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Corriere di Gela | Per la Sr-Gela c’è da aspettare
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notizia del 15/04/2012 messa in rete alle 13:58:07
Per la Sr-Gela c’è da aspettare

Mentre a Gela politicanti da strapazzo, a tutti i livelli e non necessariamente di estrazione politica e/o sindacale, continuano a far credere al dormiente sognatore cittadino gelese che è persino possibile completare l'autostrada Siracusa-Gela, partendo anche dalla «città del golfo», per poi evidentemente “incontrarsi lungo la strada” col resto dei lavori nel frattempo già in corso (in realtà partiti diversi decenni fa dal versante aretuseo), l'Unione Europea ha dato di fatto il via libera, sul piano dei finanziamenti, al completamento dei lotti 6+7 e 8 del tratto di circa 20 km che da Rosolini arriva fino a Modica, passando attraverso Ispica ed i “Viadotti Scardina e Salvia”, secondo il naturale (ed ovvio) iter progettuale. La Commissione Europea, competente nei casi di finanziamenti pubblici per “Grandi Progetti”, comportanti cioè somme che superano i 50 milioni di euro, ha messo a disposizione del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), ente controllato dalla Regione Sicilia, un contributo pari a quasi 197 milioni di euro, prelevabili dal “Fesr 2007-2013” e che andranno a coprire buona parte del costo totale, nell'ambito del “piano triennale di opere pubbliche” (2011-13), fissato in poco meno di 340 milioni di euro. Dopo 25 anni di attesa, pertanto, verranno interessati i primi lotti iblei del tratto autostradale.

La palla ora passa all'Anas che dovrà varare i piani esecutivi e trasmetterli al sopra citato Cas per bandire le gare pubbliche. Al momento rimarrebbe escluso il tratto che arriva fino a Scicli benché cantierabile, tanto che diversi esponenti politici del territorio hanno già promesso di dare battaglia affinché, attraverso ulteriori contributi, magari statali e/o regionali, si arrivi fino alla città risorta in chiave barocca dalle macerie del terribile terremoto di fine '600. Rimangono certamente esclusi dal finanziamento, anzi non sono stati nemmeno presi in considerazione dalla Commissione europea, i restanti tratti che passano attraverso Ragusa-Marina di Ragusa, Santa Croce-Vittoria Sud, Comiso--Vittoria Nord, Acate-Vittoria Ovest fino alla Barriera di Gela Est, in quanto l'intero tracciato appena considerato è ancora in fase di progettazione e quindi non appaltabile. Quando dovrà aspettare Gela per vedere completato il secondo tronco della A18 lungo la dorsale orientale dell'isola? Altri 25 anni? Chissà se fra un quarto di secolo ci saranno ancora le torri fumanti del vicino stabilimento: di sicuro, a quel punto, almeno sull'argomento in questione i tanti, troppi, piazzisti del comprensorio, monomandatari di se stessi, avranno decisamente finito di vendere fumo.


Autore : Filippo Guzzardi

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I Vostri commenti
Relativamente all'autostrada SR-GELA, siamo un gruppo di funzionari del versante Nisseno (Gela, Butera, Niscemi), e ci spostiamo quotidianamente per lavoro nelle province di Ragusa e Siracusa. Cosa fanno i nostri rappresentanti istituzionali, e cioè amministratori locali, nonchè politici regionali e nazionali, per sbloccare finalmente questa infrastruttura autostradale, importantissima per il progresso, anche da questo versante della Provincia di Calt/tta, affinchè i lavori possano finalmente partire contestualmente pure da Gela (ovviamente previ gli altri adempimenti), onde incentivare (sicuramente!) lo sviluppo economico, culturale, turistico etc. di queste (le nostre e loro) popolazioni, e renderci così migliore (lor compresi) la qualità di vita? Anche gli antichi Romani annettevano primaria importanza alle infrastrutture, convinti che la chiave, il segreto dello sviluppo dei popoli risiede solo in due cose (affermavano): e cioè acqua e comunicazioni (il resto viene dopo automaticamente), e ciò addirittura 2.000 anni fa! Infatti

Autore: anonimo 
data: 18/04/2012
Non possiamo che gioire per questa bella notizia che arriva dalla CEE. Ma siamo davvero sicuri che questo fiume di denaro (si badi, dei contribuenti) arriverà tutto per intero a destinazione, o piuttosto qualche squalo ne farà scempio? E poi chi lo gestirà, posto che nel passato alcuni precedenti amministratori degli enti delegati hanno dato un pessimo esempio al riguardo, senza pagarne lo scotto? Signori magistrati, subito all'erta!! Vigilanza, vigilanza e vigilanza; e se necessario, fate scattare - e subito - la salutare GALERA per i (soliti) sciacalli, ladri di Stato!

Autore: anonimo 
data: 18/04/2012
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