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notizia del 24/05/2007 messa in rete alle 11:39:22
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Nuova investitura al sindaco rieletto
In perfetta forma, con soli quindici minuti di ritardo si è presentato ai giornalisti che lo attendevano nel suo ufficio di Palazzo di città. Vestiva la stessa giacca blu scuro e la stessa camicia che aveva indossato cinque anni fa. Una giacca che aveva dovuto pagare a rate in quanto non aveva sufficienti risorse per pagarla in contanti. Nessuna esitazione né disagio quando lo ha affermato dinanzi ai microfoni delle tv private che lo riprendevano per il suo reinsediamento.
Per lui essere povero è un valore. Nonostante fossero trascorsi cinque anni, quella giacca la calzava bene perché questa campagna elettorale gli ha fatto perdere almeno cinque chili buoni. Vogliamo parlare di Rosario Crocetta, il vincitore in assoluto di queste elezioni amministrative, quel Rosario che non si stanca mai dire che Gela è la città più bella del mondo e di quanto sia forte il suo orgoglio di essere gelese. Quando l’addetto stampa Giovanna Sirchia ci ha convocati, tutti ci si aspettava che il primo cittadino avrebbe dovuto fare il giuramento. Invece il segretario generale ci ha spiegato che si trattava solo dell’insediamento e che il giuramento in virtù della nuova legge, il sindaco lo avrebbe fatto assieme ai consiglieri comunali quando sarebbe stato convocato l’organo consiliare.
La cerimonia di insediamento ha avuto inizio con la comunicazione ufficiale da parte del segretario generale dottoressa Liotta che Rosario Crocetta era stato eletto sindaco dagli elettori di Gela e che formalmente poteva riprendere il posto che lo aveva visto sindaco uscente. “Signor sindaco – ha pronunciato con voce solenne il segretario generale – in ottemperanza a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, le notifico che il presidente dell’Ufficio elettorale centrale, in data 15 maggio 2007 ha proclamato, a seguito dei risultati delle elezioni del 13 e 14 maggio, la signoria sua sindaco di questo Comune. I relativi provvedimenti sono stati depositati in data 12 maggio 2007 presso l’Ufficio elettorale. Congratulazioni e buon lavoro”.
Uno scrosciante applauso ha sottolineato l’evento che ha fortemente commosso il primo cittadino che si è tanto più commosso quando la dotteressa Liotta si è slanciata per stringergli la mano e affettuosamente abbracciarlo in segno di tangibile amicizia oltre che di apprezzamento per il lavoro svolto assieme in questi quattro anni. Il sindaco una volta proclamato è insediato a tutti gli effetti. Secondo la vecchia normativa, il sindaco se non giurava non era ufficiale di governo, ora con la nuova legge ha tutti i poteri. Il giuramento, come detto più sopra, è stato trasferito in concomitanza con il giuramento dei consiglieri. Pertanto da quel momento il sindaco era oltre che capo dell’Amministrazione anche ufficiale di governo. E’ stata subito la volta dei giornalisti che dapprima gli hanno stretto la mano e si sono visti regalare il libro di Elena Ciccarello e Marco Nebiolo, Fuga dall’illegalità, ossia l’altra Gela, quella dello sviluppo e della legalità, con dedica di Rosario Crocetta. Subito dopo ha accennato ad un breve discorso prima di essere intervistato da noi giornalisti.
«Grazie a tutta la città – ha detto Crocetta – a tutte le cittadine e cittadini che mi hanno sostenuto, a tutte le liste che sono scese in campo e a quanti, al di là dei partiti, hanno sostenuto questa grande battaglia per il Nuovo Rinascimento di Gela. Grazie anche a tutti coloro che senza partito hanno sostenuto il programma del Nuovo Rinascimento. Io dedico alla città il mio programma elettorale che è un programma ricco di contenuti, di vero sviluppo della città, di legalità, giustizia e solidarietà. Dedico anche questo libro “Fuga dall’illegalità”, che è frutto di uno studio che due giornalisti torinesi, Marco Nebiolo ed Elena Ciccarello del Gruppo Abele, hanno fatto in diversi mesi conducendo un’inchiesta in questa città, dove si dimostra come Gela stia cambiando e come i gelesi stiano cambiando. D’Altra parte io credo che il modo come si è proceduto stia a dimostrare che indietro non si torna e c’è il segno netto che la città è cambiata e Gela vuole andare avanti. Grazie gelesi per esservi dimostrati quel popolo straordinario che siamo, che siete e per essere protesi alla costruzione di una grande città veramente bella, libera, pulita, dove ci sia aria, cielo e mare puliti e dove si possa veramente dire di essere orgogliosi di essere gelesi. E continuo a dire che Gela è la città più bella del mondo.»
– Signor sindaco, ieri la deposizione ai piedi dell’altare della Madonna delle Grazie presso la chiesa dei Cappuccini, oggi l’insediamento. Il tutto in un breve volgere di ore, perché e con quale spirito ha ripreso il suo lavoro?
«Abbiamo avuto una notifica immediata ad evitare che ci fosse discontinuità e quindi si potesse pensare ad una vacatio di potere. Continuiamo a lavorare. Ho deciso che si iniziasse subito in modo tale da potere operare con immediatezza.»
– Vedo che indossa la stessa giacca che indossò cinque anni fa al suo primo insediamento da sindaco. E’ una pura coincidenza o un fatto voluto?
«E’ la stessa giacca di cinque anni fa e voglio ricordare a me stesso che allora non riuscivo a pagarla in contanti. Non avevo i soldi perché ero stato distrutto dalla campagna elettorale. Voglio ricordare che la povertà è un valore, che non ci si deve sentore importanti solo perchè hai avuto un ruolo di governo. I veri sindaci sono i cittadini, io sono Rosario. Voglio essere il servitore degli ultimi, di coloro che hanno bisogno, vicino al cuore della gente».
– Poco fa ha annunciato di volere scrivere a tutti i consiglieri eletti, per dire cosa?
«Intanto un ringraziamento a tutti coloro che sono scesi in campo nelle mie liste. Molti anche se non sono stati eletti, sono contenti di avere partecipato a un grande successo. Io voglio ringraziare a tutti, giovani, donne che sono scesi con entusiasmo. Grazie ragazze grazie ragazzi. Voglio congratularmi con gli eletti e ringraziare coloro che si sono candidati nelle liste dell’opposizione, coloro che hanno fatto una campagna elettorale civile perché hanno dato l’esempio che questa è una città che cresce.»
Autore : Nello Lombardo
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