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notizia del 26/01/2008 messa in rete alle 13:07:37
La politica si sospende
Con decisione e determinatezza, espletate le formalità di rito con la collaborazione del segretario e rilevata la presenza di sedici consiglieri , il presidente del consiglio comunale Peppe Di Dio ha dichiarato la seduta valida per potere deliberare sui vari punti all’ordine del giorno. Una seduta valida, sì, ma per rinviare tutto a lunedì prossimo. Questo accade mercoledì 23 gennaio dopo che la precedente seduta di lunedì 21 gennaio era stata rinviata pure per mancanza di numero legale. Qualcuno si chiede perché ci sia tanto lassismo da parte dei consiglieri che ad un certo punto decidono di svignarsela. Il momento che stiamo attraversando non è di quelli in cui si possa dire che la politica è vicina ai cittadini e che il suo scopo unico è quello di portare a compimento i programmi elettorali. Basta leggere le cronache quotidiane e seguire i tg nazionali, regionali e locali per rendersi conto di come la politica si allontani sempre più dai cittadini. Il disamore è totale. Ma qui a Gela non vogliamo tacciare nessuno di menefreghismo, perché abbiamo sempre affermato che questo consiglio quando vuole è capace di fare voli sublimi e assumersi responsabilità nel portare a soluzione i numerosi problemi che vive la città. Però è sintomatico che il clima che vive il nostro civico consesso non si discosta molto da quello che si vive negli ambienti romani.
C’è l’incertezza assoluta, non esistono punti di riferimento e la coerenza della politica se n’è andata a farsi benedire. Si litiga per nulla, e spesso si ricorre alle sceneggiate e alle dietrologie. La seduta consiliare di venerdì 18 scorso era stata tutta un atto d’accusa alla giunta ed al sindaco. Interrogazioni, comunicazioni, atti d’indirizzo e ordini del giorno, tutti contro lo stesso bersaglio. Persino consiglieri dell’area di centro sinistra avevano manifestato tutta la loro insoddisfazione. Un clima pesante che forse poteva essere decantato solo con un rinvio alla prossima settimana. La riunione dei gruppi politici del centro sinistra programmata per venerdì 25 sarebbe servita a mettere qualche punto fermo e a far rientrare nell’alveo quei consiglieri scomposti. E chissà se questo rinvio non abbia anche a che fare con le vicende romane.
Forse sono questi i motivi che possono avere indotto il presidente Di Dio, probabilmente consigliato da qualcuno, a proporre ai consiglieri di rinviare tutto alla prossima settimana. A parlare con alcuni consiglieri si raccoglie l’impressione che quasi tutti siano stati presi alla sprovvista, ma dalle motivazioni addotte e dai toni usati, per i gruppi consiliari è stato gioco forza approvare all’unanimità il rinvio.
Ma torniamo alla seduta del 18 gennaio. Dicevamo che le interrogazioni, le mozioni e le comunicazioni sono state una bacchettata sonora per il sindaco e la sua giunta. Le lamentele, buona parte provenienti dai partiti che sorreggono la giunta Crocetta e persino dallo stesso Pdci, il partito del sindaco non hanno lesinato critiche per via dei ritardi e pigrizie che si registrano da parte dell’amministrazione.
Le schermaglie iniziano con i consigliere Fabio Collorà di Italia di mezzo. E’ una mitragliatrice che spara centrando in pieno il bersaglio con l’utilizzo della parola, mirata, incisiva e che colpisce la cuore i problemi. Collorà nella sua interrogazione ritiene non etico che al personale che già di per sé ha il compito di monitorare la riscossione degli oneri concessori per le pratiche di edilizia legale prima e dopo il 2005, affidare un ulteriore incarico sotto forma di “Gruppo di lavoro” con un compenso di 7 mila euro per ciascun componente. A spiegare il meccanismo perfettamente in regola con le norme, è l’assessore Elisa Nuara che fa riferimento ad un monitoraggio che esula dai compiti che sono propri del personale dipendente nel settore edilizia. Si è trattato di un monitoraggio a mirante a rilevare la rispondenza attraverso l’incrocio di pratiche tra il settore edilizia ed il settore ragioneria. In altre parole se il numero degli atti concessori corrispondeva alle effettive riscossioni per il tramite del settore Ragioneria.
Il consigliere Lucio Greco dopo avere fatto una disamina del rincaro dei prezzi e di come le classi meno abbienti vivano di stenti ha chiesto nella sua interrogazione se non fosse opportuno che il servizio di illuminazione stradale venisse affidato totalmente alla Ghelas Multiservizi molto più efficiente dell’Enel che cura tutta un’altra parte della città. Il consigliere Ferracane nel richiamare all’attenzione dei consiglieri l’esistenza nella nostra città di bravi artigiani ed artisti molti dei quali hanno donato le loro opere all’Azienda autonoma soggiorno e turismo ormai chiusa, propone l’istituzione di un museo civico di arte contemporanea che accolga opere passate e future. Una proposta che trasformata in atto di indirizzo ottiene l’approvazione unanime dei consiglieri.
Paolo Cafà, torna a parlare di Rmi, una felice esperienza da lui collaudata quando era assessore alla solidarietà sociale. Una sperimentazione che poi per mancanza di fondi nazionali è caduta in disuso. Con una interrogazione sostenuta anche dalle firrme di Trufolo e Collorà, chiede infine all’Amministrazione “che si faccia carico dei problemi di questi lavoratori stabilizzandoli presso l’Ente comunale attraverso la Ghelas Multiservizi o altre strutture comunali”. Con una seconda interrogazione Cafà chiede come mai l’ascensore panoramico sia stato inaugurato dal sindaco in periodo elettorale e praticamente è rimasto inattivo dal giorno dopo la sua inaugurazione. Invita l’amministrazione a renderlo subito fruibile dalla città. L’assessore Nuara in risposta all’interrogazione sostiene che il collaudo è arrivato solo 5 giorni fa e nei prossimi giorni potrà essere fruibile dai cittadini.
Il consigliere Scuvera di forza Italia si chiede cosa fa il sindaco per far riparare le strade e per evitare che la tratta ferroviaria Gela-Catania venga soppressa.
Enzo Cirignotta dell’Udc, propone la modifica del regolamento di contabilità da affrontare nella prossima seduta consiliare. Molto dura e critica il consigliere Giovanna Cassarà attraverso tre interrogazioni. Come è possibile – si chiede – che nel 2008 sol perché manca il funzionario dell’anagrafe la gente deve attendere giorni e giorni per ottenere la carta d’identità. “E’ un diritto sacrosanto del cittadino ottenere questo servizio senza dovere ricorrere alle raccomandazioni. C’è addirittura qualche “pezzo forte” della politica che si sarebbe fatto avanti per venire incontro a qualche urgenza facendo aprire l’ufficio anagrafe addirittura anche di domenica. Siamo tornati indietro veramente di venti anni”. L’assessore Orlando, competente in questione, getta acqua sul fuoco sostenendo che si tratta di pazientare solo qualche giorno in considerazione del fatto che alcuni dipendenti sono in malattia. Il vero motivo è che dal primo dell’anno manca il dirigente Caiola che è andato in pensione. Era stato offerto l’interim al dottor Grisanti che però a rifiutato, ma a partire da lunedì il problema dovrebbe essere risolto.v
“Perché – chiede la Cassarà – l’iter per la istituzione della Frazione di Manfria che lei da assessore ai Lavori pubblici aveva avviato, ora si è bloccato? ”
Risponde l’assessore Elisa Nuara che ritiene non sussistano i termini di legge perchè Manfria divenga una frazione di Gela. A suo giudizio non ci sono i numeri. Invece la Cassarà ribadisce che le condizioni previste dalla legge ricorrono tutte. Luogo molto decentrato dall’abitato di Gela e numero di abitanti. Il consigliere del Pdci è intenzionata a dare battaglia di fronte al dietro front dell’Amministrazione. Comunque alla fine la Cassarà raccoglie la disponibilià della Nuara a ridiscutere del problema.
Si registrano ancora altre interrogazioni di Ferrara e di Trainito che assieme a Cafà chiede che venga revocata la convenzione alla società Gela JT perché quando scende in campo non porta i colori della città.
Autore : Nello Lombardo
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