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Corriere di Gela | Al question time la maggioranza attacca l’operato della giunta
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notizia del 21/05/2011 messa in rete alle 11:50:35
Al question time la maggioranza attacca l’operato della giunta

Siamo alle solite. Il canovaccio si ripete con stanchezza ogni qualvolta è fissato il question time. L’occasione è buona per sparare ad alzo zero contro sindaco ed amministrazione. Che lo faccia l’opposizione è comprensibile, ma che lo faccia anche la maggioranza lo è meno. Non si capisce perché questo tiro incrociato verso il sindaco. Che Di Dio (Udc) e Gallo (Sicilia) attraverso le interrogazioni e le mozioni colgano l’occasione per chiedere conto all’amministrazione di certi atti politici non andati nella giusta direzione, transeat, ma perché Di Stefano (Mpa) e Lo Nigro (Psi) scelgono lo strumento della mozione per criticare la giunta e il suo capo? Cosa sottendono questi comportamenti? La risposta potrebbe essere questa: l’Mpa bussa per un altro posto a tavola ed i socialisti pure Sindaco sei avvisato.

Ma se questi possono definirsi atteggiamenti strani e non consoni al tipo di comportamento che i consiglieri di maggioranza debbono assumere verso l’esecutivo che sostengono, dall’altro le risposte che vengono fornite dal sindaco e dai suoi collaboratori fanno riflettere. Ha ragione da vendere Piero Lo Nigro quando si arrabbia e chiede che vengano individuate le responsabilità di un pasticcio che si chiama “strisce blu”, parcheggio arena e parcheggio di Caposoprano. E poi, di fronte ad un tema come la sicurezza in città e nelle campagne, dal sindaco, massima autorità locale di pubblica sicurezza, ci si sarebbe aspettato un intervento più incisivo e di ampio respiro che non il semplice appello a convocare una seduta monotematica straordinaria e “assumere decisioni straordinarie” (quali decisioni?) e l’invito ai consiglieri di coinvolgere la deputazione locale. Su questo tema che è anche un valore da difendere e che deve mobilitare le masse, non si può improvvisare. Occorre un progetto di media e lunga scadenza che coinvolga le forze sociali e sindacali (il sindacato è sensibilissimo e lo chiede da tempo) ed i nostri parlamentari che non sappiano cosa stiano facendo. E’ necessario andare oltre la seduta monotematica ed urgente. Partire con un disegno culturale (come è stato sottolineato nel dibattito) che inizi dalle scuole e raggiunga le famiglie. Riguardo poi al pasticcio del contratto delle strisce blu, i chiarimenti forniti dall’assessore Rinelli servono a poco. Molti gli interrogativi rimasti in piedi. Perché non tutti gli addetti alla sosta sono stati assorbiti dalla ditta? Perché si parla di irritualità di atti? Perché non sono stati effettuati gli investimenti prescritti? Perché il canone molto più ridotto di quello previsto contrattualmente non è stato ancora pagato al Comune dalla ditta? Perché le strisce blu gestite sono 250 anziché 500? Come mai certe pratiche burocratiche sono ferme da mesi? Perché il parcheggio dell’ospedale è stato abbandonato? E tanti altri interrogativi. Di Stefano si attendeva risposte più concrete anche perché aveva chiesto espressamente la presenza dell’intera giunta e di tutti i funzionari. Cosa che non è avvenuta. Di qui la sua voglia di ritirare la mozione con l’auspicio che l’assessore comunichi che nel giro di un mese che tutto è stato risolto. Deludente purtroppo la conclusione della seduta che si scioglie per mancanza di numero legale. Con qualche suggerimento del presidente Fava, Di Stefano ritira la mozione perché possa essere migliorata nel corso di una conferenza dei capigruppo.

Ma veniamo alla seduta che inizia subito con la illustrazione di una mozione del consigliere Di Stefano. Si tratta di una richiesta (già partita nel marzo scorso) di dare una sistemazione all’area circostante la chiesetta di Betlemme visto che nel mese di maggio c’è un pellegrinaggio e viene aperta al culto. Considerato che nulla è stato fatto, Di Stefano decide bene di ritirare la sua mozione ormai tardiva.

Collorà invece ritira la sua mozione perché la sua richiesta di rendere decorosa la zona del calvario è superata. Il sindaco riguardo alla chiesetta di Betlemme comunica che assieme alla raffineria sta cercando di sistemare e rendere idonea quell’area.

questo punto si passa alla mozione di Cirignotta con la quale si chiede all’amministrazione di porre in essere una strategia comune di intervento con la prefettura, le forze dell’ordine e le associazioni di categoria al fine di attivare un potenziamento del controllo del territorio, per dare risposte adeguate all’insicurezza imperante nel comparto agricolo.

Di Dio di recrudescenza della criminalità compreso quella minorile e conclude il suo intervento chiedendo al sindaco quali iniziative intende assumere sulla proposta Cirignotta. Anche Lo Nigro conviene che tutto l’intero territorio va attenzionato mettendo in campo azioni concrete e facendo scelte coraggiose. Per Pellitteri esiste anche un problema educativo, nel senso che le persone debbono essere educate a denunciare. Un elogio delle forze dell’ordine che ogni giorno fanno il loro dovere di tutela del cittadino e quindi un invito a tutti a non abbassare mai la guardia. Arancio nel portare come esempio la città di Londra, propone di far passare la privacy in secondo piano per dare priorità al controllo del territorio. Opportuna, a suo giudizio, l’installazione di telecamere potenti nelle zone cruciali e nelle strade principali. Gradito concorda con Arancio questa possibilità ma in sintonia con Pellitteri sottolinea l’importanza del discorso educativo che deve partire dalle scuole. D’Assenza parla di un progetto serio di sicurezza e di legalità che parta da un’analisi seria per poi fissare gli obiettivi. Va bene la videosorveglianza nelle città e nelle campagne.

A conclusione del dibattito non si fa attendere l’intervento del sindaco che parla di grande importanza della sicurezza in città e nelle campagne. Ricorda un intervento del prefetto che suggeriva di creare una rete di comuni che purtroppo non poté realizzarsi. Sulla questione si limita ad invitare il presidente a convocare un consiglio straordinario coinvolgendo anche i nostri parlamentari. Costa concorda col sindaco che si debba convocare un consiglio straordinario e approvare la mozione. Ma interviene Di Dio. “Perché dobbiamo votare – afferma – questa mozione senza sapere cosa intende fare il sindaco. Non ho sentito una sola proposta. Ho sentito solo che dobbiamo invitare i deputati. Il sindaco si faccia promotore di una proposta”. Lo Nigro cerca di mettere una pezza cercando di interpretare la posizione del sindaco, considerandola un’azione tesa ad operare tutti assieme individuando un percorso comune per il bene del territorio. Infine rivolge un appello come consigliere comunale al presidente della repubblica perché venga aumentato l’organico delle forze dell’ordine. Anche Arancio si associa a Lo Nigro e concorda che debba farsi un appello straordinario al ministro degli Interni per la straordinarietà del momento. Infine si vota sulla mozione Cirignotta che così vinee integrata e modificata: “Si dà mandato al presidente del consiglio di convocare una seduta monotematica urgente avente ad oggetto la situazione sicurezza nel territorio”.

Si passa quindi alla mozione Di Stefano-Gallo sulla “gestione strisce blu e parcheggio multipiano”. E’ Gallo ad illustrarla. Ne vien fuori una serie di irregolarità e “irritualità” di atti. Alla fine Gallo chiede che si arrivi alla revoca della gestione per via delle numerose adempienze della ditta. Di Dio interviene tecnicamente correggendo la proposta nel senso che si debba dare mandato agli organi competenti per verificare se le clausole contrattuali sono state rispettate. In caso contrario si proceda a norma di legge. Si sviluppa un lungo dibattito che, come abbiamo riferito più sopra, non approda a nulla se non al ritiro della mozione per essere approfondita in sede di capigruppo


Autore : Nello Lombardo

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