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notizia del 22/09/2008 messa in rete alle 12:21:39
Stato confusionale nel pdci gelese
Nulla di nuovo nell’aria sul versante della crisi della giunta Crocetta. Bocce ferme per l’assenza del sindaco, ma nulla trapela circa le intenzioni di Crocetta. L’unico a credere che la rimodulazione degli assessori trovi una sua soluzione a chiusura di questa settimana è il capogruppo del Pd Totò D’Arma. Ma ancora c’è silenzio assoluto. Le quattro condizioni poste da Cafà per la ricomposizione del quadro politico che aveva sostenuto Crocetta sono ferme e avevano ottenuto il gradimento del sindaco. A quel punto c’era in lui la certezza che avrebbe convinto anche Giovanna Cassarà ad accettare la carica tanto era questione di qualche giorno la decisione del suo partito di indire una riunione per sancire ufficialmente la sostituzione dell’assessore Carmelo Romano per fare posto al consigliere Pdci. Ma non sembra che il bandolo della matassa sia così facile da sbrogliare. Al consigliere provinciale comunista Giovanni Cacioppo abbiamo chiesto quando verrà fuori il Pdci con una nota ufficiale. Le risposte che abbiamo avuto dall’ex sindacalista della Cgil non fanno sperare nulla di buono. Perché anche lui manifesta tante perplessità.
– Cacioppo che sta succedendo nel suo partito?
«Voglio essere estremamente chiaro. Abbiamo fatto un paio di riunioni ed un congresso per la verità poco partecipativi. Siamo ancora in attesa di eleggere gli organismi. E’ giusto che si faccia il segretario, la segreteria».
– Ma non lo è Anna Bunetto?
«La Bunetto è il segretario uscente. Può darsi che venga riconfermata, ma potrebbe anche non essere riconfermata»
– Ma cosa si aspetta a fare gli organismi?
«Non saprei. So comunque che un po’ tutti sono stati impegnati. Il senatore Crocetta, io che sono stato in Calabria. Certo adesso è bene che il segretario uscente convochi gli organi per deliberare».
– Lei ha fatto qualcosa per premere sul segretario uscente e indurlo a convocare il direttivo?
«Eccome. Nell’ultimo direttivo la Bunetto voleva dimettersi. Sono stato io a indurla a non fare questo passo invitandola a soprassedere fino a quando non sarebbero stati fatti tutti i passaggi. Non mi chieda però quando sarà fatto questo passaggio perché non sono nelle condizioni di risponderle».
– Ma l’assessore Romano è o non è dimissionario?
«Su questo voglio essere chiarissimo. L’assessore Romano ha rimesso il mandato al Partito, alla segreteria e al sindaco invitandoli a farne cosa ritenevano opportuno fare. Nel partito non sono tutte rose e fiori, nel senso che ci sono state molte discussioni, naturalmente una normale dialettica che accade un po’ in tutti i partiti. Ho sempre detto che bisogna tornare a dialogare all’intermo del partito perché’ così non si può andare avanti con la mancanza di dialogo tra consigliere e assessore. Sostituire un assessore non è la fine del mondo. Anche perché questo ragazzo in un anno e mezzo di attività amministrativa ha fatto la sua bella esperienza e siccome abbiamo all’interno del partito altre figure benissimo all’altezza di svolgere il ruolo di assessore, mi sono espresso indicando la consigliere Cassarà. Su questa mia proposta nessuno ha detto no».
– Ma la Cassarà ha sempre sostenuto di non volerne sapere. Come la mettiamo?
«Non è vero che non ne vuol sapere. Le cose stanno diversamente. Quando Crocetta puntava esclusivamente su lei, aveva accettato con riserva. Avrebbe accettato di entrare a far parte della giunta se si fosse accorta dell’esistenza di un quadro generale sereno e se il partito avesse fatto un comunicato in cui si sosteneva ufficialmente la sua candidatura ad assessore.
Nel frattempo sono stato chiamato dal sindaco al quale ho espresso il mio punto di vista e la necessità di uscire fuori ufficialmente con un comunicato. Sulla cosa Crocettam mi ha detto di essere d’accordo».
– Che ci aspettate a farlo? La Cassarà non avrebbe più motivo di tirarsi indietro.
«Io sono rientrato da poco, ma voglio capire perché non si arriva a prendere questa decisione. Se dopo tutti i miei tentativi per consentire a Giovanna Cassarà di fare l’assessore, quest’ultima dovesse continuare a dire di no, l’assessore Romano verrà sostituito comunque. Ciò in quanto vogliamo il bene del partito e che ci sia armonia fra tutti».
Autore : Nello Lombardo
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