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| notizia del 08/05/2005 messa in rete alle 15:55:53 Un regista, tante comparse Il titolo del film è “Lo sviluppo della provincia di Caltanissetta”. Si gira in tutti i Comuni della nostra disastrata provincia, da nord a sud, da Vallelunga a Gela. Le comparse ci sono in abbondanza: sono gli imprenditori in crisi, gli agricoltori messi in ginocchio dai prezzi bassi e dalle calamità naturali, gli artigiani ridotti al lumicino, i commercianti che non sanno più a chi vendere perché sono rimasti in pochi a comprare. E poi ancora i nostri giovani, i nostri figli, fratelli, nipoti; quelli che tornano a fare le valigie e a partire per il Nord, come negli anni cinquanta; quelli che continuano a lottare per potere avere un futuro nella loro terra; e quelli, anche loro, quelli che sono e restano disoccupati in attesa di qualcosa che neanche loro sanno cosa sia. Ma c’è da trovare il regista, ed è quello il problema. E allora si parla di una “cabina di regia” unica, proposta da un accordo stipulato da Assindustria e sindacati, accordo che ha tagliato fuori le altre categorie produttive. Le quali, per niente impressionate, si sono riunite alla Camera di Commercio per iniziare, insieme, un percorso di sviluppo unitario. Criticando, senza mezzi termini, il comportamento di Assindustria e sindacati che hanno disertato l’incontro. Ma il film va girato ad ogni costo, e non può essere il rifacimento di un film vecchio e già visto, nel quale si parla di sviluppo per non fare nulla. Facciamo finta che il Lungomare di Gela sia la Croisette di Cannes, e il Viale della Regione di Caltanissetta sia il Sunset Boulevard di Hollywood, ma troviamo, una volta per tutte, l’unità di tutte le categorie, industriali, artigiani, commercianti, agricoltori, cooperazione, perché solo insieme si può superare questo grave momento. E’ stato detto che i sindacati, da soli, non rappresentano nessuno, e non possono arrogarsi alcun diritto di decidere per gli altri. E’stata messa in risalto l’assenza dei politici, soprattutto dei sindaci di Gela e Caltanissetta, che ancorché impegnati, avrebbero potuto inviare almeno un assessore che li rappresentasse. Era assente l’Amministrazione provinciale, criticata per la sua inconcludenza anche da esponenti dell’area di sinistra. Commercio, artigianato, agricoltura e cooperazione rappresentano insieme la quasi totalità dell’economia provinciale. Sanno che, insieme, potranno obbligare la classe politica ad ascoltarli, sanno che insieme potranno tentare di rialzarsi, di programmare lo sviluppo, di dare una speranza ai nostri giovani. Sono gli sceneggiatori di questo film che va girato al più presto, trovando un regista valido ed attento, e chiamando a partecipare tutte, dico tutte, le categorie economiche che hanno interesse alle sorti dei nostri territori. Gli imprenditori sono stufi di attendere risposte che non arrivano, mentre l’economia è sempre più in dissesto, la viabilità è da terzo mondo, le infrastrutture mancano, gli sportelli unici non funzionano, le autorizzazioni all’esercizio di attività ritardano mesi e mesi. E’ ora che la classe politica e i sindacati lo capiscano una volta per tutte: la misura è colma e non c’è un minuto da perdere. Dunque si vada, tutti insieme, al ciak d’inizio di questo film. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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