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notizia del 30/03/2003 messa in rete alle 12:02:12
"L'altra legalità"
Giornali e televisioni stanno riempiendo pagine sulle iniziative ‘ad effetto’ del nuovo sindaco Crocetta, che della cultura della legalità sembrerebbe voler fare il suo cavallo di battaglia. Intenzioni nobili che meritano il dovuto risalto, ma anche qualche riflessione.
Le gare di appalto sotto quella che impropriamente é stata definita scorta appare una vera baggianata, e lo dimostra il fatto che il rilievo degli sprovveduti tutori dell’ordine non hanno potuto constatare altra infrazione se non la mancanza di marca da bollo in qualche certificato. Per così poco (ma chissà per cos’altro) non hanno potuto estrarre le armi dalle fondine, come fanno le vere scorte.
Il Sindaco sa del bene che gli vuole la sua gente, ma non esageri, per favore.
Cominciamo intanto ad assicurare la legalità mettendo ordine – e questo compete a lei, caro Sindaco – allo scempio che si continua a fare del territorio.
Diamo un’occhiata alle imponenti costruzioni che stanno sorgendo – ci par di capire abusivamente – nel primo tratto di rettilineo della statale per Catania; oppure alle recinzioni, anche queste sicuramente abusive, che campeggiano davanti a quasi ogni esercizio commerciale di via Venezia, alcuni addirittura in muratura. E che dire del suolo pubblico che con esagerazione viene sottratto alla fruizione dei cittadini da pub, bar e ristoranti. E’ o non é anche questa illegalità, alla quale solo il sindaco può porre rimedio, senza bisogno di andare a scomodare prefetti, carabinieri, polizia e finanza.
All’ingresso della panoramica tra Macchitella e il lungomare troneggia vistoso un cartello stradale che vieta il transito ai camion. Figurariamoci...
Si é visto mai in quel tratto di strada, che é urbana, uno straccio di vigile fermare un autotreno per contestare l’infrazione? La qualcosa, in verità, non si é mai visto fare neppure a polizia e carabinieri, che pure presidiano la panoramica.
Vogliamo parlare di certi spazi pubblici occupati da ambulanti a posto fisso con abusi esagerati?
Non c’é quindi bisogno di esperti (si é parlato di Lumia) che, seppure gratuitamente, dovrebbero illuminare il sindaco su come educare i gelesi alla legalità.
Cominciamo a fare noi pulizia davanti casa e la città rifiorirà.
Si era detto di un’immediata rimozione di quei brutti cassonetti in lamiera elettrosaldata posti dalla precedente amministrazione nientemeno che davanti al palazzo municipale, accanto alla chiesa madre ed accanto alla chiesetta san Biagio. Ve lo immaginate i cittadini che vanno in Comune con i sacchetti pieni di indumenti usati?
Qualificare la scelta di posizionare quegli spregevoli cassettoni in luoghi così pregiati è solo vergognoso pensarlo, ma é altrettanto deplorevole mantenere quello sconcio. Non ci sarebbe voluto molto, così come promesso, eliminare quegli obbrobri, ma non é stato ancora fatto.
Dopo tanti proclami, qualche primo fatto concreto non sarebbe male.
Autore : Rocco Cerro
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