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notizia del 24/11/2013 messa in rete alle 15:28:58
I «politici-doccia» e i salti della quaglia
Tutti i programmi di intrattenimento di ogni emittente televisiva, da RaiUno a Telecarrubbazza, da giorni si interrogano sul caso delle due ragazzine romane adolescenti che, precocemente, avevano capito il grande potere e le grandi opportunità che poteva loro derivare dall’utilizzo del proprio corpo a pagamento.
I mezzi di informazione le hanno definite “baby-squillo”, ma il termine più usato (e più nuovo) è stato quello di “ragazze doccia”, perché vendevano il proprio corpo con la stessa facilità e frequenza con cui normalmente ci si fa una doccia.
Devo dire che il termine mi è piaciuto, ma ho pensato che si potrebbe riversare anche in altri campi: potrebbero esserci i “sindacalisti doccia”, quelli che (ma per fortuna sono ormai pochi) si vendono per qualche favore personale alle spalle dei lavoratori. Ma soprattutto potrebbero esserci (e ce n’è in gran quantità) i “politici doccia”, quelli che con gran facilità fanno il “salto della quaglia” da un partito ad un altro o da una coalizione ad un'altra, e che non sono perseguibili, questo no, a livello penale, ma stranamente non rischiano granchè neanche a livello politico, perché il cittadino elettore ha una memoria particolarmente labile e dimentica facilmente.
E alla prossima occasione probabilmente tornerà a votare il politico-doccia anche in un altro partito o in un’altra coalizione: l’essenziale è che le nuove promesse siano credibili.
Lascio ai lettori la riflessione sui nomi di questi politici-doccia: può essere un buon esercizio mentale cercare di ricordare chi siano, sia a livello locale che regionale che nazionale, e magari scrivere i loro nomi su un foglio. L’importante è che questo foglio sia poi ben conservato fino alle prossime elezioni, per non rischiare vuoti di memoria e far sì una buona volta che i politici-doccia diventino politici-gabinetto: i due ambienti sono di solito vicini e il passo dall’uno all’altro è breve.
Cambiando argomento, è noto il mio giudizio assolutamente negativo sul Movimento 5 stelle, che reputo populista, antidemocratico, verticistico. Tra i seguaci del comico genovese, tuttavia, ci sono anche persone valide, capaci di pensare in modo autonomo e sinceramente convinte di poter lottare per una politica più pulita.
Mi è piaciuta molto la richiesta, avanzata all’Amministrazione comunale, di chiarimenti sui notevoli debiti fuori bilancio del Comune, debiti che gravano sulle tasche di tutti i cittadini.
L’incontro tra i grillini e il Sindaco non ha avuto risultati, ma la domanda, ancora senza risposta, rimane: chi ha causato questi debiti fuori bilancio?
E’ possibile sapere nomi e cognomi dei politici e dei funzionari che con la loro attività sono stati causa di questi maggiori esborsi? O dobbiamo continuare sempre a lasciare in bianco il quaderno delle responsabilità? La città attende risposte chiare e trasparenti, una volta per tutte!
Autore : Giulio Cordaro
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