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Corriere di Gela | In Consiglio le prime surroghe
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notizia del 01/07/2007 messa in rete alle 11:44:26

In Consiglio le prime surroghe

Come da copione, nella seduta di martedì 26 giugno, in apertura si è proceduto alle surroghe. Mentre Miguel Donegani, Giuseppe Arancio, Gaetano Orlando, Enrico Vella hanno rassegnato le dimissioni da consigliere comunale avendo accettato la carica di assessore, gli altri (i primi quattro facendo scorrere la graduatoria) che erano in lista di attesa nello stesso partito (Ds) sono stati promossi consiglieri. Si tratta di Emanuele Marchisciana (primo da destra), Vincenzo Catania (secondo da destra), Antonio La Folaga (secondo da sinistra), Salvatore D’Arma (primo a sinistra). Ad eccezione di Catania che ebbe una breve esperienza di consigliere sul finire degli anni ottanta, Marchisciana, La Folaga e D’Arma sono già stati consiglieri comunali nella scorsa consigliatura. Il primo atto che hanno effettuato è stato quello del giuramento. Vien subito da chiederci che tipo di seduta sia stata quella del 26 giugno. Crediamo che essa avrà una sua storia anche se gli atti votati sono di quelli che normalmente si registrano ad ogni inizio di consigliatura, normale burocrazia.
Nulla da eccepire sul modo di conduzione dell’assemblea civica. Abbiamo visto un Di Dio muovere i primi passi con una casacca da buonista, come si addice ad un direttore di orchestra che ancora non ha una partitura da cui attingere e coordinare i maestri d’orchestra. Però lui ha promesso, e sicuramente manterrà l’impegno, che dopo la conferenza dei capigruppo nel corso della quale si concerteranno tutte le regole cui tutti dovranno uniformarsi per la gestione democratica delle riunioni consiliari, sarà inflessibile nel fare rispettare le regole. Pertanto se buonismo c’è. È ampiamente giustificato dalle circostanze da alcune sue dichiarazioni di precisazione. “Per ora concedo facilmente la parola a tutti – ha reiteratamente affermato nel corso delle due sedute da lui presiedute – ed in particolar modo ai consiglieri di opposizione, ma nel momento in cui avremo stabilito tutte le modalità degli interventi in aula, delle proposte, della presentazione degli ordini del giorno e delle mozioni e così via dicendo, sarò severo nel farle rispettare”.
Ha più volte detto anche che si adopererà affinchè l’amministrazione provveda immediatamente a perfezionare e potenziare il sistema di amplificazione a partire dai microfoni e a finire a tutte le altre apparecchiature elettroniche che concorrono al rispetto della gestione democratica del Consiglio comunale. La serata assembleare, a nostro giudizio, ha lasciato trasparire come si muoverà questo civico consesso nei prossimi anni. Il quadro che emerge dal dibattito e dai pochi interventi che abbiamo seguito in aula, è quello di un Consiglio con una maggioranza coesa e compatta che sa dove vuole andare e che sa spegnere con garbo e con incallita esperienza le irruzioni e le provocazioni dell’opposizione. Abbiamo notato un centro destra che cerca di cogliere ogni occasione ed ogni spazio per anticipare e spiazzare il centro sinistra proponendo ed indicando soluzioni a problematiche del momento (problema acqua e inquinamento) di cui si fanno paladini. Ma i consiglieri di maggioranza (leggi: Paolo Cafà e Salvatore D’Arma) forti della loro esperienza riescono a smussare ogni attacco rispondendo per le rime ma con garbo ed appellandosi al rispetto di un metodo di lavoro che lo stesso presidente aveva sposato e che la stragrande maggioranza aveva accettato. L’opposizione pensava bene di dribblare i colleghi di maggioranza appellandosi ad una mozione d’ordine che prevedesse la discussione immediata del problema emergenza idrica anticipando così la richiesta sottoscritta da sette consiglieri comunali del centro sinistra di una convocazione urgente di una seduta monotematica sullo stesso argomento. Un tentativo fallito sul nascere e che non poteva sortire alcun risultato. Ne ha spiegato i motivi sia Paolo Cafà che il presidente Di Dio sfoderando, con l’aiuto del segretario Liotta gli articoli di legge e altre norme contenute nel regolamento comunale.
Emerge chiaramente che l’opposizione sarà intransigente e severa.
Tornando alla seduta consiliare, dopo la surroga la parola è passata al Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Dio il quale ha letto alcune comunicazioni e dato delle informazioni istituzionali.
Il 29 giugno l’aula consiliare sarà a disposizione del movimento oncologico diretto da Moscato. Donegani, Vella e Crocetta sono assenti per impegni istituzionali. Infine c’è una richiesta sottoscritta sette consiglieri comunali per una seduta urgente che potrebbe tenersi martedì prossimo sul problema dell’emergenza idrica.
Dopo l’intervento del forzista Lucio Greco che ha richiesto di intervenire per mozione d’ordine, la parola è concessa al consigliere diessino Biundo il quale comunica che per i Ds è stato nominato capogruppo Salvatore D’Arma.
Davide Giordano dichiarando il suo consenso alla seduta straordinaria, propone che l’invito sia esteso anche al presidente di Caltaqua ed a Sicilia Acque, al fine di un dibattito più approfondito. La proposta non può essere accetta – afferma il presidente – a meno che i sottoscrittori siano d’accordo. Paolo Cafà spiega l’inutilità ed inopportunità della mozione d’ordine criticando quello che ritiene un pessimo modo di iniziare con schermaglie procedurali. Rtiene che occorra buon senso e rispetto verso un ordine del giorno e che tutt’al più si abbia la compiacenza di attendere la conclusione dei lavori. Conclude infine che nulla osta da parte del suo gruppo a discuterne anche sul piano procedurale dopo avere esaurito l’ordine del giorno e che la seduta debba effettuarsi a livello istituzionale in un rimo momento senza enti o persone estranee al consiglio comunale. Seguono quindi gli interventi di Giocolano, Trufolo e Ferracane il quale propone una conferenza dei capigruppo per organizzare la convocazione della seduta straordinaria e darsi una linea politica univoca. La parola ritorna a Lucio Greco il quale puntualizza che era lungi dal suo pensiero di polemizzare con il consigliere Cafà e che era suo desiderio accelerare i tempi della discussione sul problema idrico data la scottante attualità.
La proposta di Ferracane, infine, messa ai voti risulta approvata con 25 voti su 26. Pertanto la conferenza dei capigruppo si farà mercoledì 27 giugno. Subito dopo si passa all’elezione dei membri effettivi e supplenti della nuova Commissione elettorale.
Nella prima fase di votazione risultano eletti: Muncivì (11 voti), Collorà e Ferrara (entrambi con 8 voti); nella seconda votazione risultano eletti supplenti i consiglieri: Robilatte (10 voti) , Cafà Nunzio e Liardo (entrambi 8 voti).
La seduta si conclude con l’approvazione del piano di risanamento del progetto dei servizi comunali riguardanti la polizia municipale.
La proposta è approvata all’unanimità. Si tratta della stessa proposta estata favorevolmente nella scorsa consigliatura. In sostanza l’assessore alla Polizia municipale Ugo Granvillano ha reiterato la stessa richiesta perché il Consiglio autorizzi ad effettuare a costo zero corsi di formazione, iniziative culturali con le scuole ed altre attività come corsi di aggiornamento.


Autore : Nello Lombardo

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