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notizia del 24/09/2005 messa in rete alle 12:50:58
Così il via libera del Consiglio al Piano triennale
Approvato quasi all’unanimità con 19 voti favorevoli ed un astenuto (Angela Galioto, di Alleanza Nazionale) il piano triennale delle opere pubbliche nella seduta consiliare di martedì 13 scorso. Si tratta di un atto di forte importanza politica che ha visto i consiglieri accomunati dalla volontà di giungere una volta per tutte alla sua approvazione. A parte qualche scaramuccia iniziale, per il resto tutto è proceduto secondo le regole democratiche. Sono stati approvati alcuni emendamenti che non hanno intaccato il piano rivisto e corretto dall’amministrazione. Alcuni di essi sono stati trasformati in atti di indirizzo che sono stati subito recepiti da Crocetta. Anche se è stato definito in parte il solito libro dei sogni che anno dopo anno viene sempre approvato con l’acqua alla gola, di fatto poi tutti lo hanno approvato pur con qualche distinguo. La seduta è stata aggiornata per giovedì per trattare il bilancio di previsione 2005. Ma andiamo per ordine.
La seduta ha inizio alle 10,30. Inizialmente i consiglieri presenti sono 17 ma poi passano stabilmente a 20. C’è tutta la volontà di affrontare la discussione sul piano triennale e dopo i dovuti aggiustamenti tramite emendamenti e atti di indirizzo, il risultato è scontato.
Come primo atto vengono lette le relazioni presentate dall’amministrazione e viene dalla lettura dei pareri tecnici. Quindi a prendere per primo la parola è il consigliere di Forza Italia Massimo Catalano che si chiede preliminarmente prima di passare alle dichiarazioni di voto, come mai non sono ancora presenti in aula l’assessore al ramo e il sindaco cui vorrebbe fare alcune domande. Ma di lì a poco, Catalano è costretto a ricredersi salutando “Buon giorno signor sindaco e buon giorno assessore”. Dopodichè passa a chiedergli come mai alle 5 opere previste nella precedente delibera 214, adesso ne sono state aggiunte altre due. “La mia è semplicemente pura curiosità – aggiunge Catalano – cosa è cambiato rispetto a prima, cosa è successo?” Prontamente il sindaco chiarisce che c’era stato un errore formale e ribadisce che il piano approvato dalla giunta, dopo la revoca della delibera che prevedeva l’emendamento, è esattamente identico”.
Il primo emendamento che viene letto porta la firma del consigliere della Margherita Davide Giordano. Riguarda la realizzazione della rete idrica di Piano Marina. Considerato che adesso le competenze passano all’Ato idrico, i revisori dei conti avevano espresso parere non favorevole. Quando Giordano prende la parola puntualizza che il suo emendamento non riguarda la realizzazione dell’impianto, ma è semplicemente un atto di indirizzo verso l’amministrazione perché provveda alla realizzazione del progetto di rete idrica. Sulla stessa lunghezza d’onda si inserisce il capogruppo di Forza Italia Franco Giudice che propone un atto di indirizzo finalizzato alla richiesta all’Ato idrico di realizzazione dell’opera. Il consigliere pdci Bonura lamenta la mancata realizzazione di alcune strade di cui è a conoscenza dell’esistenza del relativo progetto e pertanto invita l’amministrazione a volerla una volta per tutte realizzare. Puntualizza infine che il suo atteggiamento è serena e senza nessuna polemica. “Da oggi in poi – aggiunge – sarò paziente e calmo come sono sempre stato. E se qualcuno deve dirmi qualcosa me lo dica in quest’aula”. A proposito di strade da rifare, sistemare e realizzare (via Recanati, via Cromo, via San Filippo Neri, via Borca di Cadore, via San Giorgio), il presidente Federico annuncia che verrà organizzata una conferenza di servizi per avere una più chiara conoscenza del problema e giungerne alla soluzione. Suggerisce anche dei sopralluoghi tecnici che potranno rivelarsi risolutori per il buon fine del problema stesso. Infine vengono approvati ulteriori emendamenti trasformati in atti di indirizzo che portano la firma del consigliere Carmelo Ferrara della Margherita.
Hanno detto
Rosario Italiano (Sdi)
“Devo plaudire a tutto il consiglio comunale senza distinzione di colore politico perché quando si tratta di argomenti di alto spessore ossia di volare alto, alla fine dimostriamo che il dibattito si articola su toni pacati ed equilibrati e viene fuori l’interesse comune che è quello di lavorare per la città. Ci sono cose da risolvere come le strade da realizzare e una critica la voglio fare a qualche assessore che dovrebbe meglio programmare il proprio lavoro e mi voglio riferire al settore riguardante la pulizia della città che risulta un pochino sporca. La colpa di ciò non è del sindaco ma di chi lui ha delegato”.
Angela Galioto (An)
“Sono stata l’unico consigliere comunale che si è astenuto sul piano triennale. Nel mio intervento ho detto che molte delle opere inserite nel piano triennale non avranno una realizzazione nel 2005 perché passeranno dei mesi prima di avere i finanziamenti dalla cassa depositi e prestiti. Quindi di fatto non potranno essere realizzati nel 2005. Le uniche opere pubbliche che saranno realizzate sono quelle che il sindaco nel suo intervento. Si parla di una via tre piazze ed è una propaganda che sentiamo ormai da tanti anni. Di nuovo non c’è praticamente nulla. La ragione per la quale mi sono astenuta e quindi ho bocciato praticamente questo atto è un’altra e mi spiego. Il Comune di Gela non potrà realizzare opere pubbliche nel 2005 perché ha fatto una scelta politica precisa, ossia quella di tenere conservati i soldi correnti che potevano essere impiegati approvando il conto consuntivo 2003 e 2004 e facendo invece ricorso all’indebitamento. I cittadini di Gela devono sapere che se l’amministrazione avesse predisposto gli atti per approvare il conto consuntivo 2003-2004 si sarebbero liberate moltissime risorse con le quali avremmo potuto realizzare tantissime opere pubbliche che non potranno essere realizzati perché si preferisce tenerli conservati in questa cassaforte per andare invece ad abbracciare un percorso complicato che è quello dell’indebitamento. Quindi di fronte alla scelta di non fare le cose, noi ci siamo opposti”.
Massimo Catalano (Forza Italia)
“Entro il prossimo 30 settembre dovrebbe essere redatto il piano annuale 2006 e il piano triennale 2006-2008. A fronte di queste scadenza fino ad ora l’amministrazione comunale ha agito in maniera maldestra portando alle calende greche la presentazione degli atti. Se il piano triennale l’abbiamo approvato solo oggi 134 settembre il fatto è dovuto che qualcosa non ha funzionato nell’amministrazione comunale. La nostra critica iniziale faceva riferimento alla non conformità del piano triennale con il bilancio di previsione 2005. Oggi votando gli atti di indirizzo e gli emendamenti, abbiamo dimostrato che quando il consiglio comunale viene messo nelle condizione di votare gli atti, lo fa con grande senso di responsabilità. Noi abbiamo ricercato tanto la serenità, e nel momento in cui questo piano aveva tutti i crismi per essere votato non ci siamo tirati indietro. Ci preoccupa il fatto che, se tutto dovesse rimanere così com’è, il comune di Gela avrebbe per circa venti anni quasi 140 milioni di mutui da pagare, il che significa che la città non potrebbe più far fronte a nuove esigenze che potrebbero subentrare nei prossimi anni. Auspichiamo il fatto che, approvato il consuntivo del 2004 e potendo far leva su 52 milioni di euro di avanzo di bilancio, si possa cambiare la fonte di finanziamento di diverse opere e si possano dare alla città parecchie risposte”.
Enzo Cirignotta (Nuova Sicilia)
“Noi non diamo un giudizio politico positivo anche se abbiamo votato l’atto. Attraverso alcuni atti di indirizzo abbiamo cercato di dare delle risposte ad alcuni cittadini. Mi riferisco alla rete idrica di Manfria, al completamento di alcune strade. In ogni caso è ferma intenzione nostra di andare ad attenzionare tutte le altre strade dei quartieri dove ci sono ancora cittadini a vivere nella polvere. Spero che tra questo ed il prossimo anno l’amministrazione dia seguito ai nostri emendamenti ed agli atti d’indirizzo”.
Antonio La Folaga (Ds)
“Noi non potevamo non votarlo perché tra l’altro facendo parte della maggioranza sarebbe stata una contraddizione. C erto votare un piano triennale a settembre, ci dà poca credibilità.
Il distinguo che abbiamo voluto fare è questo. Auspichiamo che ciò che c’è nel piano triennale, venga realizzato e vengano date risposte serie ai cittadini. Si realizzino le strade e strutture che rimarranno per sempre. Nelle mie dichiarazioni di voto ho voluto sottolineare anche un’altra cosa. Abbiamo finalmente ottenuto una promozione in serie C1? Adesso siamo sotto gli occhi dei mezzi di informazione nazionale. Molte squadre che vengono dal nord quando incontreranno il gela nella nostra città dovranno venire qualche giorno prima. Ebbene non solo non abbiamo strutture alternative al nostro campo per fare allenare la città e fare riposare il terreno di gioco. Credo che il bilancio triennale sia carente in tale settore, ossia nella previsione di strutture alternative”.
Giovanna Cassarà (assessore ai lavori pubblici)
“Sono molto contenta che finalmente un atto propedeutico all’approvazione del bilancio è stato portato a compimento dal consiglio comunale come era nei nostri auspici. Sono ancor più contenta perché si tratta della conferma dell’atto di giunta municipale con cui a suo tempo ossia nell’aprile scorso è stato adottato il programma del piano triennale delle opere pubbliche che era stato proposto da chi vi parla. Vorrei precisare che l’atto restituito dal consiglio comunale all’amministrazione è stato adeguato a quello che era il bilancio. Ritengo che sostanzialmente il piano triennale così come era stato adottato dall’amministrazione comunale andava bene, era di gradimento tranne per quel che riguardava l’allineamento al bilancio. Tenendo conto dell’atto di indirizzo del consiglio comunale noi abbiamo semplicemente modificato non dal punto di vista sostanziale ma per ciò che riguardava le fonti di finanziamento. Questo piano triennale non è un libro dei sogni perchè la maggior parte di ciò che è stato inserito è prossimo ad essere eseguito. Posso citare Piazza Roma dove consegneremo i lavori in settimana, la piscina, la riqualificazione del corso Salvatore Aldisio, i lavori che si stanno realizzando al cimitero Farello”.
Autore : Nello Lombardo
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