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notizia del 17/05/2003 messa in rete alle 13:20:40
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Solidarietà del Consiglio ai lavoratori dell’indotto dell’Eni
Seduta straordinaria ed urgente del Consiglio comunale convocato per il 13 maggio nelle ore antimeridiane. Oggetto della discussione le scottanti problematiche legate all’indotto, con particolare riguardo alla Smim e le possibili vie di uscita. Si è trattato di una sessione allargata anche alle forze sociali e sindacali in previsione dell’incontro che il giorno dopo si sarebbe dovuto tenere a Roma al tavolo del sottosegretario al Lavoro Viespoli. All’assise cittadina ha partecipato anche il sindaco Crocetta che è stato molto duro nei confronti della politica di Eni ed ha denunciato con forza lo stato di colonialismo nel quale Gela è caduta.
Una dura critica nel corso degli interventi è provenuta dall’onorevole Speziale presente nella qualità di assessore coMunale, il quale ha rincarato la dose, sottolineando come questa città ha dato tanto in termini di produttività concorrendo ad incrementare il prodotto interno lordo della Regione ma ricevendo briciole in cambio. Anche per l’on. Morinello ci sono grosse responsabilità dell’Eni nello sfascio che si sta registrando nel nostro territorio. Nel corso del dibattito si è delineata la necessità di pervenire allo sciopero generale qualora dal tavolo romano si fosse usciti con un nulla di fatto. Sono stati registrati interventi molto incisivi dei consiglieri Italiano, Liardo e Giordano e dei sindacalisti Emanuele Scicolone, Silvio Ruggeri e Salvatore Licata.
In sintesi questi i punti per i quali i lavoratori e le forze sindacali si battono: bonifica del territorio fortemente inquinato per la presenza del Petrolchimico; maggiori investimenti sul piano della qualità, nel senso che essi debbano essere mirati a potenziare la sicurezza degli impianti; riqualificazione e potenziamento del polo metalmeccanico; assegnazione delle commesse senza alcuna discriminazione delle imprese e maestranze locali che garantiscano professionalità; creazione del polo energetico.
Al termine della seduta è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si invitano i deputati nazionali e regionali, nonché l’amministrazione comunale ad attivarsi urgentemente affinché l’Eni assicuri nel futuro che le commesse siano assegnate senza discriminazioni alle ditte locali.
Tra il pubblico c’era anche l’ing. Barbieri, massimo responsabile della Smim impianti, quasi a rassicurare gli operai in lotta, ma anche a sottolineare come tutto il malcontento potrebbe rientrare qualora la Smim prendesse l’appalto del gasdotto libico Intanto mentre in Consiglio comunale si svolgeva il dibattito e si tracciavano le linee di proposta da presentare al sottosegretario Viespoli, polizia e carabinieri tenevano sotto stretta sorveglianza le barricate sorte gli snodi stradali che portano al Petrolchimico. E questa volta oltre ai lavoratori in lotta c’erano anche mogli e figli per sostenere una causa di vita.
Autore : Nello Lombardo
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