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notizia del 19/03/2006 messa in rete alle 12:31:30
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Il Consiglio boccheggia figurarsi in periodo elettorale
Martedì 14 marzo si ritorna in aula consiliare ma con poca convinzione di restarvi. Almeno questa è l’impressione che ricava il cronista che volta per volta assiste ai lavori d’aula. Se in periodi non sospetti erano svariate le cause del disagio da parte dei consiglieri, tutte di natura politica e riconducibili da una parte al desiderio della maggioranza di continuare a lavorare senza ricevere ostruzionismi e dall’altra dalla volontà di partecipare da parte dell’opposizione alla costruzione di progetti riguardanti la città magari ricorrendo all’ostruzionismo, ora in periodo di elezioni le as-senze e le fughe dal consiglio possono essere giustificabili. Poi per evitare proprio questi balletti lo stesso consigliere ds D’arma nella precedente seduta aveva lanciato la proposta di sospendere le sedute. Ma il 14 marzo i consiglieri comunali erano frementi e insofferenti di tornare a casa per andare ad assistere al duello televisivo Prodi-Berlusconi. Sicchè quel giorno si è riusciti a mala pena a far passare le modifiche al regolamento sulla refezione scolastica per la parte riguardante le tariffe sui servizi. Tali modifiche si rendevano necessarie in quanto era intervenuta la nuova normativa. Pertanto il responsabile del settore Iur dott.ssa Zanone si era fatta parte diligente impostando un lavoro certosino da servire ai consiglieri comunali per la modifica del regolamento.
In quella sede il capo settore Istruzione ha relazionato prospettando tutti i correttivi da approvare e rispondendo esaurientemente alle domande di chiarimento richieste dai consiglieri comunali. “Ho presentato un atto nuovo – ha affermato la Zanone – che entrasse nel merito della compartecipazione nel corpo del servizio. Siccome c’era un vecchio atto già superato dal sopraggiungere di nuove normative, ho pensato di elaborarne un altro che si adeguasse alla normativa vigente riportando i nuovi parametri dettati dalla Regione siciliana con decreto assessoriale i quali indicavano come applicare la compartecipazione”. I consiglieri hanno chiesto dei ragguagli per conoscere a quanto ammontasse la spesa a carico della famiglia e quanto incidesse a seconda del numero di figli presenti nel nucleo familiare. Il capo settore ha spiegato tutta una serie di parametri indicando l’ammontare della spesa a carico delle famiglie a titolo di compartecipazione al servizio. Dal consiglio sono emersi dei suggerimenti come quello che nell’applicazione dei vari parametri si dovesse te-nere conto non solo del reddito annuo ma anche del numero di fi-gli a carico, che rappresentano un costo per la fa-miglia. “In un fattivo spirito di collaborazione – ci ha detto la dottoressa Za-none – si è così lavorato stabilendo qual è la soglia minima sotto la quale ogni famiglia con un figlio è esente dal servizio e così via”. Dopo l’illustrazione dell’atto con tutti i correttivi da approvare, il Consiglio ha dapprima revocato il vecchio atto, approvando il nuovo atto previsto dalla ripartizione Iur. Sicchè le risultanze sono quelle qui di seguito riportate.
Non pagheranno ticket di refezione quelle famiglie che hanno un figlio a carico ed un reddito inferiore a 16 mila euro. Invece chi rientra nello scaglio di reddito tra 16 mila e 20 mila pagherà il 35% di ticket; chi rientra tra 20.001 e 24.000 pagherà il 50%; con un reddito superiore a 24.000 euro si dovrà pagare 4 euro per pasto ossia l’intero ticket.
Le famiglie con due figli a carico e con un reddito di 18 mila euro sono esenti da ticket. In-vece saranno tenuti a pagare il 35% del ticket quelle famiglie che hanno un reddito compreso tra 18.001 e 24000, mentre chi si trova fra 24.001 e 28.000 pagherà il 50% e chi ha un reddito superiore a 28 mila euro pagherà il ticket per intero.
Chi ha tre figli e un reddito inferiore a 20mila euro è esente da ticket. Chi ha un reddito compreso tra 20.001 e 26 mila pagherà solo il 35%; chi si trova tra 26.001 e 32.000 euro pagherà il 50%, chi supererà i 32.000 pagherà l’intero ticket. Infine le famiglie con 4 e più figli con reddito inferiore a 24 mila euro sono esenti da ticket, mentre chi si trova a godere un reddito compreso fra 24.001 e 28.000 pagherà il 35%, chi si trova tra 28.001 e 35.000 pagherà il 50%, chi supererà questa soglia pagherà per intero. Per approvare questa modifica al regolamento si sono fatti salti mortali lavorando al limite del numero legale. Sicchè alla fine si è preferito rinviare la seduta a martedì prossimo alle 20,30.
La seduta consiliare di venerdì 10 marzo riprende dallo stesso punto dove era stata interrotta per mancanza di numero legale. Presiede il forzista Massimo Catalano che rilegge la proposta che lui stesso aveva avanzato nella seduta precedente. Egli chiedeva il mantenimento del presidio dei carabinieri di piazza Roma, dopo il trasferimento nella nuova caserma in Via Venezia. Per Catalano la loro presenza è importante per la popolazione anziana del quartiere. La proposta, messa ai voti viene approvata all’unanimità.
A questo punto prende la parola il consigliere comunista Peppe Bonura ricordando una interrogazione del consigliere Giocolano che lamentava il disinteresse dell’amministrazione comunale verso le famiglie che abitano a Poggio Blasco. Si tratta di cittadini che pagano regolarmente le tasse – ricorda Bonura – e che hanno sanato una situazione, ma quell’agglomerato di case purtroppo non è stato inserito nel Prg. A nome dei comunisti italiani e della sinistra, auspicando anche a nome della destra, chiede al presidente facente funzioni di prendere buona nota affinché comunichi all’amministrazione che questo quartiere di 40 famiglie venga inserito nel Prg. Interviene quindi il socialista Santino Giocolano e nel richiamare il suo vecchio intervento che si raccorda bene con quello di Bonura, si dichiara d’accordo proponendo che l’interrogazione venga trasformata in mozione e quindi in atto di indirizzo. Ritorna ancora una volta sul problema dei passi carrabili e sull’atto di indirizzo che ne venne fuori.
Il consigliere ds Antonio La Folaga si dichiara d’accordo con Giocolano per quanto riguarda un intervento immediato dell’amministrazione sulla questione dei passi carrabili, ma la sua attenzione subito viene rivolta ai lavoratori dell’associazione “Il Gabbiano” che assistono i disabili mentali e che non ricevono le rette dall’aprile del 2005. Chiede all’am-ministrazione un pronto intervento e passando quindi al problema Asi, chiede anche che si provveda subito alla nomina dei componenti mancanti dall’assemblea generale dell’Asi. Conclude infine il suo intervento con la questione dei lavoratori delle strisce blu, che ancora non è stata portata a conclusione nonostante tutte le forze politiche presenti in consiglio abbiamo dato un valido contributo alla sua soluzione. Il presidente concede quindi la parola al consigliere Enzo Cirignotta. Riguardo alla tassa Tosap il consigliere di Nuova Sicilia riferisce che il responsabile del settore Tributi signora Buscemi aveva assicurato che ci sarebbe stata una conferenza di servizi. Ritorna ancora una volta a richiamare l’attenzione dell’amministrazione sul rilascio delle licenze per apertura di bar ed altri negozi similari a nord della Via Venezia.
Chiede che in attesa della revisione dei parametri l’amministrazione istruisca tutte le richieste giacenti per accelerare i tempi e propone un atto di indirizzo in modo che l’assessore allo sviluppo economico venga autorizzato nel frattempo a rilasciare delle autorizzazioni all’apertura degli esercizi. Il consigliere Giocolano ritorna sull’argomento Tosap sostenendo che non è questione di conferenza di servizi, ma occorre che l’amministrazione faccia una delibera e si discuta in consiglio. L’ultimo a parlare è il diessino Salvatore D’Arma che si chiede se sia il caso di continuare ad effettuare sedute, visto che ci sono consiglieri candidati alle elezioni e che spesso viene a mancare il numero legale, o se non sia il caso di concordare di sospendere l’attività consiliare per tutto il tempo delle elezioni. Ciò al fine di evitare critiche da parte della collettività. Anche lui come Bonura si chiede a che punto sono i lavori sui quartieri e anche su Poggio Blasco. Il consigliere Giocolano chiede nuovamente di potere parlare proponendo un atto di indirizzo all’amministrazione affinché non solo l’agglomerato di Poggio Blasco, ma tutti quei quartieri dove i cittadini hanno sanato le situazioni pagando i condoni, siano inseriti nel Prg. Esaurita la fase delle interrogazioni si passa alla votazione degli atti di indirizzo proposti. Per prima si vota sull’atto di indirizzo del consigliere Cirignotta riguardante il rilascio delle autorizzazioni ad aprire esercizi commerciali a nord della Via Venezia, previa istruttoria delle istanze pervenute all’amministrazione.
L’atto viene approvato all’unanimità. Si passa alla votazione della mozione Bonura che viene integrata con una proposta del consigliere Giocolano sostenitore della necessità di organizzare una conferenza di servizi per una migliore cgnizione di causa. Anche la mozione viene approvata a maggioranza. Si decide infine di rinviare la seduta a martedì 14 marzo.
Autore : Nello Lombardo
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