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notizia del 10/12/2006 messa in rete alle 15:19:22
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Centrodestra in fibrillazione
Il problema vero nel centrodestra è che esistono troppe fibrillazioni, divisioni e spaccature perché sono ancora fresche le ferite in casa di Forza Italia per le fughe registratesi, ma anche l'Udc soffre della perdita di uomini che sono confluiti nell'Mpa. Tutti dicono che il centrodestra sarà in grado di presentare un programma al più presto ed anche un candidato sostenuto da tutte le componenti. Sono soltanto affermazioni di prammatica perché ancora persiste il dilemma Tonino sì, Tonino no, ovvero: Tonino Gagliano. Se si dovesse utilizzare il metro della forza elettorale di un partito cui spetterebbe avanzare la candidatura di un proprio uomo, allora l'Mpa avrebbe tutte le carte in regola per avere riconosciuto il suo candidato. Ma chi? Federico o Gagliano?. E qui il dubbio è forte. Anche se Forza Italia non si opporrebbe ritenendolo un valido candidato, l'Udc che ha perso i cocci e si è visto voltare le spalle da Gagliano, non dice nulla ma certamente cova qualche piccolo rancore per una perdita così prestigiosa; e a quale prezzo politico sarebbe disposta a dire di sì ad una sua eventuale candidatura? Federico è un osso duro e nel mostrare le sue credenziali, ha dalla sua tre grosse affermazioni nelle recenti nazionali e regionali e alle amministrative. E' un grande serbatoio di voti e ciò significa che la gente lo sostiene sicuramente perché vede in lui delle qualità che non hanno tanti altri politici. Ma che fine ha fatto la candidatura del segretario provinciale di Forza Italia Giovanni Scaglione? Forse chi veramente l'appoggia è quell'Alessandro Pagano che è riuscito di recente a strappare poco più di 1500 voti alla nostra città alle regionali. E il resto del partito che fa? E l'ex deputato Giacomo Ventura non sembra per nulla orientato a caldeggiarne la candidatura. Per ora la rosa su cui dovranno confrontarsi i partiti del centro destra è tra questi nomi. Però una politica che pensi ai nomi e non ai progetti per la nostra città non è politica. Un discorso serio sarebbe quello di capovolgere la discussione: partire dai programmi ed individuare attraverso essi chi potrebbe essere l'uomo che naturalmente li potrebbe gestire. Noi ci auguriamo che sia questa l'impostazione perché una volta che una coalizione ha individuato gli obiettivi ed elaborato il proprio progetto politico, è automatico che trasparirà l'uomo giusto che lo possa portare avanti. In questa situazione di caos abbiamo ascoltato alcuni rappresentanti politici del centro destra. Abbiamo accertato che ancora c'è molta incertezza.
Pino Federico (Mpa-Nuova Sicilia) - “Io avevo dato la mia disponibilità a candidarmi, ma nel momento in cui vedo che c'è un attacco da parte di un gruppo di gente che non sono sicuramente politici, allora faccio un passo indietro. Io avevo dato la mia disponibilità ma non ero certamente il candidato. Allora adesso ritiro la mia disponibilità che è cosa diversa. Tutto ciò mi auguro che possa servire alla Casa delle libertà affinché ci riunisca e cerchino il candidato sindaco per battere la sinistra. Demolire Pino Federico demoliscono una parte importante del centro destra. Questo è uno stillicidio che non posso permettere perché ciò significa perdere matematicamente. Fare un passo indietro nella mia disponibilità se può servire che ben venga. E allora la casa delle libertà si muova per cercare il suo candidato”.
Angela Galioto (Alleanza nazionale) - “Si accusa la Casa delle libertà di essere nella totale confusione. Non è così. C'è una discussione che mi auguri si acceleri nel tempo per consentire alla città di avere un'alternativa politica nel più breve tempo possibile. Si sta attivando una serie di incontri per favorire questa scelta. An assieme a tutti gli altri partiti della Casa delle libertà è disponibile a discutere per trovare il miglior candidato possibile. Dobbiamo trovare un candidato unico che sia in grado di vincere e di governare”.
Rocco Celona (Mpa) - “Siamo dinanzi ad un cartello di partiti. Sarebbe opportuno che ci sia un programma valido che sia di alternativa a questo centro sinistra. Ovviamente individuare un candidato che sia espressione e sintesi di tutte queste cose. Nel centro destra vedo parecchie persone che hanno il requisito. I nomi sono quelli che circolano: Scaglione, Federico, Gagliano. Ma potremmo anche attingere dalla società civile”.
Massimo Catalano (Forza Italia) - “Nella casa della Libertà c'è in atto una discussione perché per fortuna ci sono tante grosse personalità che posso ricoprire il ruolo di candidato. Nel partito ci sono due nomi spendibili. Non si può decidere in quattro e quattr'otto nella quinta città della Sicilia il candidato a sindaco. In questo momento è bene parlarne nei luoghi opportuni perchè si rischia poi di andare a bruciare i nomi papabili. Per battere un avversario ostico come Crocetta è necessario che ci vuole una casa delle Libertà unita e per trovare l'unità bisogna farlo attraverso dei percorsi politici”.
Enzo Cirignotta (Udc) - “La scelta del candidato sindaco dipenderà dagli equilibri regionali perché non dobbiamo dimenticare che si voterà anche a Palermo. Nella spartizione dei Comuni, bisognerà vedere come a livello regionale e provinciale verranno assegnate le pedine e a quali partiti. L'Udc potrebbe non essere interessato al Comune di Gela. Se decideranno che qui a Gela la candidatura a Gela spetterà all'Udc, metteremo il nostro candidato. Dovranno essere i deputati della provincia ad avviare la discussione. Noi da Gela stiamo facendo da stimolo per iniziare una discussione”.
Autore : Nello Lombardo
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