduta è convocata per le 20,30 mentre la partita ha inizio alle 21) si riesca a raggiungere il numero legale. A questo punto è chiaro che Crocetta è riuscito nel suo intento, ossia fare pascere nel proprio brodo quei gruppi del centro destra che lo criticano al punto di volerlo crocifiggere con una mozione di sfiducia, ma anche quei pochi del centro sinistra che lo contestano apertamente e sotterraneamente.
In che chiave di lettura leggere questa che alcuni definiscono sceneggiata, se non una recita a soggetto dove tutto è stato concordato?
Allora dobbiamo credere ai tarallucci e vino? Penso proprio di sì. Tutto lascia pensare che ormai ogni accordo Crocetta lo ha trovato anche se ci sono degli irriducibili (che non possono dare alcun fastidio); gli assessori sono stati già decisi, gli aggiustamenti al bilancio sono stati già concordati, insomma la quadratura del cerchio Crocetta l’ha operata.
Poco prima che iniziassero i lavori abbiamo chiesto al diessino Antonio La Folaga come l’Unione si sarebbe comportata di fronte agli attacchi del centro destra e se i Ds avessero una strategia comune. “Intanto vogliamo vedere se il centro destra – ci ha risposto La Folaga – ha la capacità politica di presentarsi in aula proponendo quanto hanno annunciato e cioè la sfiducia al sindaco e lo stravolgimento del documento finanziario. La nostra posizione di Ds è chiara, avevamo sottoscritto un documento anche se qualcuno alla fine è venuto meno agli impegni assunti. Noi vogliamo privilegiare prima di ogni cosa l’unità del centro sinistra e con il centro sinistra vogliamo confrontarci. Sarebbe bene che qualcuno del centro sinistra anziché parlare fuori nei corridoi del Palazzo, venisse in aula consiliare per suscitare una discussione. Noi abbiamo detto a Crocetta che quel bilancio elaborato è il bilancio del sindaco e non dei consiglieri comunali. Dietro nostro invito egli sta preparando un maxiemendamento che noi attendiamo di verificare. Spero che tutte le forze del centro sinistra si dichiarino soddisfatti”. A seduta sciolta abbiamo raccolte le dichiarazioni del consigliere Massimo Catalano di Forza Italia e del vicepresidente del consiglio Angela Galioto di An.
Massimo Catalano. “In apertura di seduta volevo fare un excursus di questa crisi che inizio con le dichiarazioni del sindaco che voleva fare una giunta tutta sua e di alto profilo, offendendo gli attuali assessori. Dopo le elezioni regionali è esplose le discrasie del centro sinistra con l’uscita di nove assessori su dieci dalla giunta. Il problema è che postutto si risolve con un semplice mea culpa del sindaco che si incontra con i partiti del centro sinistra. Per incontrarsi col sindaco era necessaria questa sceneggiata che si trascina da quindici giorni? Se la crisi è stata risolta, vorremmo capire quale sia la rimodulazione del programma che il sindaco e la sua coalizione hanno fatto rispetto a tutte le inefficienze che i Ds e la Margherita hanno dichiarato durante il periodo di crisi. Quindi era una lotta per le poltrone e per chi avrebbe dovuto candidarsi sindaco per la prossima legislatura. Intanto la città vivrà un anno di agonia visto che il sindaco ha sempre le valigie pronte”.
Ad Angela Galioto (Alleanza nazionale) mentre facciamo notare che ci sono 5 assenti tra le fila del centro destra e ci risponde che molti sono impegnati fuori Gela, chiediamo di cosa hanno discusso durante la riunione del centro destra e se si è affrontato il problema della mozione di sfiducia al sindaco.
“Il centro destra sta pensando a costruire un percorso che trovi tutti d’accordo – ci risponde il vicepresidente del consiglio Angela Galioto – e credo che l’opportunità che ci viene offerta di dimostrare la nostra non condivisione rispetto alla gestione amministrativa attuale, possa essere formalizzata anche come una mozione di sfiducia al sindaco. Per quanto riguarda la mozione di sfiducia ci vuole una grande maggioranza, come vuole il legislatore, ossia il 65 % dei consiglieri. Credo che una sfiducia politica a questo sindaco sia raggiunta abbondantemente. Se si considera che i Ds hanno sfiduciato politicamente il sindaco e dichiarano apertamente che non lo ricandideranno per il prossimo mandato, tenuto conto della posizione dei comunisti italiani e credo anche di Primavera siciliana, credo che sia abbondantemente superata la percentuale del 65%”.
Autore : Nello Lombardo
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I Vostri commenti
CARO NELLO TI SCRIVO DA LEGNANO TRA QUALCHE GIORNO SARO A GELA IO SEGUO MOLTO LE TUE NOTIZIE CON GRANDE PIACERE X L.AMAREZZA CHE METTI NEI TUOI ARTICOLI ED DI QUELLO CHE VORRESTI X GELA IL BATTERTI XGELA TI FA ONRE IO CREDO CHE NON SI AVRA MAI LA GIOIA DI AVERE GELA COME PROVINCIA X NON PARLARE DI QUELLO CHE CI ASPETTA X DIRITTO IN UNA PRECEDENTE EMAIL TI AVEVO SCRITTO CHE I NOSTRI POLITICI SONO COME LA FAMOSA CANZONE DI ALBERTO LUPO E.MINA PAROLE PAROLE SOLTANTO PAROLE SONO SOLO BRAVI IN QUESTO SPERO CHE LE COSE CAMBIANO UN PO X IL FUTURO DI GELA X QUANTO MI RIGUARDA X IL FUTURO DEI MIEI FIGLI CREDO CHE SI COSTRUISCONO QUI IN LOMBARDIA IL PROPRIO FUTURO CON AFFETTO GASPARE P.S IN ATTESA DI UNA TUA RISPOSTA CORDIALI SALUTI
Autore: GASPARE GAGLIANO
data: 04/07/2006
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