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notizia del 03/04/2011 messa in rete alle 14:06:58
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D’Aleo non se ne va, si è solo sfogato
Per ora non sembra esserci alcuna crisi in vista, ma va registrata comunque una certa fibrillazione non solo in casa Mpa ma anche in casa Pd, e non certo solo per la vicenda del trasferimento di sede del mercato settimanale, che dall’attuale ubicazione di via Recanati si sposterà in zona Marchitello. Si tratta di una sistemazione temporanea della durata di 40-60 giorni.
La decisione – è noto – all’assessore Giuseppe D’Aleo (nella foto) non è piaciuta, tantè che mercoledì si era diffusa più di una voce sulle sue dimissioni. Lui smentisce e precisa che da parte sua non c’è stata mai una volontà di questo tipo.
Il sindaco Fasulo è da qualche tempo sotto assedio, anche se non si scompone più di tanto. Il problema vero è quello dell’assegnazione delle nuove deleghe assessoriali che appetiscono Pd ed Mpa. E’ una vittoria a metà, la sua, dopo la minaccia di dimissioni? «No, assolutamente. E’ stata la vittoria del buon senso. Si è trattato solo di uno sfogo – precisa l’assessore all’urbanistica Giuseppe D’Aleo – nell’impossibilità di fare valere ragioni oggettive, e cioè i problemi di sicurezza della circolazione e di garanzia della pubblica incolumità della persona, perché quella è una zona ad alta densità di traffico».
All’assessore D’Aleo, certo, la decisione di spostare a Marchitello il mercato settimanale del martedìl o ha colto di sorpresa questa, a suo giudizio, era stata una decisione affrettata e non condivisa. Dimettersi era la logica conseguenza dopo che aveva lavorato intensamente, nelle settimane precedenti, presentandosi anche in Consiglio comunale per illustrare la bontà della scelta della zona Asi, accolta tra l’altro positivamente dalla stragrande maggioranza dei partiti di governo. Quando di punto in bianco l’assessore D’Aleo si è sentito scavalcato forse sotto la spinta emotiva di dovere fare in fretta per le continue pressioni a lasciare libera la zona adiacente al nuovo palazzo di giustizia – come afferma l’interessato – allora ha perso la pazienza e si è lasciato andare. Il minimo che potesse fare una persona di buon senso era quella di andarsene. Nulla di personale – precisa l’assessore – niente di vero sulle malignità che si sono fatte sul non gradimento di quella scelta perché la sua famiglia risiede in quel quartiere. E poi proprio il martedì lui non va neppure a mangiare e sua moglie stessa vi rientra solo in serata. C’è voluta la riunione all’interno dell’Mpa con la presenza del leader Federico e quindi il chiarimento col sindaco, per fare rientrare “l’uscita” dell’assessore D’Aleo.
L’onorevole Federico lo ha sostenuto arrabbiandosi al punto tale che si sarebbe lasciato scappare che le cose così non possono andare e che è ormai ora di arrivare ad una verifica politica. E’ già da tempo che l’Mpa va chiedendo la verifica politica perché il “cerchio non si chiude col Pd – come puntualizza Ugo Costa coordinatore cittadino dell’Mpa – dove ancora c’è molta confusione al loro interno con le varie anime che non aiutano a fare chiarezza. A Federico sono giunte all’orecchio le continue pressioni di esponenti del Pd che bussano alla porta di Fasulo per ottenere la poltrona di assessore”. “Non ci sono problemi. Che si accomodino pure – avrebbe affermato il presidente della provincia – l’Mpa è pronto a ritirare la propria delegazione per far posto non ad un solo assessorato ma a tutti quelli da noi occupati”. Naturalmente si tratta solo di una provocazione, ma è chiaramente un segnale all’alleato e che Fasulo non deve avere sottovalutato. Pertanto lo “sfogo” dell’assessore è subito rientrato e le cose si mettono per il meglio. D’Aleo rimane al suo posto e continua il suo lavoro alla ricerca della zona che in via definitiva dovrà accogliere la sede del mercatino settimanale.
“L’assessore – taglia corto Ugo Costa coordinatore cittadino dell’Mpa – si è solo sfogato per ribadire quella che era stata una scelta condivisa. Non ha parlato mai di dimissioni. E poi la cosa non lo riguarda per nulla sul piano personale rispondendo a malignità che sono state pubblicate sui giornali. La decisione di trasferire il mercato a Marchitello era stata solo comunicata all’assessore dal sindaco ed era apparsa come una decisione già assunta. In effetti l’ordinanza di trasferimento del mercato ancora non c’è. Non dimentichiamo che in consiglio comunale si era detto che il mercato doveva sorgere fuori dal perimetro urbano e che l’ipotesi dell’Asi era quella più accreditabile. Infatti altre soluzioni sarebbero state impraticabili è più costose”. L’opposizione di fronte a questi fatti tuona e addirittura il Pdl si spinge oltre chiedendo le dimissioni dell’assessore. “D’Aleo ha fatto una pessima figura – asserisce Gaetano Trainito capogruppo consiliare del Pdl – come può essere credibile una maggioranza che litiga continuamente per un assessorato? Per spartirsi la torta non riescono a lavorare per una città che è sempre più in ginocchio. Questa amministrazione continua ad arrancare. Dopo i problemi dell’assessorato ai servizi sociali, ora interviene l’assessore D’Aleo creando altri problemi all’amministrazione. D’Aleo e Fasulo vanno dicendo che tutti i gelesi vogliono il mercato, ma la verità è che nessuno lo vuole sotto casa. D’Aleo predica bene ma razzola male. L’unica soluzione in questa vicenda, all’avviso del Pdl è rimuovere D’Aleo. La gente è perfettamente in grado di distinguere chi lavora veramente per il bene della città da chi si affatica per alcuni scopi personali, per vari motivi demagogici e di consenso elettorale”.
Autore : Nello Lombardo
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