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notizia del 20/02/2005 messa in rete alle 14:39:33
Le mutande d’accaio
I più giovani non possono saperlo, ma la Gela degli anni ’70 era un grande fermento musicale: numerosi complessi si esibivano in città ed alcuni erano richiesti per concerti su tutto il territorio regionale.
Alla Sala Multiuso di Macchitella, il Dopolavoro del petrolchimico organizzava ogni anno il “Festival delle voci nuove”, nel quale si esibivano i giovani talenti canori della zona, ed il tutto veniva vissuto con grande serenità e spirito goliardico.
Tra gli artisti gelesi di quel periodo, oltre ai gruppi che seguivano l’avanguardia musicale, c’era Ciuzzo Perna, figura simpatica e particolare. Di mestiere faceva l’ambulante, ma il suo amore era la chitarra, con la quale amava suonare canzoni che lui stesso componeva. Canzoni il più delle volte ironiche e divertenti, come quella che impazzò per alcuni anni a Gela, dal titolo “Le mutande fiorate”.
A distanza di trent’anni, torniamo a parlare di mutande. Ma non di quelle fiorate di Ciuzzo Perna, bensì di quelle d’acciaio che qualcuno dovrebbe regalare a Rosario Crocetta dopo che il Cga ha stabilito che resterà Sindaco di Gela fino al 2007.
Si avvicinano infatti le notti dei lunghi coltelli all’interno del centrosinistra, in cui alcuni esponenti di rilievo, anche se a mezza voce, hanno accolto la sentenza del Cga come una vera e propria iattura. Crocetta per altri due anni e mezzo? Mamma mia!
Nei prossimi giorni i partiti “alleati” di Crocetta presenteranno il conto: chi vuole rimpasti assessoriali, chi vuole azzerare la Giunta e ripartire da zero, chi aspira ad un assessorato che non ha, chi pretende un assessorato in più, chi vuole più visibilità, chi aspira alla vicesindacatura, e chi più ne ha più ne metta. E’ prevedibile una lunga serie di riunioni, diurne e notturne, della coalizione che appoggia Crocetta, per tentare di dipanare la matassa.
Il centrodestra accusa il colpo, anche se moralmente Scaglione è ancora sindaco: oltre lo stretto, infatti, il nome del candidato scritto a matita è rafforzativo del voto, mentre in Sicilia ne provoca l’annullamento. E poi qualcuno dice che non sfruttiamo l’autonomia regionale…
Crocetta potrà temere una mozione di sfiducia? Non credo, anche perché il centrodestra a Gela è disunito tanto quanto il centrosinistra e comunque, parecchi suoi esponenti si sono “adagiati” e non hanno alcun interesse ad una nuova consultazione amministrativa.
Crocetta potrà quindi, se indosserà le mutande d’acciaio, governare ancora a lungo. Ma, eliminata la spada di Damocle del Cga, dovrà velocemente attuare i punti del suo programma non ancora realizzati, punti che in effetti sono la maggior parte del programma. Dovrà recuperare nei prossimi due anni il tempo perso finora, tenendo a bada gli alleati e dando finalmente risposte chiare e serie sui problemi dell’economia locale e dell’occupazione. Altrimenti, tra qualche mese, neanche un’intera armatura potrà salvarlo dalle bordate dei suoi “amici” e dei suoi oppositori.
Autore : Giulio Cordaro
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