|
notizia del 22/07/2013 messa in rete alle 12:09:56
Ma è proprio vero che tutto va bene madama marchesa?
Tutto va ben, madama la marchesa! Eh, sì, a Gela tutto va bene, tutto è liscio come l’olio, anche se di continuo ci sono malelingue e denigratori di professione, sicuramente prezzolati, che insistono a creare allarmi ingiustificati.
In consiglio comunale c’è ormai il “tutti contro tutti” e non si riesce a deliberare neanche l’acquisto di uno “sciallotto” al lungomare. Il Pd ha chiesto al sindaco, da tempo, l’azzeramento della Giunta, ma Fasulo temporeggia, tanto va tutto bene. I consiglieri continuano a litigare tra di loro, si contestano a vicenda, contestano anche il presidente del consiglio comunale, si divertono a fare mancare il numero legale a ogni piè sospinto, ma va tutto bene, in fondo (molto in fondo). L’amministrazione non è presente in consiglio per spiegare o supportare gli argomenti da trattare, né obbliga i dirigenti interessati ad essere presenti, ma sono dettagli, per il resto va tutto bene.
Il territorio comunale è privo di ogni controllo: i furti di cavi di rame sono all’ordine del giorno (o meglio, della notte…), le campagne sono il costante obbiettivo dei ladri, i vandali imperversano in tutta la città e non risparmiano neanche le opere in corso di costruzione, come il Pontile sbarcatoio. Polizia e Carabinieri hanno poche pattuglie e non riescono a garantire la sicurezza. Ma in fondo tutto va bene, basta pensare ad altro e farsi i cavoli propri.
Ma torna alla mente, con prepotenza, il prof. Vincenzo Giunta, assessore alla Polizia Municipale negli anni ’80, che faceva e faceva fare ai Vigili Urbani le ronde notturne per controllare il territorio: lo chiamavano “lo sceriffo”, in modo dispregiativo, ma forse aveva compreso con anni di anticipo cosa serviva per mettere ordine in città.
L’annosa e penosa situazione delle vessazioni di Caltaqua continua: l’amministrazione pasticciona una volta dimentica di costituirsi al Tar, un’altra dimentica la data di scadenza dell’ordinanza, e Caltaqua esce vincitrice dai ricorsi amministrativi, rialza la testa e continua a staccare i contatori a quei cittadini che, credendo al pifferaio magico Crocetta, hanno pagato il 50% delle bollette per l’acqua non potabile. Ma in fondo va tutto bene, prima o poi Caltaqua dovrà capitolare…
La Raffineria presenta il nuovo piano industriale e stabilisce che d’ora in poi chiuderà il politene e non raffinerà più benzina, ma passerà alla produzione di gasolio. Il cambio di rotta porterà alla riduzione di trecento lavoratori diretti (e chissà quanti dell’indotto), ma parliamo di politiche industriali di alto bordo, e quindi che volete che sia? Va tutto bene.
Il Comune è senza soldi e non può continuare a finanziare il Liceo Musicale Navarra. Se proprio vogliono studiare musica, anziché bighellonare nei bar come la maggior parte dei coetanei, questi giovani un po’ demodè vadano a studiare fuori, o si paghino le lezioni di tasca propria. Tanto, a dettare i tempi della musica a Gela c’è sempre l’amministrazio-ne con i musicisti della Banda del Consiglio comunale.
Ma sì, in fondo va tutto bene, il tempo è galantuomo e fa scorrere e scemare ogni ribellione, ogni scatto d’orgoglio di quei pochi che ancora si ostinano a contestare l’andamento lento e pacifico di una città che all’orizzonte non vede ancora un minimo di programmazione per il suo futuro.
Autore : Giulio Cordaro
» Altri articoli di Giulio Cordaro
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|