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Corriere di Gela | Intervista al sindaco Fasulo a 18 mesi dal suo insediamento
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notizia del 18/12/2011 messa in rete alle 12:05:02

Intervista al sindaco Fasulo a 18 mesi dal suo insediamento

Angelo Fasulo (nella foto) da un anno e mezzo guida l’amministrazione della città. Lo abbiamo incontrato per fare il punto della situazione e per sapere quel che ci ri serva l’anno che ci stiamo per lasciare alle spalle.

«Il 2012 – ci dice – potrebbe essere l’anno della svolta in cui si cominceranno a raccoglierei i primi frutti del gran lavoro in questi primi diciotto mesi di amministrazione. Stiamo vivendo una crisi che non è locale, ma mondiale. Gela ha però tutte le possibilità per guardarsi dentro sviluppando quelle attività che negli anni passati non ha avuto l’opportunità di portare avanti. La crisi che non siamo i soli a subire, per me rappresenta l’occasione buona per recuperare i ritardi del passato. Oggi il mondo non dà garanzie a nessuno e credo che chiunque abbia forza e volontà può venire a scommettere da noi. Devo dire che stanno cominciando a farlo imprese commerciali ed industriali. E allora il 2012 può essere un anno di grande crisi o di grande svolta. Dipende tutto da noi”.

Con il sindaco Fasulo vediamo come stanno le cose e quel che ci riserva il futuro. – Quale è stato il momento più difficile che lei ha dovuto affrontare?

«Sicuramente quello iniziale. Perché dovevo far capire che la politica doveva essere concepita diversamente da quella che era stata considerata in passato. Politica non significa urlare e offendere, ma guardare negli occhi l’interlocutore e far comprendere che chi lavora bene, produce; chi invece ingiuria non porta nulla di buono. Non è difficile amministrare una città come Gela, ciò che è difficile è cambiare le abitudini di una parte della nostra città».

– Se si interviene con un lavoro educativo partendo dalle scuole primarie, ci vorranno tempi lunghi. O un’opera educativa va diretta anche agli adulti?

«I cittadini sanno scegliere tra una cosa giusta ed una sbagliata e se a volte trascendono e urlano, ciò accade per via dei tempi tristi che stiamo vivendo. La mancanza di lavoro ci rende tutti più insofferenti offrendoci poco spazio per la riflessione».

– Gela è ancora città di frontiera e dell’abuso? O sta cominciando a cambiare?

«Sicuramente è cambiato molto. Basta leggere la stampa nazionale e regionale degli ultimi venti giorni e possiamo dire che gli articoli sono tutti in positivo. Ci si accorge di noi, come città che guarda in modo diverso al quotidiano ed al futuro».

– Di recente lei ha nominato due nuovi assessori. Questa discontinuità nell’amministrare la cosa pubblica, non può essere vista dai cittadini come qualcosa di negativo?

«Credo proprio di no. Amministrare significa fare gioco di squadra. Nessuno di noi è insostituibile e quando all’interno di una giunta c’è l’opportunità di dare un contributo in più, dobbiamo prenderlo come fatto positivo. La politica non è fatta per i singoli individui, ma per far crescere questa nostra comunità e dare risposte ai cittadini. Il ruolo di ognuno di noi è secondario».

– Problema acqua ed area mercatale. Come la mettiamo?

«Abbiamo già fatto grossi passi in avanti. La crisi di Caltaqua ha fermato il processo di investimenti. Il prossimo passaggio sarà rappresentato da investimenti nella rete idrica e nei depuratori. Avremo così acqua ogni giorno e servizio efficiente. Riguardo al mercato arriveremo ad avere una grossa area recintata».

– E con la nullità del piano regolatore come andrà a finire?

«Non è questione di nullità. Noi come gli altri cento comuni interessati dallo stesso discorso dobbiamo andare avanti. La città si aspetta un Prg e dobbiamo quindi far pesare il meno possibile gli errori fatti in passato dalla regione. Dobbiamo andare avanti con la Vas e poi capire se serve la relazione quando verrà approvata la legge regionale. I nostri uffici sono al lavoro per avere subito la Vas”.

– In che cosa consiste la rivoluzione del metodo amministrativo che lei dice di aver attuato?

«Abbiamo privilegiato tantissimo l’informatizzazione degli uffici, il servizio legale, abbiamo potenziato l’anagrafe. Abbiamo puntato a chiudere il contenzioso con i dipendenti e punteremo sempre più sulla meritocrazia. Siamo tra i primi che ci stiamo adeguando alla “Brunetta”. Stiamo lavorando al controllo di gestione, abbiamo trasferito i nostri uffici in nostri locali con forti risparmi. Riconoscimenti delle nostre performance arrivano dall’esterno».

Il discorso si fa lungo e cade sul sistema dei trasporti, del commercio, sulle nostre vocazioni turistiche, agricole, artigianali. Il sindaco ritiene che tutte le tematiche vadano affrontate con trasparenza, discusse ed affrontate nel palazzo di città ed in altri contesti istituzionali. E’ estremamente orgoglioso e soddisfatto di come stanno andando le cose in urbanistica dove l’arretrato è quasi azzerato.

E non è finita qui. «Con l’accreditamento – dice Fasulo – siamo riusciti a ridurre i costi e ad aumentare i servizi. Sono calati i pignoramenti. Stiamo investendo nelle strutture. Parliamo di biblioteca, pinacoteca, di palazzo della cultura. Abbiamo aperto il cinema, stiamo per aprire il teatro. L’anno 2012 sarà l’anno degli appalti. Molte delle nostre opere che sono ferme partiranno”.


Autore : Nello Lombardo

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