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notizia del 04/05/2008 messa in rete alle 15:10:48
Consiglio, sulla Commissione Ambiente è scoppiata la pace tra Nastasi e D’Arma
Pace fatta in casa Pd. La polemica a distanza tra il vicepresidente del Consiglio comunale Dionisio Nastasi ed il capogruppo Pd Totò D’Arma è rientrata. Non sappiamo se si tratta solo di una breve tregua o di una bonaria ricomposizione scaturita dall’incontro dell’intero gruppo consiliare del Pd avvenuto martedì scorso presso la sede del partito (leggi segreteria politica dell’on. Speziale). Se Nastasi pretendeva la nomina a presidente della Commissione speciale Ambiente essendone lui il proponente, adesso può ritenersi soddisfatto dopo il chiarimento avvenuto in sede politica. Essendo vicepresidente del Consiglio vi fa parte di diritto a quella Commissione e può quindi sbizzarrirsi a fare tutte le proposte che vuole in tema di ambiente. Per la verità nel corso della seduta consiliare di marzo erano stati designati tre capigruppo di maggioranza (Paolo Cafà, D’Arma, Collorà) e due di minoranza (Cirignotta, Robilatte). Era rimasto fuori Lucio Greco (Pdl) pur avendo avuto un gran ruolo sul problema ambiente e acqua e persino Dionisio Nastasi, autore di una mozione molto ben articolata che non riuscì neppure ad essere votata per mancanza di numero legale. L’essere stato messo da parte, e in un certo senso osteggiato dal suo capogruppo, aveva suscitato grande irritazione in Nastasi.
“Sinceramente non riesco a capire – dice Nastasi – in base a quale criterio o in base a quale prassi non si arriva a votare il mio indirizzo politico. Quel che non riesco a capire nel momento in cui faccio delle proposte riguardanti l’ambiente , non solo non riescono ad emergere, ma scopro che c’è gente che si scopre ambientalista mentre non lo è stata per cinquant’anni. Di fronte al dilagare dei problemi legati alla salute avevo indicato una serie di proposte come l’installazione di pannelli elettronici per monitorare l’ambiente (in Piazza Umberto, nel centro storico, a Macchitella, nella via Venezia. Avevo persino chiesto al sindaco di intervenire con un’ordinanza per dirottare il traffico dalla Via Venezia alla strada provinciale che costeggia il Castelluccio. Ma non se n’è fatto niente. Le polveri sottili ptroveninenti dallo scarico delle macchine, hanno le loro colpe, ma il vero colpevole è l’industria. Sono veramente preoccupato perché ho l’impressione che ci siano dei poteri forti presenti anche in consiglio che bloccano tutte le buone iniziative. Poi essdere osteggiato dal mio stesso partito è il colmo”.
Lui che aveva fatto dei corsi post laurea proprio sull’ambiente, lui che aveva tutte le carte in regola per avere indicato soluzioni tecniche adeguate (monitoraggio, eliminazione del pet coke, ecc), lui, cui spetta (a suo dire) per consuetudine consolidata far parte di una commissione quando si è proponente. Né il chiarimento venuto da D’Arma contestualmente alla seduta, né le sue dimissioni dalla Commissione, respinte immediatamente dagli altri componenti, sono valse a tranquillizzare il vice presidente del Consiglio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la bocciatura in aula dell’ampliamento della Commissione Ambiente, nonostante in conferenza dei capigruppo fosse stato stabilito di portarla da cinque a sette membri. Da quel momento iniziano le polemiche a distanza. Sono volate parole grosse da parte di Nastasi nei confronti del capogruppo consiliare D’Arma, ma anche nei confronti del Pd dove purtroppo esistono contrasti che difficilmente potranno trovare una soluzione. Se Nastasi spara ad alzo zero, D’arma gli risponde chiedendogli rispetto verso il partito e le persone.
Tra i due continua la polemica con la cassa di risonanza dei giornali e che qui non staremo a riprendere. L’importante è che il motivo del contendere sembra essere venuto meno con buona pace per tutti. Top secret il contenuto della riunione. Non si è sbottonato nessuno dei partecipanti, neppure il segretario Franco Liardo. Incontriamo il capogruppo D’Arma seguito a ruota dal vicepresidente del Consiglio Dionisio Nastasi col quale ci eravamo già incontrati nel primo pomeriggio. Qualche chiarimento D’Arma ce lo dà e quando gli chiediamo se è prassi che quando un consigliere propone l’istituzione di una commissione, ne divenga presidente o comunque ve ne faccia parte, ci risponde che non è così. Ci racconta che si era subito dimesso dalla Commissione e che noi giornalisti siamo troppo avidi di notizie e che spesso le deformiamo ed amplifichiamo a nostro piacere solo per far vendere giornali.
Ci accorgiamo che Totò D’Arma non vuol sentire parlare più di polemiche anche perché’ ormai è tutto chiarito e che Dioniso Nastasi potrà far parte a pieno diritto della Commissione Ambiente e fare tutte le proposte che vuole. Con gran pompa ci anticipa anche di una decisione scaturita durante la riunione. A Gela sarà realizzato un grosso convegno nazionale sulla sanità. Si troveranno in quel contesto le soluzioni.
“Visto che siamo giunti al punto di saturazione dell’inquinamento – afferma D’Arma – cosa si dovrà fare? Dico provocatoriamente: dovremo evacuare tutti da questa città? O si dovrà trovare il modo di disinquinare?. La risposta non la potremo trovare noi, ma dovrà provenire da uno studio serio e da un dibattito che emergerà da un’assise a carattere mondiale e che si farà a Gela. Non è con gli espedienti di bloccare lo stabilimento che si risolve il problema dell’inquinamento o col dirottare il traffico da Via Venezia alla strada che costeggia il Castelluccio. Noi vogliamo sapere cosa fare subito”.
Chiediamo a Nastasi se è convinto di quanto affermato da D’Arma e se debba essere questa la strada da seguire. Ci dice sì col cenno del capo. Gli sviluppi nei prossimi giorni.
Autore : Nello Lombardo
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