|
notizia del 28/02/2011 messa in rete alle 12:19:40
In Consiglio la nuova sede del mercato settimanale
A quarantottore dalla seduta di lunedì 21, saltata per il venir meno del numero legale, si è riunito in seconda convocazione, il consiglio comunale per dare seguito alla deliberazione che contemplava lo spostamento in via temporanea dell’area mercatale dall’attuale ubicazione, che fortemente contrasta con la necessità di mantenere liberi e puliti gli spazi adiacenti al nuovo Palazzo di giustizia, in un’ampia area sotto Montelungo comprendente spazi di proprietà della provincia, il nastro stradale e un’area in affitto temporaneo.
Anche mercoledì 23 febbraio la seduta è saltata per mancanza di numero legale. Si è trattato però di un rinvio tecnico concordato dalla maggioranza, in quanto nei due giorni precedenti, sono intervenuti due fattori nuovi: l’accertata insufficienza dell’area sotto Montelungo a contenere tutti i posti programmati e assegnati agli operatori commerciali, e la possibilità di utilizzare nuove aree all’interno dell’area Asi. Il sindaco Fasulo e l’assessore D’Aleo hano avuto modo di accertar che l’area a ridosso di Montelungo risultava insufficiente. Considerato che nuove aree sono state reperite all’interno dell’Asi, si sta lavorando per renderle funzionali e probabilmente in via definitiva.
Sembra che questa nuova ubicazione farebbe contenti tutti, forse un po’ meno gli operatori commerciali. L’assessore D’Aleo ci ha confermato che stanno lavorando ad una nuova area (ma non ci ha nominato l’Asi) e lo stanno facendo con una certa celerità auspicando che già martedì 1° marzo possa avvenire il trasferimento del mercato. Ove questo non fosse possibile, con molta probabilità ne verrà decretata la sospensione per quel giorno, rinviando la nuova apertura alla settimana successiva.
La seduta di mercoledì 23 febbraio ha avuto inizio in orario. Quando il presidente Fava ha incaricato il segretario generale dott. Scalogna di fare l’appello, sono risultati presenti 25 consiglieri. Non appena ha iniziato a parlare il consigliere del Gruppo Sicilia Salvatore Gallo, l’aula si è letteralmente svuotata, facendo registrare solo dieci presenze: Pingo, Gallo, Fava, Lo Nigro, Giocolano, Biundo, Gulizzi, Mendola, Casano e Collorà.
“In questi giorni ed a partire dall’1 e 10 di lunedì scorso – ha esordito Gallo – ho sentito dire che il numero legale di quella seduta lo abbiamo fatto mancare il sottoscritto e collega Maria Pingo. Sono affermazioni destituite di fondamento, perché questa amministrazione si poggia su una maggioranza solida di 25 consiglieri, mentre quella sera ne erano presenti solo quattordici. Nessuno può permettersi il lusso di affermare che la responsabilità è di Gallo e Pingo. Voglio ricordare che il collega Costa durante la sua dichiarazione di voto aveva invitato ufficialmente il sottoscritto e la Pingo a rimanere in aula per votare quest’atto da tutti ritenuto importante per la città. E noi per il bene comune siamo rimasti in aula per esprimere il nostro voto. Oggi siamo qui e l’appello ai consiglieri perché rimangano in aula lo faccio io. Si tratta di esitare un atto di vitale importanza per i cittadini e il territorio. Mi rivolgo soprattutto alla maggioranza che, forte di 25 consiglieri dovrebbe dimostrare di avere a cuore i problemi della città. Annuncio infine che noi resteremo sino alla fine della votazione”.
Segue una breve replica del presidente Fava. “Certo – dice – non cascherà il mondo se ci attarderemo di qualche giorno, riuscendo però a trovare un’area definitiva per il mercato settimanale”.
A quel punto Lo Nigro chiede la verifica del numero legale. Essendo le presenze inferiori a 12 ( numero minimo per potere validamente deliberare in seconda convocazione) il presidente Fava scioglie la seduta rinviando a nuova convocazione.
Nella seduta precedente del 21 febbraio, il Consiglio aveva fatto un primo tentativvo, ma ancora una volta, al momento di deliberare, era caduto sulla classica buccia di banana della mancanza del numero legale. Si stava votando sulla proposta dell’amministrazione di spostare il mercato settimanale sotto Montelungo. A determinare la defezione, il consigliere del Gruppo Sicilia Salvatore Gallo, che a seguito di un alterco col presidente del consiglio Peppe Fava, come risposta ha abbandonato l’aula, seguito subito dopo dal consigliere Maria Pingo. Con la presenza di quindici consiglieri, Fava è stato costretto a sciogliere l’assemblea rinviando di 48 ore una seduta che si sarebbe potuta concludere con un risultato ormai scontato. Infatti i gruppi politici già si erano espressi con proprie dichiarazioni di voto. Purtroppo è prevalso il nervosismo proprio al momento del voto.
Il presidente Fava, irritato dalle continue entrate ed uscite dall’aula del consigliere Gallo che tra l’altro, a suo giudizio, arrecava disturbo poiché parlava ad alta voce nei pressi del tavolo della presidenza, lo ha redarguito più volte. Gallo si è difeso sostenendo che entrare ed uscire dall’aula fosse un diritto di ciascun consigliere. Ne è nato un battibecco tra i due, sfociato poi nella decisione del consigliere del Gruppo Sicilia di abbandonare l’aula definitivamente. Lo aveva fatto ancor prima, ma assieme alla Pingo aveva deciso di rientrare per partecipare al voto. E’ probabile che Gallo si sia infastidito dai continui richiami del presidente che, a nostro avviso, avrebbe fatto bene a non calcare troppo la mano, pur riconoscendo le sue buone ragioni, nella fase più delicata dell’appello nominale.
“Il consigliere Gallo – ha detto quasi urlando il presidente Fava – non può permettersi il lusso di entrare e uscire prendendo la parola dietro le mie spalle. Per fare dei rilievi deve chiedere la parola, ma ora gliela concedo solo per dichiarazione di voto. Per fatto personale non gliela concedo” “Né lei né nessuno – ha replicato Gallo – può impedire al consigliere di entrare e uscire quando vuole. Mi faccia vedere quale legge o regolamento lo prevede”. A quel punto Gallo si è alzato ed ha abbandonato l’aula seguito dal consigliere Pingo.
La seduta era iniziata con il riconoscimento e l’approvazione di debiti fuori bilancio. Dopodicchè, il consigliere Arancio ha chiesto la sospensione della seduta per quaranta minuti. Erano in ballo due argomenti importanti: la nomina della commissione elettorale e lo spostamento del mercato.
Appena si è rientrati in aula il consigliere Ventura ha chiesto il prelievo dell’ultimo punto, ossia lo spostamento del mercato settimanale. E’ intervenuto, Gallo per contestare e stigmatizzare la proposta del gruppo Pd. A suo giudizio bisognava procedere secondo l’ordine cronologico e ha avanzato la proposta di votare sul punto riguardante la commissione elettorale comunale. Il presidente Fava, tagliando corto, ha messo ai voti la proposta Ventura che è stata approvata a maggioranza. A quel punto sarebbe stata superfluo votare sulla proposta di Gallo.
L’assessore D’Aleo ha illustrato il suo emendamento, spiegando anche il significato di spostamento temporaneo del sito, le competenze del consiglio in merito alla fattispecie in discussione, quando ricorrono gli estremi dell’urgenza che inducono l’amministrazione ad intervenire. Si sono innestati dei meccanismi di contestazione da parte del consigliere Gallo che sosteneva essere competente la giunta e non il consiglio sugli spostamenti temporanei dei mercati. Questi ha anche chiesto un parere al segretario facente funzioni dott. Zecovin che ha sostenuto la competenza del consiglio. Ha anche insistito che il verbale della provincia, dove il Comune veniva autorizzato ad occupare gli spazi per il mercato settimanale, venisse allegato all’atto in corso di approvazione. Sia Zecovin che Cirignotta hanno ritenuto inaccettabile la sua proposta perché per il momento si stava soltanto approvando l’atto di spostamento del mercato. Risposte non gradite da Gallo che ha abbandonato l’aula per protesta.
Autore : Nello Lombardo
» Altri articoli di Nello Lombardo
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|