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notizia del 30/05/2010 messa in rete alle 12:25:46
Buoni propositi, vecchie spartizioni
“La volontà di cambiamento”, questa, in poche battute, la caratteristica saliente di ogni discorso pronunciato, in questi giorni di intensa campagna elettorale, dal tradizionale palco collocato all'interno del perimetro di Piazza Umberto. Un intento espresso da tutti, nessuno escluso: da Calogero Speziale ad Angelo Fasulo, passando per Salvo Tringali ed Antonio Rinciani.
Ogni concorrente non perde occasione per descrivere un cambiamento, ancora solo in cantiere, che ben presto, però, dovrebbe concretizzarsi. Quindi, niente paura: basterà attendere solo alcuni giorni, magari qualche settimana se dovesse divenire realtà un eventuale ballottaggio, e tutto muterà!
In questa fase di transizione, però, quando il vecchio non è ancora stato sostituito dal completamente nuovo, le consolidate abitudini paiono espletare le loro ultime incombenze.
Lo scorso venerdì, a conclusione di una settimana di costante movimento per tutti i candidati.
Quei candidati impegnati a percorrere la città in lungo e in largo allo scopo di conquistare gli incerti o, ancora, gli ignari, il commissario straordinario, Rosolino Greco, ha disposto le nuove nomine entro l'organigramma societario della Ghelas Multiservizi.
In verità, ai comuni cittadini, la denominazione di una simile entità dice ben poco: comunque, tanto per intenderci, si tratta dell'azienda, a totale capitale pubblico, che si occupa di garantire svariati servizi, dalla manutenzione dell'illuminazione pubblica alla cura del verde, dalla segnaletica stradale agli eventi pubblici.
In attesa che il Comune di Gela, già socio maggioritario, per un totale del 51%, acquisisca anche la rimanente porzione del capitale sociale, attualmente detenuta da “Italia Lavoro s.p.a.”, al presidente uscente, l'avvocato Liliana Bellardita, in quota Mpa, è subentrato Rocco Ficicchia, molto vicino all'area centrista e, soprattutto, all'attuale direttore generale dell'ente, Renato Mauro.
La mossa che, almeno stando alle intenzioni di chi l'ha compiuta, avrebbe dovuto passare quasi sotto silenzio, come capita, del resto, a parecchie importanti decisioni assunte in prossimità di significative scadenze istituzionali, ha, invece, suscitato una pletora di critiche.
Lo stesso Greco è stato accusato di aver provveduto dietro ordini promananti dal fedele direttore generale, Renato Mauro, e dai dirigenti dei partiti attualmente in competizione.
Come se non bastasse, alla carica di amministratore delegato è stato confermato Antonino Collura, fratello di Giuseppe, componente della lista “Democratici per Gela”, voluta da Calogero Speziale, mentre, per accontentare un po' tutti quelli che contano, una delle poltrone di consigliere verrà occupata da Itea Pizzuto, tra i membri della squadra organizzata da Miguel Donegani a sostegno di Angelo Fasulo.
Due scelte in favore del vasto gruppo Speziale, anche il direttore generale, Mauro, del resto, attraverso il movimento “Pensiero Libero” ne è parte integrante, ed una appannaggio di quello Donegani: morale della favola, l'ex presidente del consiglio comunale, Giuseppe Di Dio, ha definitivamente sbottato, minacciando, addirittura, di abbandonare la compaggine che lo aveva ingaggiato.
A quel punto, Rosolino Greco ha deciso di sospendere le nomine appena stabilite.
Per quale ragione?
Evidentemente, la ferrea sicurezza insita nelle parole pronunciate all'indomani delle polemiche innestate dalle sue scelte, ha lasciato il posto ad ulteriori sommovimenti interni alle locali compagini politiche, all'apparenza in lotta fra loro.
Non si perde occasione per parlare di sottogoverno, di posti da garantire e di altri da assegnare alle forze “amiche”, senza, ovviamente, trascurare quelle “nemiche”.
Sottogoverno come l'Ato Cl2, praticamente in liquidazione a seguito della nuova legge regionale che ne riduce il numero a nove, uno per ogni provincia: spetterà, così, all'attuale presidente, Francesco Liardo, assumere la carica di commissario liquidatore, allo scopo di condurre in porto l'esperienza di un ente considerato, fin dalla sua formazione, campo fertile da arare attraverso accordi politici, mai smentiti né, tanto meno, taciuti.
Ed anche in questo caso polemiche che ne inseguono altre: un problema di posti dati, magari ai soliti, e negati ai molti aspiranti; insomma, tu dai qualcosa a me che io, intanto, ricambio, magari con un bel pacchetto di voti.
Nulla cambia se ad agire sia il commissario straordinario, un dirigente comunale, un candidato, o, ancora, un qualche maggiorente del sottobosco politico-istituzionale-professionale.
Gela, così, aspetta con ansia le prime settimane di cambiamento!
Autore : Rosario Cauchi
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