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notizia del 08/04/2013 messa in rete alle 11:30:37
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La Sicilia brucia mentre a Palermo si continua a babbiari
Mentre i medici discutono, il malato muore. Avviene a Roma come in Sicilia. A Roma si continua a perdere tempo con il comitato dei “saggi”, espediente opinabile per trovare la quadratura del cerchio tra l’insistenza ossessiva della dirigenza Pd di andare a governare, un Pdl in paziente lista d’attesa e la posizione isolazionista dei grillini “no-no”. In Sicilia si continua a “babbiare”: rispediti a casa gli assessori mediatici Battiato e Zichichi (nella foto Crocetta con la neo assessora Stancheris), al Turismo viene nominato un assessore che col turismo non ha nulla a che fare, mentre le prenotazioni alberghiere cadono a picco, gli alberghi chiudono e licenziano, gli albergatori abbandonano l’attività (e talvolta anche la vita). Le richieste del movimento dei Forconi hanno finora ricevuto risposte che assomigliano a “pannicelli caldi”, di sicuro non in grado di ridare vitalità ad un settore che nella nostra isola dovrebbe essere trainante e che potrebbe, se opportunamente diretto, produrre ancora notevole occupazione.
La stessa soluzione proposta dalla Regione per lenire agli agricoltori le ferite inferte dagli esattori di Riscossione Sicilia appare indicativa dell’atteggiamento di chi non sa cosa fare e prende tempo: una moratoria di un anno sui debiti esattoriali, che non serve a nulla se questi debiti non vengono nel frattempo abbattuti riducendo in modo netto gli interessi di mora e mettendo i contribuenti in condizione di pagare con lunghe rateazioni.
Mentre l’economia crolla e le famiglie scivolano verso la povertà, l’Assemblea regionale si trastulla con la legge sulla “preferenza di genere”, che dovrebbe permettere a qualche donna in più di potersi accomodare nei consigli comunali. Al momento in cui scrivo l’Ars sta discutendo modifiche ed emendamenti, quindi non sappiamo ancora che tipo di coniglio uscirà dal cilindro regionale: ne riparleremo a cose fatte (se si faranno), anche per verificare che il risultato non sia quello di favorire “trenini” tra candidati “sperti” a danno di candidati “babbi”.
A Gela, intanto, si naviga a vista, il pilota automatico non funziona più.
E’ preoccupante, a mio avviso, constatare che di fronte alle richieste, di solito legittime, dei cittadini, sempre più spesso si alzino “muri di gomma”. Si discute poco delle cose che si potrebbero fare per migliorare la qualità della vita e le condizioni economiche dei cittadini, così la base si deve organizzare nella protesta. Mi riferisco al Comitato contro le vessazioni di Caltaqua, ma anche alle associazioni di disabili che hanno perso ormai la pazienza. Un punto a favore di Fasulo, va detto, è l’ordinanza con cui vieta a Caltaqua di staccare i contatori a chi ha pagato il 50% delle bollette dal 2006 al 2009, ma l’ordinanza è arrivata con notevole ritardo e comunque la guerra col gestore idrico è tutt’altro che conclusa.
Quali cambiamenti, quuali miglioramenti sono all’orizzonte nella nostra città? Mi sforzo a guardare nel prossimo futuro, ma ho difficoltà ad intravedere qualcosa nella nebbia.
Autore : Giulio Cordaro
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I Vostri commenti
Non posso non condividere parola per parola quanto scritto da Cordaro.
Oggettivamente non si può... purtroppo!!
Autore: Salvo
data: 09/04/2013
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