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notizia del 10/12/2006 messa in rete alle 15:20:20
I tempi lunghi della politica
La politica ha tempi lunghi. Anzi, lunghissimi. Tempi che spesso vanno oltre ogni ragionevole limite di buon senso e che ai cittadini provocano disagi, difficoltà, talvolta danni. Nelle piccole e nelle grandi cose, la dilatazione dei tempi è sempre e comunque nemica dello sviluppo di una collettività.
Ho già accennato, qualche settimana fa, ai finanziamenti per il porto di Gela e alla pratica per l'aeroporto: due opere che potrebbero portare occupazione diretta e indotta e di cui si sa poco o niente dopo anni di proclami, mentre opere simili sono in fase di realizzazione nella vicina provincia di Ragusa (dove evidentemente hanno imparato ad accelerare i tempi).
Ma gli esempi possono essere numerosi. Il Piano regolatore generale sembra da anni in dirittura d'arrivo ma non vede la luce. La strada a “sbattimento veloce” tra Gela e Catania è ormai ridotta, in molti tratti, ad una trazzera, ma nonostante i numerosi e continui incidenti mortali e le manifestazioni di un paio d'anni addietro dei due presidenti di provincia di Caltanissetta e Catania, Collura e Lombardo, il manto stradale continua a dissolversi giorno dopo giorno.
Non dimentichiamo poi le numerose opere “annunciate” dall'amministrazione comunale, che dopo le roboanti conferenze stampa e i titoloni sui giornali passano nel dimenticatoio, senza lasciare tracce tangibili per i cittadini.
L'amministrazione comunale, tra l'altro, è specializzata nell'allungamento dei tempi. Mi riferisco ai tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi, inclusi gli stipendi di alcune categorie di lavoratori che al Comune fanno riferimento e che rischiano di trascorrere le festività natalizie col denaro prestato da parenti e amici.
Un pensiero doveroso va al consiglio comunale, che martedì scorso ha approvato, non senza difficoltà, la modifica al regolamento sulla sosta a pagamento. Sicuramente una delibera positiva, che va incontro ai cittadini, ma che attendeva da giugno di essere discussa.
Una città che ambisce allo sviluppo non può attendere i tempi lunghi della politica. Le lungaggini bloccano le aziende, i lavoratori, i cittadini tutti.
Qualunque sia l'amministrazione che reggerà il Comune nei prossimi cinque anni, dovrà necessariamente porsi il problema di accelerare i tempi della burocrazia e i tempi di realizzazione di opere e servizi, con forza e decisione. Se non sarà così, Gela sarà sempre superata da chi è capace di correre più svelto.
Autore : Giulio Cordaro
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