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notizia del 05/03/2007 messa in rete alle 13:31:15
Consiglio comunale su reperti e quote Ghelas Multiservices
Questa volta il Consiglio comunale si è riscattato dalle defezioni delle ultime volte quando per colpa di alcuni consiglieri si era costretti a mandare tutti a casa per mancanza di numero legale. Martedì 27 febbraio scorso (si sono registrate presenze di 19-20 consiglieri) sono stati votati due atti importanti per i quali si può affermare che i consiglieri si sono mostrati al di sopra di ogni steccato ideologico. Un accordo unanime per esitare favorevolmente la mozione Galioto-Catalano riguardante la richiesta di trattenere nella nostra città e precisamente al Museo archeologico i reperti che le forze dell’ordine hanno sequestrato e dato in affidamento temporaneo al Museo. I consiglieri ai quali il prof. Giuseppe Andrea Alessi aveva inviato un pro memoria con uno schema di mozione e con un suggerimento di ricorrere ad un Ente Parco.
Si tratta di una struttura prevista dalla legge che supera le Soprintendenze e dà piena autonomia alla nostra città nella gestione di tutti i reperti, si sono dimostrati compatti ed hanno esitato favorevolmente la mozione chiedendo che anche i reperti fuori dal nostro territorio perché trafugati o ceduti temporaneamente ad altri musei internazionali, facciano ritorno nella nostra città.
La mozione era articolata in tre punti:
1) assegnare al Museo di Gela i reperti attualmente sequestrati affidati temporaneamente in custodia al Museo stesso per consentirne l’esposizione permanente; 2) restituzione dei reperti provenienti dalle aree archeologiche del territorio che per ragioni di studio o altro sono stati trasferiti in altro territorio privandone la fruizione ai visitatori del Museo ed alla comunità gelese con danni incalcolabili sul piano economico e culturale per la città e la sua immagine, nonché per la sua attrattività e competitività sul piano culturale ed economico; 3) perimetrazione dell’area del parco archeologico e istituzione dell’organismo autonomo di gestione con la progettazione e l’attuazione di un percorso turistico culturale che consegna alla piena fruizione l’immenso patrimonio archeologico culturale della città di Gela.
Altro atto votato all’unanimità e per il quale c’era molta attesa da parte dei 55 dipendenti della Ghelas presenti buona parte in aula consiliare nella zona riservata al pubblico. Un atto di indirizzo per l’acquisizione da parte del Comune della restante quota azionaria di Italia Lavoro, è stata presentata dal consigliere Franco Liardo e votata all’unanimità anche se da parte del centro sinistra si chiedeva una votazione contestuale.
“L’atto di indirizzo – ha detto il consigliere Liardo – è un atto che il consiglio comunale fa per coerenza con i comportamenti assunti in questi anni. Io rilancio per quest’atto che stiamo andando a votare perché non vorrei che rappresentasse una manovra subdola per comunque addivenire alla votazione dell’atto precedente, cioè l’acquisizione delle quote. Se per caso entro quindici giorni per qualunque manovra di ostruzionismo da parte di qualcuno, quest’atto di indirizzo non fosse rispettato, denunceremo un ulteriore scacco al consiglio comunale che oggi si sta dimostrando nei confronti dell’amministrazione e della città leale e collaborativa. Per questo prevediamo l’istituzione di una Commissione politica denominata Ghelas. Leggo l’oggetto: il Consiglio comunale propone l’istituzione di una Commissione bipartisan composta da due consiglieri del centro destra e due del centro sinistra integrata dagli organi tecnici, dal sindaco e dal direttore generale dell’Ente”.
Quando è stato chiesto dal centro destra al sindaco Crocetta di spiegare l’atto deliberativo, quest’ultimo ha dapprima ringraziato perche è stato messo all’ordine questo punto riguardante l’acquisizione delle quote di Italia Lavoro e poi ha così continuato: “Non mi piaceva di trattare un atto così importante senza la presenza del segretario generale. L’atto nasce da una serie di vicende che pongono l’interesse dei lavoratori al centro di tutta questa questione. Tutto il percorso fatto sulla Ghelas è un percorso assieme con i lavoratori. Il percorso iniziale presupponeva che si doveva essere assistiti da Italia lavoro e poi l’obiettivo era di arrivare ad un azienda totalmente comunale e che sostanzialmente equiparasse questi lavoratori col resto dei lavoratori precari che abbiamo stabilizzato all’interno del Comune”.
E l’atto finale coincide con questo obiettivo.
Autore : Nello Lombardo
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