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Corriere di Gela | Consiglio comunale sui precari, tra confusione e strumentalizzazioni
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notizia del 25/01/2006 messa in rete alle 13:03:39

Consiglio comunale sui precari, tra confusione e strumentalizzazioni

Martedì alle 10,30 si è riunito il consiglio comunale in una seduta monotematica ed informale, aperta a sindacalisti, lavoratori, rappresentanti politici, per avere una conoscenza più approfondita della situazione venutasi a creare alla Ghelas multiservizi, ma anche per verificare quali siano le effettive intenzioni dell’amministrazione nei confronti di tutti i precari. Crocetta fin dai mesi scorsi aveva promesso stabilizzazione per tutti.
Ma stando alla cronaca degli ultimi giorni si è assistito a continue spaccature all’interno dei lavoratori. Qualcuno ha voluto vedere giochi di bassa lega attorno all’intera vicenda: giochi contrapposti e strumentalizzazioni in vista delle prossime competizioni elettorali. I precari hanno dimostrato di non avere obiettivi comuni. C’è chi è con la Ghelas e chi invece non ne vuol sapere optando per l’assunzione diretta da parte dell’amministrazione. Ma c’è anche chi ha optato per un’azione legale verso il Comune per bloccare sul nascere l’opzione creata da Crocetta e cioè, restare alla Ghelas o ritornare al Comune.
L’aula consiliare era gremita di gente appartenente al precariato, molto agguerrita. Quando la presidenza del consiglio comunale ha aperto i lavori, c’era molta tensione in aula anche perché la seduta era slittata di qualche ora in attesa che arrivasse il sindaco e gli assessori. Un’attesa rimasta vana e contestata sotto voce dallo stesso vicepresidente del consiglio Galioto. Poi nel cuore della discussione quando alcuni rappresentanti sindacali avevano già parlato, è giunto il sindaco facendo registrare qualche mormorio di dissenso da parte di qualche gruppo di precari. A prendere per prima la parola è la Galioto che precisa i motivi della convocazione informale del Consiglio, con la partecipazione degli ex lsu e dei loro rappresentanti sindacali.
C’è dapprima un minuto di raccoglimento per ricordare Don Franco Cavallo.
Pietro Lorefice che rivendica il diritto al lavoro per tutti i precari che costituiscono una grande risorsa per l’amministrazione mentre “si continua a vessare alcune categorie di lavoratori”.
Denuncia anche alcuni capi settore che consentendo di effettuare lo straordinario ai dipendenti con l’altra mano fanno firmare una dichiarazione con cui dichiarano di rinunciare al pagamento dello straordinario. In definitiva se non potranno avere il compenso dal Comune perché privo di risorse, si accontentano del riposo compensativo. Poi, dopo avere deciso che anche i singoli lavoratori possono prendere la parola, viene invitato a parlare Saverio Di Blasi dopo che il fratello Giuseppe ne aveva sollecitato l’intervento.
E’ la volta quindi di un lavoratore Ghelas Ennio Metellino che manifesta tutta la sua preoccupazione in quanto si vogliono creare contrasti all’interno dei lavoratori. Lui è del parere di restare con la Ghelas e in subordine chiede per tutti l’assunzione diretta al Comune. Se la prende con chi li attacca accusandoli di frodare il Comune, ma lui afferma di avere tutte le prove del contrario di quanto si dice in giro. E parla di 2500 interventi nella illuminazione.
Viene invitato a parlare anche il presidente della Ghelas Crocifisso Morinello che ricorda il tipo di accordo che è stato predisposto con l’amministrazione e poi rimanda all’amministratore delegato Faraone che fa una disamina della situazione e precisa i motivi per i quali non si è proceduto all’assunzione diretta e perché il tempo determinato. Il sindaco che arriva con un certo ritardo, dice che la società Ghelas è nata per imput dei precari. “L’amministrazione – continua – sensibile come sempre ai problemi del precariato intende riaprire il diritto di opzione per tutti gli Lsu previsti nel progetto Ghelas. Quando dico che mi auguro che la maggior parte dei lavoratori aderisca ai PUC lo dico con la convinzione che oggi possibile portare avanti diversi processi di stabilizzazione non ipotizzabili nel 2004”.


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