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Corriere di Gela | Perchè io non voterò
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notizia del 29/03/2008 messa in rete alle 14:08:58
Perchè io non voterò

Il voto è un diritto-dovere di ogni cittadino democratico. Ma io sto meditando di non andare votare il 13-14 aprile. Perché? La cosa che mi indispettisce di questa campagna elettorale è la scelta dei candidati.
Ogni giorno leggo, o ascolto alla tv i leader di partito che annunciano senza pudore quali saranno i deputati sicuramente eletti nella loro “cordata”. Con imperturbabile sicurezza essi promettono seggi “sicuri” ai loro alleati: cinque a questo, quattro a quello e così via. Altrettanto fanno con amici fedeli, cortigiani e parenti. Ma che maniera di mercanteggiare è questa? A scegliere i propri candidati non dovrebbe essere il cosiddetto “popolo sovrano”?
Mi sembra – con questa vecchia e malandata legge elettorale – di essere preso in giro. La politica non è una cosa seria, ma è diventato un vero mercato, un nepotismo. Altro motivo è che si parla di risparmio delle spese della politica messe sotto accusa. Ma a me sembra un “mangia-mangia” , in un momento in cui la situazione economica in Italia appare sempre più difficile e milioni di famiglie sono davvero in grave difficoltà finanziaria.
Pare inconcepibile il fatto che si continuino a stanziare cifre elevate per gli stipendi degli onorevoli, per i portaborse, i consulenti e concedere numerosi privilegi ai parlamentari e intanto fanno a gara per deplorare l’esistenza di enti pletorici e suggeriscono tagli alle spese, invocando una svolta virtuosa. Oggi nei comizi tanti oratori politici promettono, fra le altre cose, di fare abbassare il numero dei parlamentari che sono tanti, rispetto alle altre nazioni europee e percepiscono uno stipendio più alto dei deputati di altre nazioni. Dobbiamo crederci?
E’ da tempo che dicono la stessa solfa e la gente ci ride sopra, anche perché i candidati sono quasi tutti gli stessi con le medesime vecchie idee.
Ciò non giova all’immagine di un Paese che ha dimostrato fin ora di pensare più ai suoi governanti che ai suoi cittadini. Tanta gente non andrà a votare. Anch’io sto meditando di non votare.


Autore : Gino Alabiso

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I Vostri commenti
PERCHÉ IO VOTERÓ Il Governo Prodi è stato mandato a casa perché uno schieramento ben definito ha voluto subito le elezioni con la vigente legge elettorale. La coalizione che sosteneva Prodi ha fatto di tutto per impedire che gli italiani ancora una volta andassero a votare con una legge incerta che in qualche modo fa venire in mente il modo in cui venivano eletti i parlamentari nell’Unione Sovietica. Non bisogna neanche dimenticare che questa legge è stata definita una ‘porcata’ dalla stessa coalizione che l’ha votata. Trovandosi nella necessità di presentarsi con questa legge elettorale tutti i partiti, anche coloro che questa legge elettorale l’hanno subita, non hanno avuto altra scelta se non quella di adeguarsi alla necessità del momento. Se è pur vero che la politica italiana sta vivendo il momento più basso dal dopoguerra, c’è una parte consistente degli italiani che è stufa e non ce la fa più. Bisogna fare in modo tale che coloro che questo cambiamento lo vogliono debbono essere aiutati. Non si può premiare la coalizione che tutto sommato ci ha imposto questa legge truffa, e non andando a votare oggettivamente aiuta coloro che tutto sommato in questo apparente caos si sono creati immense fortune. Roberto Fasciana Burnaby, Canada

Autore: Roberto Fasciana
data: 29/03/2008
... caro Roberto non dimenticare anche che Prodi e i suoi amici hanno avuto due anni e mezzo di tempo per cambiare la legge elettorale!!! o no ??? Valentina, verona

Autore: Valentina Ferrero
data: 31/03/2008
Valentina, il tuo è un tranello che solo gli sprovveduti o quelli per partito preso possono difendere. La 'porcata' è nata proprio perché l'allora maggioranza (e che maggioranza!) non poté fregarsene di più dell'opposizione, e nacque, appunto, la 'porcata'. La legge elettorale è una legge assai seria e per essere approvata ha bisogno della più ampia maggioranza parlamentare possibile. Le persone serie lo sanno, e sanno anche che approvando leggi elettorali a maggioranze risicate si fanno soltanto gli intererssi di quartiere. In Canada è da parecchio tempo (anni) che si parla di quale possa essere il migliore sistema elettorale che rifletta le reali aspirazioni di tutta la comunità federale, cercando di bilanciare la forte tradizione anglosassone della governabilità con una più adeguata e capillare rappresentazione delle forze politiche in parlamento. In discussione vi sono alcuni modelli che su base provinciale (in Italia possono essere paragonate alle regioni) stanno incominciando ad essere valutati (di cui qui in British Columbia s'è anche fatto un referendum che per passare richiedeva che votasse a favore almeno il 60% degli elettori) e se ne sta studiando l'attuazione. In realtà questa spinta è nata dal basso (comitato promotore) e i politici, interpretando l'aspirazione dei cittadini, l'hanno fatta propria, cercando di creare la massima intesa sia a destra che a sinistra. Questo per dimostrarti che la politica quando è responsabile fa le cose con la testa e non solo per la propria sete di potere.

Autore: Roberto Fasciana
data: 31/03/2008
Per la prima volta da quando ho compiuto i 18 non andrò a votare. Il mio voto è troppo importante per sprecarlo in questa maniera. Scusate ma chi dovrei votare? A Gela un candidato per la 6 volta consecutiva all'Ars (senza che ha mai fatto una ceppa di caxxo per Gela) ha la faccia di propinarsi come

Autore: gianiro 
data: 31/03/2008
e logico ho 43 anni dal 1978 mi sono iscritto al collocamento di gela ma fino ad´ora non ho mai ricevuto un´occupazione,non si ricordano forse se io esisto,ma quanto si tratta di votare per loro be´mi trovano fino in germania ,mi chiedo se loro non danno a mangiare a me ,perche IO devo dare a mangiare a loro ?

Autore: Bruno Susino
data: 14/04/2008
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