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Corriere di Gela | Settimana tribolata
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notizia del 01/07/2007 messa in rete alle 11:34:21
Settimana tribolata

Ricorda tanto la tela di Penelope. Di giorno si forma la giunta e la notte si sfascia. Tutto questo, con la sospetta complicità del partito dei Ds, che non ha il coraggio (o la forza) di mettere all’angolo un sindaco, proteso a dimostrare che il vero, unico vincitore delle ultime elezioni è stato lui. E non i Democratici di sinistra, che stanno prendendo schiaffi, dritti e rovesci.
La Margherita, che pure ha meno peso dei Ds, quando si è vista penalizzata in sede di spartizione delle poltrone, ha avuto la dignità di togliere il disturbo, e per non farsi mortificare ha deciso di non entrare in giunta.
I Ds, che in prima battuta sembravano soddisfatti dei cinque assessorati loro assegnati, hanno storto il naso quando, dimessasi la Gueli per il contenzioso con il Comune (ma questo lo sapevano anche le pietre), il sindaco, a sorpresa, ha fatto sapere di averla sostituita con la Nuara, assegnando alla Scordio (Cittadinanza democratica) l’assessorato rifiutato dalla Margherita.
Al momento in cui scriviamo, non sappiamo se il partito di Speziale avrebbe ingoiato quest’altro rospo e se davvero il sindaco abbia effettivamente nominato la Nuara senza che i Ds ne sapessero nulla. Così come è difficile leggere la mancata reazione di talune formazioni politiche alleate. La Democrazia cristiana, per esempio, che qui sotto esprime “disappunto per le scelte effettuate dal sindaco nella composizione della giunta”, non si è scomposta più di tanto per l’esclusione dall’esecutivo, pur avendo conquistato un consigliere e di fronte alla scelta di Crocetta di assegnare addirittura ben due assessorati a Cittadinanza democratica, che non è neppure entrata in Consiglio comunale.
Giochi di potere, o di prestigio se volete. Nell’uno e nell’altro caso, un gioco sporco, in una partita che vede la città spettatore passivo, anello debole di una situazione pirandelliana (così è, se vi pare!). I nodi prima o poi verranno al pettine. C’è il bilancio da preparare, il Piano regolatore da approvare. Al momento, francamente, non vediamo uno spiraglio. Ed anche se l’opposizione non sembra in grado di incalzare la maggioranza, non è azzardato prevedere un’implosione nella stessa alleanza di centrosinistra. Tutto potrebbe finire a carte quarant’otto. Sarebbe auspicabile, a questo punto, che le parti in causa si mettessero d’accordo su chi ha vinto veramente le elezioni. Il sindaco o la coalizione?


Autore : Rocco Cerro

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