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notizia del 20/02/2005 messa in rete alle 14:36:36
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Per il Cga il sindaco è Crocetta
E’ stato il grande giorno giovedì 17 febbraio. Forse molto più importante di quello del marzo 2003 quando il Tar lo riconobbe come legittimo sindaco di Gela. Questa volta dopo nove mesi di fibrillazione politica il Consiglio di Giustizia Amministrativa cui lo spodestato sindaco Scaglione si era rivolto ricorrendo contro il Tar siciliano, ha dato ragione a Rosario Crocetta.
“Il Consiglio – é scritto nella sentenza del Cga – conferma il proprio orientamento mai peraltro smentito e già ribadito con precisione nel 9 gennaio del 1998, nel senso della nullità del voto espresso laddove l’elettore riscriva nuovamente di proprio pugno il nome del candidato già stampato. L’impossibilità di ritenere il cosiddetto voto rafforzato che sarebbe forse più chiaro ed evidente definire voto segnalato, ha trovato invero ulteriore conferma nell’odierna camera di consiglio tanto per la presente che per altre analoghe decisioni”.
L’esponente del Pdci ricorse immediatamente contestando la regolarità dello scrutinio e rivolgendosi al Tribunale amministrativo regionale che dispose il controllo delle schede elettorali in 63 sezioni. Crocetta aveva chiesto l’annullamento di più di 500 voti assegnati a Scaglione in violazione della legge elettorale che considera nulle le schede ove venga riportato per iscritto il nome e/o il cognome del candidato a sindaco. In effetti sulle schede votate era stato scritto il nome e cognome di Giovanni Scaglione. Per la legge quella scritta andava interpretata come segno di identificazione dell’elettore. Ma tornando alla giornata di giovedì 17 febbraio, si è visto un sindaco rinfrancato, sorridente e con le mani tese verso i suoi cittadini che ha voluto invitare in aula consiliare assieme a tutte le autorità per dire che governerà la città con l’aiuto di tutti e che sarà il sindaco di tutti.
“La vera grandezza degli uomini – ha detto Crocetta – sta nel fatto che quando si perde si ha il coraggio di alzarsi e di subire la sconfitta con dignità. E quando si vince si abbia la capacità di assaporare il piacere della vittoria con grande dignità ed umiltà. Io sono stato eletto da un popolo democratico a cui devo la mia elezione e la mia riconoscenza. A questo popolo io intendo dire grazie ed a questo popolo io devo rendere conto in ogni mia azione. Io credo che la politica si debba liberare di tanti pregiudizi. Si può lavorare insieme al di là della maggioranza e del governo, nell’opposizione. E la maggioranza che governa la città ha il dovere di tenere conto delle proposte dell’opposizione, di rispettarla e valorizzarla. L’op-posizione ha il dovere di riconoscere gli organismi democratici cui la legge attribuisce i poteri. Noi abbiamo questo dovere reciproco di rispetto perché senza di esso non c’è libertà, pace e democrazia. Il mio è un messaggio di pace, affinché la nostra città possa riprendere la pace. Abbiamo dinanzi ancora due anni. Abbiamo iniziato un grande lavoro. Può darsi che in questi quattro anni potremo raggiungere la maturità di una politica che si rispetta, in cui non si fa carriera, che dia finalmente il piacere ai gelesi di amare questa cit-tà, il piacere di dovere dire: siamo orgogliosi di essere gelesi. Io ho una sola cosa nel cuore, cioè Gela e i gelesi, gente bellissima. Gela che anche nella povertà più incredibile è riuscita ad essere una grande città”.
Tripudio in un’aula gremita di gente all’inverosimile. Fortissima la presenza di associazioni di volontariato, protezione civile, disabili e semplici cittadini. Presso il bancone della presidenza c’erano gli assessori, tutti i funzionari del comune ed i dirigenti comunali, il presidente del consiglio comunale Federico, il presidente della Provincia Filippo Collura, consiglieri comunali, sindacalisti. Cro-cetta ha parlato per circa venti minuti tra i flash dei fotografi-giornalisti e i riflettori delle telecamere. Una grande ovazione a conclusione del suo intervento ed quindi spumante per tutti.
– Sindaco, a conclusione del suo discorso ha chiesto alla gente di collaborare con l’amministrazione. Cosa ha inteso dire con queste parole?
“La collaborazione che chiedo è sul piano delle idee e dei programmi. Non possiamo pensare che la politica possa essere così manichea da ritenere che la ragione sia tutta da una parte. Bisogna mettere in campo delle cose tenendo conto della necessità di questa città di cambiare e di realizzare progetti di trasformazione. Le grandi intese, le grandi questioni, facendo in modo di collaborare perché credo che la politica possa e debba avere questo ruolo”
– Ci sono sempre degli ostacoli nel seguire un percorso.
“Io sono ottimista. Penso che alla fine quasi tutti siamo interessati a portare avanti delle cose. Non credo affatto che bisogna bagnarsi prima che piova. Sono convinto che ci sarà una grande collaborazione, certo ognuno è libero di fare le scelte che ritiene più opportune
– Quali sono i progetti per la città sui quali punti fortemente?
“Il progetto più importante è quello di restituire la libertà ai cittadini, perché siano proprio loro i veri protagonisti del Rinascimento”.
– Che dire ai giovani che sono costretti a deviare?
“Lo ribadisco. A loro dico di cambiare vitae l’Amministrazione sarà loro vicina in questo progetto di cambiamento. La vita è una sola e va vissuta bene con l’affermazione dei diritti e dei doveri”.
– Da quanto tempo conserva la bottiglia di spumante? >
“Io non l’ho conservata. Onestamente c’è un mio amico che quando ho inviato il ricorso, ha conservato questa bottiglia per due anni. Quando ho vinto al Tar non l’ha voluta aprire, ora invece con la sentenza del Cga ha pensato di stapparla e festeggiare tutti insieme”.
– Stanotte ha dormito bene?
“Ho dormito benissimo. Dopo tre anni ho dormito veramente bene”.
– Sono stati molti i politici che lo hanno chiamato al cellulare per congratularsi?
“Molti, molti”.
Per l’opposizione, questo il commento dell’ing. Franco Giudice capogruppo di Forza Italia.
“Forza Italia prende atto di questa sentenza. Non la discutiamo. La si accetta perché gli organi preposti di primo e secondo grado hanno deciso così. La sentenza sortisce la legittimazione di Crocetta il quale tolta questa situazione che lasciava dei dubbi. Da oggi questa certezza c’è. Noi di centro destra continueremo a comportarci così come ci siamo comportati. In Consiglio comunale abbiamo tenuto sempre noi un consistente numero di consiglieri comunali. Mi sento di dire e di fare un appello al sindaco perché crei un clima meno avvelenato. Un clima di clima di collaborazione che significhi rispetto per le opposizioni. Il consiglio comunale va rispettato rispondendo alle interrogazioni, dando seguito agli indirizzi votati e una presenza in consiglio per aprire un dibattito da cui ognuno svolga il proprio ruolo nel rispetto della propria coscienza ed alla fine ciascuno sia libero di dare il proprio voto sempre per il bene della nostra città”.
Autore : Nello Lombardo
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