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notizia del 01/09/2012 messa in rete alle 13:15:52
Votare, perchè?
A ottobre saremo chiamati per rinnovare l’Assemblea Regionale Siciliana. Confesso che questa volta sono assalito da mille perplessità. Non penso assolutamente di invitare all’astensionismo, ma ritengo nostro dovere e diritto di manifestare la nostra assoluta insoddisfazione per come sono andate finora le cose. Il bilancio regionale si chiude con un deficit di cinque- sette miliardi. Dai nostri amministratori sono state spese somme ingenti senza alcun criterio e senza alcuna giustificazione.
Ricordo di aver sentito più volte dalla viva voce di Aldisio che ha voluto lo Statuto speciale per la Sicilia perché il governo nazionale era in forte debito con la Sicilia. Il Nord aveva trascurato il Sud e ne aveva dilapidato i beni. Ma se Aldisio tornasse ora e dovesse dare un giudizio su come è stato gestito lo Statuto, credo che ne rimarrebbe fortemente deluso. Si è saputo adesso che il numero dei deputati regionali da novanta è stato ridotto a settanta. Ne basterebbero appena la metà e ne avanzerebbero. Non è la Sicilia che ha bisogno di tanti deputati, ma sono questi che hanno bisogno del lauto stipendio ad essi attribuito.
Non sono mai riuscito a capire la richiesta di creare la provincia di Gela mentre in campo nazionale si discuteva se abolire o meno quelle già esistenti o parte di esse. Dai frutti si conosce l’albero: cosa ha avuto la città di Gela, la quinta per numero di abitanti, dalla Regione Siciliana in tanti anni? Nulla o quasi. Ci son voluti parecchi anni prima che fosse riparato il ponte crollato della superstrada Caltanissetta Gela. Quando fu inaugurata quella strada le autorità cittadine di Gela hanno partecipato all’inaugurazione di quella strada che è uno schiaffo alla città . Il terminale di quella strada non arriva a Gela ma si ferma a quasi 15 chilometri di distanza. Più che una Caltanissetta Gela è una Caltanissetta – Mare dove i nisseni vanno a fare il bagno. Quali altre opere sono state realizzate? Non si riesce mai a rendere agibile il porto rifugio di Gela asportando la sabbia che vi si è accumulata all’interno. Si è parlato di un porto turistico ma non si è mai realizzato, né siamo stati capaci, pur dopo tanti anni, di riparare la mantellata della diga foranea del’Anic. Il comune di Gela non ha un euro e tarda per anni a pagare i lavori eseguiti da varie ditte. Ora siamo chiamati a votare. Ma ne vale la pena? Votiamo si, ma gridiamo forte il nostro disappunto.
Autore : Antonio Corsello
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