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| notizia del 16/10/2006 messa in rete alle 14:33:41 Buone iniziative, sospette procedure La notte bianca della lettura, che si svolgerà a Gela tra il 14 ed il 15 ottobre, è un “progetto educativo”. Nella relazione, il consulente del sindaco Vincenzo Salsetta, probabilmente più avvezzo a forme di espressione artistica che a pratiche amministrative, spiega lodevolmente che la promozione della lettura serve a combattere l’imbarbarimento, la perdita del rispetto della persona umana e del senso di autodeterminazione. Parole e concetti bellissimi. Peccato che la “notte bianca” nasca col peccato originale di un pasticcio amministrativo che non ha eguali nella cronaca delle trasparenti furberie dell’amministrazione gelese della legalità. Percorriamo insieme la vicenda. La delibera dell’evento “educativo” viene approvata dalla giunta comunale il 3 ottobre. Il 5 ottobre, nel pomeriggio, vengono affissi i manifesti. Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato per le ore 10 di lunedì 9 ottobre. Tempi strettissimi per chi abbia la voglia di partecipare, ma giustificabili con l’esigenza che l’evento si debba svolgere per forza il 14 ottobre, in contemporanea con altre città italiane. Dunque, volendo partecipare alla gara, occorreva trovare, in soli tre giorni, almeno tre attori “di comprovata fama nazionale” per la lettura di testi poetici, oltre ad un ospite d’onore (e qui il progettista si permette di proporre il poeta Edoardo Sanguineti). Poi occorreva trovare cinque poeti locali e cinque regionali (ma c’è un albo apposito?) da pagare “non meno di 150 Euro ciascuno”, allestire uno stand con libri di autori locali, trovare la collaborazione della Biblioteca comunale, delle biblioteche scolastiche, degli editori locali e dei librai, coinvolgere i produttori di vino, i ristoranti cittadini, gli alunni dell’Istituto alberghiero, organizzare il servizio d’ordine ed altre particolarità organizzative. Ma il progetto raggiunge l’apice nelle sezioni dedicate a musica e danza, dove vengono previsti gli spettacoli da proporre, con relativa comunicazione dei prezzi e degli agenti di riferimento. E’ naturale, quindi, che chiunque abbia tentato di contattare le compagnie inserite nel progetto, si sia sentito rispondere che erano già impegnate per quella data. Con chi? Ma sicuramente con chi ha telefonato loro per primo. Lasciando quindi nell’impossibilità di presentare un valido progetto chi non è stato abbastanza veloce. Da qui, il legittimo sospetto che la gara per la realizzazione del progetto sia stata solo il classico specchietto per le allodole, e la ditta che poi s’è aggiudicata abbia avuto qualche giorno di vantaggio per “bloccare” le compagnie musicali e di danza ed organizzare il resto. Naturalmente a sospettare sono le solite malelingue: quelle che, col cervello duro come il granito, ancora non riescono a capire che tutte le gare deliberate dall’amministrazione comunale sono improntate alle esigenze di legalità e trasparenza. Del resto – come ha dichiarato il Sindaco – l’amministrazione avrebbe anche potuto affidare direttamente l’organizzazione dell’evento “educativo”, ma ha preferito, bontà sua, dare a tutti (?) la possibilità di concorrere. E poi, riflettiamo: al Comune di Gela si fanno le gare d’appalto anche per l’acquisto degli sciacquoni per i gabinetti, anche per importi di qualche centinaio di euro, sempre per garantire la legalità e la trasparenza. Come si può pensare che la gara per la “notte bianca” sia stata fatta dando a qualcuno qualche giorno d’anticipo sugli altri? Comunque sia, sabato notte andremo tutti ad inebriarci di poesia, musica e danza, e questo è in ogni caso positivo. Andremo anche a degustare i piatti tipici locali, se riusciremo a trovare posto. Infatti il progetto prevede soltanto cinquecento pasti. Gli altri provvederanno coi panini di “spasciamaronne”. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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